« Ogni giorno di più mi convinco che lo sperpero della nostra esistenza risiede nell'amore che non abbiamo donato. L'amore che doniamo è la sola ricchezza che conserveremo per l'eternità »

GUSTAVO ADOLFO ROL



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domenica 15 settembre 2013

Fukushima: siamo all’apocalisse planetaria ma a nessuno frega un cazzo

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Seguono sotto:
- Fukushima: una bomba radioattiva fuori controllo!
- LA TEPCO AMMETTE DI AVER DELIBERATAMENTE UTILIZZATO RILEVATORI DI RADIAZIONI CHE FORNISCONO DATI INFERIORI ALLA REALTÀ: LE EMISSIONI RADIOATTIVE SONO STATE BEN PIÙ ALTE DI QUANTO DICHIARATO
- Fukushima, la Tepco ha perso il controllo della situazione. Il Giappone chiede aiuto al mondo
- Torna l’incubo Fukushima, altri 350 serbatoi d’acqua radioattiva sono a rischio perdite
- 5 mila tonnellate di acqua radioattiva sotto la centrale nucleare di Fukushima
- Non vi immagineresti cosa sta accadendo a Fukushima ora
- Uranio impoverito, il business segreto della regina Elisabetta.
Un sentito ringraziamento alla scienza che, impostasi come indiscutibile faro dell’umanità per il suo progresso e la sua salvaguardia, abusa del suo potere per dedicarsi al controllo sulle masse, tramite nanotecnologia, la manipolazione genetica e del clima. Al servizio del profitto delle imprese (soprattutto di Big Pharma) e dei deliri di onnipotenza dei governi, ha venduto la sua etica e morale ed ora distrugge il pianeta senza premurarsi di porre vagamente un rimedio. E siamo qui a menarcela sulle questioni economiche mentre sono state poste le basi per la devastazione del creato per milioni di anni. I pochi scienziati che denunciano le nefandezze di una scienza depravata, purtroppo rischiano la vita, sciacciati da una macchina ormai fuori controllo. Come accade in Brasile, solo per citare un “piccolo” e recente esempio.

Un sentito ringraziamento anche al Nobel per la Pace Obama che non trova di meglio che trascinare l’umanità nella Terza Guerra Mondiale e verso la distruzione planetaria.
Barbara

Fukushima: acqua contaminata e pesce radioattivo fino in Italia!
A poco piu’ di due anni dal sisma la TEPCO la società giapponese che gestisce la centrale nucleare di Fukushima ammette che la situazione è gravissima e che le conseguenze non riguardano piu’ solo il Giappone ma l’interno globo. Una notevole quantità di radiazioni si sta riversando nell’oceano pacifico
con conseguenze devastanti per l’habitat naturale ma anche per il pesce che arriva nelle nostre tavole. A diramare l’allarme è Shinji Kinjo, direttore di una task force dell’Autorità di regolamentazione nucleare.


sabato 22 giugno 2013

Fukushima, l’acqua della falda sotterranea è contaminata da alta radioattività

Lo si poteva già intuire da tempo, adesso è ufficiale.

E’ fortemente radioattiva l’acqua della falda sotterranea in corrispondenza della centrale nucleare di Fukushima, afflitta oltre due anni fa da triplo meltdown. E l’acqua si diffonde senza limiti circolando in tutto il globo.
E’ noto che gli edifici, squassati da terremoto, tsunami ed esplosioni, si sono riempiti di acqua proveniente dalla falda sotterranea e che, ad ingresso avvenuto, essa è diventata molto radioattiva (pompare via, stoccare e possibilmente decontaminare quell’acqua è un problema assai complicato): la novità sta nel fatto che è risultato assai radioattivo un campione di acqua della falda sotterranea prelevato in prossimità della centrale.

Già due anni fa scrissi che, se l’acqua di falda entrava nei sotterranei crepati, poteva verosimilmente anche uscirne dopo essere diventata radioattiva; ora la contaminazione diffusa è acclarata: bisogna solo più capire fin dove arriva e trovare qualche fantasioso modo per impedire che si perpetui e si accresca.

Tanto per cambiare, la Tepco, la società proprietaria di Fukushima, non è stata chiarissima ed esaustiva nello spiegare la situazione. Ha parlato solo di elevati livelli di Stronzio 90 e di Trizio. Sono tutti e due sottoprodotti delle reazioni che avvengono nei reattori nucleari.

