« Ogni giorno di più mi convinco che lo sperpero della nostra esistenza risiede nell'amore che non abbiamo donato. L'amore che doniamo è la sola ricchezza che conserveremo per l'eternità »

GUSTAVO ADOLFO ROL



martedì 30 ottobre 2012

Quando informare diventa un crimine: carcere a giornalista greco per una lista di sospetti grandi evasori

Articolo di Monia Benini * Link
Foto di Charles Mok (flickr.com/photos/charlesmok)

Libertà d’informazione? Equità della giustizia? In una Grecia piegata dalle misure d’austerità imposte dal Memorandum della troika, è esploso il caso della “lista Lagarde”.
Il giornalista Costas Vaxevani, proprietario e direttore della rivista Hot Doc, è diventato vittima di un provvedimento giudiziario: verso di lui,  un Pubblico Ministero di Atene ha emesso un mandato di arresto. Quale grave reato ha commesso il giornalista, molto famoso e stimato nella penisola ellenica?
Vaxevani ha pubblicato la cosiddetta “Lista Lagarde”, ovvero un elenco con i 2059 nomi di cittadini greci detentori di conti nella filiale svizzera della banca HSBC di Ginevra.  La lista di nomi era stata consegnata nel 2010 dall’allora Ministro delle Finanze francese, Christine Lagarde, al proprio omologo in Grecia, per aiutare la Grecia a reprimere l’evasione fiscale che stava dilagando. Da quanto è dato sapere, all’interno della lista vi sarebbero i nomi del Presidente del Parlamento ellenico, diversi dipendenti del Ministero delle Finanze e un numero consistente di dirigenti di azienda. La lista era stata passata quindi un paio di anni fa a funzionari e rappresentanti attuali ed ex del governo ellenico, ma non è mai stata utilizzata per accertare e colpire l’enorme evasione fiscale, nemmeno in seguito all’interrogazione presentata in Svizzera dal parlamentare di origini greche Josef Zisyadis nel giugno 2011 affinché si potesse intervenire in tempi immediati su questo fronte.
La replica del Ministro delle Finanze elvetico fu che la Svizzera cercava di ampliare lo scambio di informazioni sui casi di frode fiscale sin dal 2005, ma la Grecia non aveva mai collaborato.  Oggi, nel momento in cui la lista viene pubblicata, non solo in Grecia non si agisce contro l’evasione, bensì si emette un mandato di arresto per Vaxevanis, con l’accusa di… violazione della privacy.
Il risultato è che si sta infiammando il clima, dato che i Greci hanno la prova della riluttanza dell’elite politica nell’indagare i loro esponenti, proprio mentre il Parlamento è chiamato a votare un ulteriore pacchetto di misure in cambio di una tranche di ‘aiuti’ da 13, 5 miliardi di euro. In tempo di crisi, dunque, anziché “arrestare i truffatori e i ministri che hanno avuto la lista in mano” dichiara Vaxevanis in un’intervista, “si cerca di nascondere la verità e di colpire la libertà del giornalismo”. 

AGGIORNAMENTO del 29 ottobre
Tra i politici elencati nella lista Lagarde non ci sono solo ex-ministri come riferito ieri da molti giornali, ma anche membri del governo in carica. Nel documento, pubblicato dalla rivista greca Hot Doc, appare anche il nome del primo ministro in carica Antonios Samaras, come si evince dalla foto che riportiamo:
lista Lagarde
Nel frattempo, oggi alle 12.00 il giornalista Kostas Vaxevanis sarà processato per direttissima con l’accusa di violazione della privacy.

fonte: stampalibera.com

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