I sottoprodotti in questione sono tuttavia numerosissimi. Non si capisce se gli altri non ci sono o se gli altri non sono stati nemmeno cercati. In ogni caso, tracce di Cesio radioattivo sono state rinvenute poche settimane fa nell’acqua di falda a monte dell’impianto: quella che la Tepco vorrebbe buttare a mare bypassando la centrale per diminuire l’accumulo d’acqua negli edifici.

Ora, riferisce Reuters, è stato analizzato un campione di acqua attinto dalla falda sotterranea nelle vicinanze dell’edificio che ospitava le turbine annesse al reattore numero 2... 

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Lo Stronzio radioattivo è aumentato di 100 volte rispetto alle tracce rinvenute sei mesi fa, ed è ora pari a 1.000 becquerel per litro (supera di 30 volte il limite ammesso dalle autorità giapponesi per le acque di scarico delle centrali nucleari); il Trizio, sempre in sei mesi, è aumentato di 17 volte ed ora misura 500.000 becquerel per litro; supera di 8 volte il limite di legge per gli scarichi delle centrali.
Sempre secondo il resoconto di Reuters, la Tepco ritiene che verosimilmente il materiale radioattivo si sia disperso nell’ambiente dopo che l’acqua buttata sul reattore numero 2 per raffreddarlo si è infiltrata nell’edificio delle turbine, situato tra il reattore e l’oceano. La Tepco tuttavia non ritiene che lo stronzio e il trizio abbiano raggiunto l’oceano.

sabato 30 giugno 2012

Olocausto Nucleare Planetario - Denunciano che Fukushima sta per collassare!


 
 
 
40 milioni di giapponesi dell’area metropolitana di Tokio potrebbero essere costretti a evacuare la città per dirigersi verso le isole del nord del Giappone o verso città abbandonate della Cina per la minaccia del crollo delle pareti del reattore 4 di Fukushima. Nonostante il silenzio mediatico sul tema, la contaminazione radioattiva che si sprigionerebbe potrebbe contaminare l’intero pianeta. Attivisti web chiedono alle Nazioni Unite di aprire un nuovo foro per trattare il tema con urgenza.
Secondo un recente rapporto dell’EUTimes.net, le autorità giapponesi hanno segnalato il rischio del crollo completo del reattore 4, con la conseguenza che 40 milioni di giapponesi si troverebbero in “pericolo estremo” di avvelenamento da radiazioni; questo provocherebbe l’evacuazione di molte città dell’est, Tokio inclusa, per evitare l’intossicazione dovuta alle radiazioni esterne.
Mentre continuiamo a denunciarla, la situazione di Fukushima è grave, per non dire peggio. Il Reattore 4 è sul punto di collassare totalmente (www.naturalnews.com), inviando le barre radioattive di combustibile nucleare provenienti da migliaia di carburante direttamente nell’atmosfera. Queste barre di combustibile, dopo tutto, sono già esposte all’aria aperta, ma il riversamento completo del combustibile potrebbe causare una catastrofe non solo a livello regionale ma anche globale, un olocausto nucleare.
 
 

lunedì 18 giugno 2012

Seduti su una bomba ad orologeria

di Piero Cammerinesi

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Un terremoto nell’area di Fukushima potrebbe mettere a repentaglio la stessa continuazione della vita sulla terra.
Lo scandaloso comportamento dei media americani di fronte al disastro di Fukushima Daiichi.?Qual è la situazione reale? Perché i media non ne parlano?

Houston, 10 maggio 2012

I media sono soliti bombardarci con lanci di notizie incessanti quando gli avvenimenti – specie se disastrosi – sono ‘caldi’, vale a dire appena accaduti o in corso di svolgimento, per poi abbandonare quasi del tutto situazioni che potrebbero rivelarsi ancora più drammatiche.
Così nell’assordante silenzio dei media americani una sola voce ufficiale si è levata per ricordare al mondo che la bomba a orologeria di Fukushima continua nel suo inesorabile ticchettio.

Il senator Ron Wyden, che peraltro è stato l’unico a visitare Fukushima, ha lanciato un serio allarme sulla situazione del reattore N.4. Ha energicamente esortato l’ambasciatore giapponese ad accettare l’aiuto internazionale per prevenire la fuoruscita di materiale radioattivo dalla centrale. Wyden rileva come “lo stato precario della centrale nucleare di Fukushima Daiichi ed il rischio rappresentato dall’enorme quantità di materiale radioattivo e di scorie nucleari in caso di futuri eventi sismici, dovrebbe essere serio motivo di preoccupazione per tutti e stimolare un maggiore aiuto ed assistenza internazionali” (1)

Prima di Wyden si era alzata la voce di Mitsuhei Murata, ex-ambasciatore in Svizzera e in Senegal che aveva detto, senza mezzi termini, che in caso di nuovo terremoto nel distretto di Fukushima – e stiamo parlando del circle of fire, una delle zone più sismiche al mondo – nel reattore N.4 potrebbe innescarsi una reazione a catena che renderebbe rapidamente tutto il Nordamerica inabitabile per gli esseri umani per secoli! Si tratta di diffusione di radiazioni 85 volte superiori a quelle di Chernobyl.
Il reattore N.4 – rileva da parte sua Robert Alvarez, Senior Policy Adviser del Secretary and Deputy Assistant Secretary for National Security and Environment del Dipartimento per l’Energia degli Stati Uniti – è danneggiato strutturalmente ed è oggi senza protezione nei confronti degli elementi atmosferici. Se il contenitore – situato circa 30 metri sotto terra avesse delle perdite esse diffonderebbero, a loro volta, una quantità di Cesio-137 dieci volte superiore a quello liberato dalla catastrofe di Chernobyl. Il problema è che le infrastrutture per poter svuotare questi contenitori del loro pericolosissimo carico, sono andate completamente distrutte in tutti e quattro i reattori. (2)
Qual è la situazione reale? Perché i media non ne parlano?


sabato 22 ottobre 2011

Controllo delle masse? Ecco come lavorano gli Illuminati

A cura di Lorenza Veronese per www.disinformazione.it 


Spesso accade a coloro che cercano informazioni in rete, di incontrare articoli, resoconti o documentazioni sul cosiddetto “Nuovo Ordine Mondiale” o sugli “Illuminati”.
Capita così di frequente che ho deciso di approfondire tale argomento, cercando di rispondere ad alcune domande: ma chi solo gli “Illuminati”? Da dove provengono? Fino a che punto compenetrano la nostra realtà, la nostra storia? E a che scopo?  
Sigillo degli Illuminati, stampato nei dollari statunitensi 
Analizzando superficialmente i messaggi che ci provengono dalla realtà esterna, si può già intravedere l’accenno di una risposta a tali quesiti. E’ un dato di fatto per cominciare, che i mezzi di comunicazione più comuni (televisione, cinema, quotidiani, libri e riviste) diventino giorno dopo giorno più scadenti, uniformando e appiattendo le informazioni (soprattutto tivù e giornali), passando una realtà sempre più squallida e sovvertendo – in maniera non casuale, come vedremo in seguito - la scala di valori che ogni individuo equilibrato con un po’ di cultura, buon senso e rispetto per la vita, avrebbe come saldo punto di riferimento nella propria esistenza.
Per dirla in parole povere risulta difficile da accettare che un matrimonio tra vips possa diventare notizia di apertura di un serio TG che abbia la pretesa di informare la gente. E ancora mi è difficile accettare che tale TG si riduca a 20 minuti con pubblicità per poi lasciare spazio alla tanto attesa e sospirata ricetta di cucina a cui, pare, gli italiani non sappiano rinunciare.
Per non parlare dei reality che tanto hanno preso piede nel nostro paese ma che - a detta di  

sabato 2 luglio 2011

I MEDIA NASCONDONO LA VERITÀ SU LOS ALAMOS, FT. CALHOUN E FUKUSHIMA

The American Dream
Ma cosa sta davvero succedendo a Los Alamos, Ft. Calhoun e Fukushima?

Ci sono milioni di Americani che vorrebbero la verità su quello che sta accadendo ai nostri impianti nucleari, ma i media mainstream rimangono stranamente tranquilli. In alternativa questi media pubblicano titoli di testa come "Vi diciamo quali sono le 10 spiagge più sporche degli Stati Uniti" e "La lap dance ferma il freddo di Times Square". Esatto, questo sono i titoli di testa che sono apparsi sulle prime pagine dei siti dei maggior notiziari mainstream oggi negli Stati Uniti. Tristemente, devi andare a scavare per trovare qualcosa sui problemi che stanno avvenendo in questo momento alle centrali nucleari negli Stati Uniti e i media mainstream sembrano essere diventati molto stanchi di parlare di Fukushima.

È come se questi media preferissero parlare di cose senza importanza invece di focalizzarsi sugli eventi veramente importanti che si verificano intorno a noi.


È chiaro, molti di noi non sono esperti del nucleare, ma quando uno dei nostri impianti è completamente circondato dalle acque alluvionali e un altro è stato seriamente minacciato da un incendio in piena regola abbiamo diritto di essere preoccupati.
Tristemente, la copertura offerta dai media mainstream è stata cos’ scarsa che la maggioranza degli Americani non sa neppure che ci sono dei problemi a Los Alamos e a Ft. Calhoun. La gran parte degli Americani non è riuscita a comprendere quanto serio sia stato il disastro di Fukushima.
Diamo un’occhiata da vicino a quello che sta accadendo ultimamente a Los Alamos, Ft. Calhoun e a Fukushima...


giovedì 19 maggio 2011

A Fukushima la situazione è sostanzialmente FUORI CONTROLLO

FukushimaIl Prof. Christopher Busby, del Comitato Europeo sui Rischi da Radiazioni, ha detto che la situazione alla centrale nucleare di Fukushima è al presente fuori controllo; lo ha affermato in questa intervista televisiva.
“Ovviamente è ora che il governo giapponese prenda controllo sulla situazione. Ma detto questo, è molto difficile dire come sia possibile, poiché la situazione è sostanzialmente FUORI CONTROLLO”, ha sottolineato Busby.
“Credo personalmente che sia un problema globale e non solo un problema del governo giapponese”, ha aggiunto.
Nelle prime ore di martedì, il Primo Ministro giapponese Naoto Kan, ha detto che il suo governo era determinato a “prendersi responsabilità fino alla fine” per l'impianto nucleare giapponese distrutto, quando l'operatore della centrale ha detto che “un percorso per risolvere la crisi si sarebbe attenuto alla tempistica esistente” (anche i giapponesi conoscono ben il politichese: aria fritta venduta per concetti senza che chiariscano nulla, ndt)
Parlando ai media martedì, il vice presidente della TEPCO (Tokyo Electric Power Co), Sakae Muto ha detto che l'operatore avrebbe mantenuto il piano rivisto, aggiungendovi però nuovi compiti, come per esempio incoraggiare ad essere preparati per gli tsunami e migliorare le condizioni degli operai.
Le notizie riportate dicono che ci sono segni che i 2 successivi reattori - il 2 e 3- alla centrale di Fukushima possano essersi fusi. Precedentemente era stato confermato che simili problemi erano accaduti al reattore nr 1 durante le prime 16 ore successive al riscaldamento della centrale a causa del terremoto e dello tsunami.
PS: il blog di infoholix.net afferma che un “insider” della Tepco abbia spifferato che in realtà il “melt down” è accaduto da subito e non è stato lo tsunami a provocarlo ma il terremoto stesso. L'insabbiamento anche su questa verità (= non c'entra lo tsunami) sarebbe perciò funzionale a non alimentare altro discredito sul fatto che la centrale non era sufficientemente protetta contro i terremoti e a non creare danno economico e di immagine alla grande industria del nucleare.

Fonte originale: rt.com Traduzione a cura di: Cristina Bassi / Fonte: saluteolistica.blogspot.com

giovedì 31 marzo 2011

Fukushima sta per deflagrare?

di Mike Whitney

La situazione negli impianti nucleari Daiichi di Fukushima sta deteriorandosi e rivela man mano uno scenario apocalittico. Domenica scorsa, i funzionari della Tokyo Electric Power Co. (TEPCO) hanno riferito che i livelli di radiazione fuorusciti nell'acqua di mare presso il reattore 2 erano 100.000 volte superiori al normale e che la radiazione dell'aria superava di 4 volte i limiti di legge previsti. Di conseguenza, i lavoratori sono stati evacuati d'urgenza dall’impianto e trasportati in un luogo sicuro. La visuale di una completa fusione del nocciolo o di una catastrofe ambientale di portata incalcolabile si prospetta ora più che mai. La crisi sta peggiorando.

Se le barre di combustibile esaurito prenderanno fuoco per mancanza di liquido refrigerante, l'intenso calore alzerà pennacchi di radiazioni fino all'atmosfera più alta interessando tutto il pianeta. Questo è lo scenario da incubo, nubi di materiale radioattivo che innaffiano il pianeta con tossine letali per mesi e mesi. E, secondo l'Istituto Centrale di Meteorologia e Geodinamica di Vienna, il processo mortale è già iniziato. L’Istituto ha detto al New Scientist che:

"L’impianto nucleare danneggiato di Fukushima sta emettendo iodio e cesio radioattivo a livelli prossimi a quelli osservati in seguito all'incidente di Chernobyl del 1986. I ricercatori austriaci hanno utilizzato una rete mondiale di rivelatori di radiazione ...

giovedì 17 marzo 2011

Nucleare. Intervista esclusiva al Prof. Luigi Sertorio, docente di Ecofisica all'Università di Torino

Ha lavorato 15 anni a Los Alamos negli USA e presso il dipartimento Ambiente della NATO in Europa. Fra gli argomenti: la tragedia giapponese, i rischi delle radiazioni, le menzogne sul nucleare.

 

Fontewww.youtube.com

mercoledì 16 marzo 2011

Nucleare a chi?

Il Nucleare ha i minuti contati? Dopo l'apocalisse Giapponese e la situazione che si aggrava di ora in ora il ritorno a questo tipo di energia non deve avere prosegui nel nostro paese.


Si, certo è che come molti di voi penseranno l'Europa presenta una situazione nucleare molto attiva, solo la Francia possiede 58 centrali attive ed 1 in costruzione molte delle quali costruite più o meno tra i 20 ed i 30 anni fa, quindi non cè molto da star tranquilli nemmeno ora, ma per lo meno non dobbiamo aprire la finestra con la paura di avere una centarle nucleare davanti casa.

giovedì 2 dicembre 2010

Centrali nucleari, oltre ventimila aborti negli ultimi quarant’anni


L'allarme è stato lanciato da uno studio tedesco. I numeri riguardano soprattutto bambine. Tante non ne sono nate attorno ai 35 chilometri delle 31 centrali europee analizzate

Gravidanza a rischio se la madre abita nelle vicinanze di una centrale nucleare.

In numeri: ventimila aborti spontanei negli ultimi 40 anni. Il tutto attorno a 31 impianti di energia atomica, 27 tedeschi e 4 svizzeri. Senza contare un netto aumento di deformità e tumori infantili. Questo si legge in uno studio pubblicato dal Centro di ricerca tedesco per la salute ambientale di Monaco.


Effetti collaterali

Negli scorsi giorni i ricercatori Ralf Kusmierz, Kristina Voigt e Hagen Scherb hanno pubblicato un report tra nascite e prossimità alle centrali nucleari in Germania e Svizzera, in modo da capire se la sola vicinanza delle centrali ha effetto sulla salute dei cittadini, anche in mancanza di grandi incidenti. Lo studio è partito dai dati sugli effetti della catastrofe di Cernobyl, sulle nascite in Ucraina (si stima che un milione di bambine e bambini non siano mai nati in tutta Europa a causa del disastro di Cernobyl) e nelle regioni toccate dalla nuvola radioattiva. Luoghi in cui già in passato si erano riscontrate significative anomalie sia nel numero delle nascite che nel rapporto di nascite fra maschi e femmine.L’obiettivo degli studiosi era quindi di verificare gli effetti delle centrali nucleari sulle nascite, e i risultati sono stati sconcertanti: secondo loro, nei 35 chilometri attorno alle centrali, negli ultimi quarant’anni sono mancate all’appello ventimila bambine. Normalmente nascono 105/106 femmine per ogni 100 maschi, mentre nelle regioni in questione le nascite di bambine, appunto, sono state molto inferiori. Questo perché gli embrioni femminili sono ancora più sensibili alla radioattività rispetto a quelli maschili. Non solo, gli studiosi tedeschi hanno anche evidenziato un netto aumento dei casi di tumore infantile nelle vicinanze delle centrali nucleari.


Disguidi nucleari

Ma come si spiegano questi 20.000 aborti spontanei “in eccesso”, in assenza di incidenti conclamati presso le centrali di queste zone? Con il fatto che gli impianti, sostengono i ricercatori, rilasciano nell’ambiente sostanze tossiche o radioattive. E lo fanno in occasione di incidenti ritenuti di “basso livello”, quei numerosissimi “disguidi” (in Francia se ne verifica circa uno ogni tre giorni) che portano a una esposizione alla radioattività della popolazione “entro i limiti di sicurezza”. Limiti stabiliti dalle autorità nazionali, ma che per la loro frequenza e i loro effetti cumulati possono nuocere alla salute ben più di quanto i produttori di energia e le stesse autorità siano disposti ad ammettere.Anche le sole attività legate alla produzione di energia, sostiene la ricerca, hanno effetti sull’ecosistema e sulle popolazioni circostanti, e la lista dei possibili “incidenti di basso livello” è lunga: si va dalle perdite nel trasporto e nello smaltimento delle scorie, agli scarichi di acque contaminate nei corsi d’acqua, fino alla presenza di agenti tossici nel vapore rilasciato in atmosfera che, è vero, non contiene CO2, ma non è certo il più salubre, in quanto proveniente da acqua evaporata entrando in contatto con un nucleo radioattivo.


Rassicurazioni o inganni?

Eppure, al di là di questo, è impossibile ignorare che senza l’energia nucleare molti sistemi-Paese rischierebbero di fermarsi, con effetti gravissimi sulle loro economie. È anche comprensibile, di conseguenza, l’enorme impegno di questi Paesi nel rassicurare le popolazioni sulla sicurezza degli impianti. Recentemente nella regione inglese del Somerset EDF energy ha diffuso la notizia sul consenso della popolazione locale relativo all’ampliamento della centrale di Hinkley Point (la cui chiusura è prevista nel 2016). Un consenso ottenuto non con la forza, ma con un sondaggio, commissionato dalla stessa EDF. Anche la Bbc ci era cascata, diffondendo insieme alla stampa locale la notizia che sei persone su dieci, nelle zone di Sedgemoor, Taunton Deane e West Somerset supportano l’ampliamento della centrale di Hinkley, nel sud ovest dell’Inghilterra.Un sondaggio considerato però da più parti ambiguo. Secondo Leo Barasi di Climate Sock domande quali: “Fino a che punto è d’accordo con la seguente affermazione: l’energia nucleare ha degli svantaggi, ma la nazione ha bisogno di energia nucleare come parte di un bilanciamento energetico con carbone, gas ed energia eolica”, sono poste in modo da rendere difficile un disaccordo (calcolato infatti nel 13% dei rispondenti a questa domanda), e chi oggi vede i risultati è portato a pensare che le persone intervistate nella zona in questione ritengano necessaria l’energia nucleare. Lo stesso vale per domande in cui, mentre si chiede di pensare agli aspetti positivi e negativi di un nuovo reattore ad Hinkley Point, rientrano sempre in qualche modo i benefici che un nuovo reattore avrebbe sull’economia e l’occupazione locali.“A me sembra chiaro che questa lunga serie di domande guidi le persone verso un percorso mentale che le porta a pensare ad una centrale nucleare in modo ben diverso da quanto esse normalmente farebbero”, accusa Ben Goldacre dalle pagine del quotidiano The Guardian. Secondo il giornalista inglese ha infatti un effetto ben diverso chiedere: “Volete che i vostri figli restino disoccupati?”, invece che: “Siete tutti segretamente terrorizzati all’idea che potremmo farvi prendere il cancro?”. Gli statistici sanno bene che il diverso ordine dato a certe domande potrebbe far variare l’andamento di un questionario, e per Goldacre quello di EDF contravviene a molte delle regole di base da tenere in considerazione nella compilazione di un questionario statistico. In particolare quella che consiglia di “stare attenti a non influenzare le risposte”.
di Andrea Bertaglio (ilfattoquotidiano.it)

Fonte: http://www.cittadinoqualunque.com/2010/11/centrali-nucleari-oltre-
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