« Ogni giorno di più mi convinco che lo sperpero della nostra esistenza risiede nell'amore che non abbiamo donato. L'amore che doniamo è la sola ricchezza che conserveremo per l'eternità »

GUSTAVO ADOLFO ROL



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giovedì 23 maggio 2013

Terremoto in Emilia, nuove trivellazioni. Nelle zone sismiche si cercherà shale gas

di Annalisa Dall’Oca - 
Nemmeno il tempo di chiudere ufficialmente la vicenda relativa al deposito di stoccaggio gas a Rivara che nella ‘bassa’ modenese ritorna il fantasma delle trivellazioni. Anzi, dellefatturazioni idrauliche per la precisione. Questa volta al vaglio del ministero dell’Ambiente c’è una domanda presentata da una società milanese, la Exploenergy S.r.l,per individuare, nel sottosuolo compreso tra i comuni di Finale Emilia, Medolla, Mirandola, Camposanto, Ravarino, Bomporto e San Felice sul Panaro, in pieno ‘cratere’, insomma, lo ‘shale gas’ o gas da argille. Un gas naturale ricavato da giacimenti non convenzionali di rocce sedimentarie, perlopiù argille parzialmente diagenizzate, che si sono formati in aree coperte da acqua superficiale. Gas estraibile attraverso perforazioni orizzontali e fatturazioni idrauliche, quindi, interventi di ‘fracking’ che però destano preoccupazione e paura in una terra terremotata.
Perché non è passato molto tempo da quando si parlò della possibilità di costruire un impianto di stoccaggio gas proprio in Emilia, vittima di una serie di fenomeni sismici violenti che, un anno fa, a maggio, provocarono 27 vittime, 350 feriti e 16 mila sfollati. Da quando, insomma, le istituzioni locali, la Regione capofila, dissero: “è pericoloso trivellare in una zona ad alto rischio sismico”. E nella ‘bassa’, sebbene l’iter per le trivellazioni sia ancora agli albori, “sappiamo solo che una società milanese ha messo a punto un progetto per la ricerca dello shale gas, ma non ci sono ancora autorizzazioni”, spiega il senatore democratico modenese Stefano Vaccari, sindaci, associazioni e cittadini sono già sul piede di guerra.
“Purtroppo – racconta Vaccari, che insieme alla deputata Pd Manuela Ghizzoni presenterà due interrogazioni, una al Senato e una alla Camera, per chiedere maggiore attenzione da parte del governo sulla questione – queste compagnie pensano che fenomeni naturali come i terremoti non debbano condizionare le scelte industriali o finanziarie, com’è accaduto per Rivara, e credono che si debba procedere nonostante tutto. Noi non siamo d’accordo”.


giovedì 7 febbraio 2013

Terremoti e trivellazioni in Toscana, facciamo un appello alle istituzioni



 Continuano le scosse in Toscana. La profondità del sisma è troppo bassa per passare inosservata e se scopriamo che nell’area ci sono concessioni per trivellare il suolo alla ricerca di gas, cominciamo a collegare i puntini.
L’ultimo ieri sera a 6 km di profondità di magnitudo 2.0 come riporta il Centro Sismologico Euro-Mediterraneo http://www.emsc-csem.org/Earthquake/earthquake.php?id=303558. Per vedere tutti i terremoti che ogni giorno colpiscono l’area potete visualizzarli nel portale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia http://cnt.rm.ingv.it/.

«Gli importanti eventi sismici che nei giorni scorsi hanno riguardato la Garfagnana, hanno nuovamente acceso i riflettori sulla natura altamente sismica del nostro Paese e della Regione Toscana in particolare. Quando si parla di terremoti un’attenzione particolare deve essere rivolta all’attività dell’uomo e agli effetti che essa ha sul nostro territorio». Così interviene il Comitato per la Tutela e la Difesa della Val d’Elsa.
«Sono sempre maggiori gli studi scientifici – spiega la nota del Comitato – che dimostrano che le attività di perforazione e trivellazione del sottosuolo aumentano i rischi sismici. Ebbene, la “Relazione sullo stato dell’ambiente in Toscana 2011″ dell’ARPAT precisa che tutti i 287 Comuni della Toscana sono stati classificati sismici con l’approvazione della Deliberazione di GR n. 431 del 19/06/2006 e la maggior parte di essi ricade nelle zone a maggiore sismicità. E attualmente in Toscana sono state rilasciate concessioni di trivellazioni per geotermia sulle province di Grosseto per ettari 14mila, Siena 14mila e 200 Ha, Pisa 20mila e 900 Ha. A ciò si devono aggiungere i permessi di ricerca che interessano le province di Grosseto per oltre 173mila Ha, Siena 62mila e 900 Ha, Pisa 88mila 900 Ha, Livorno 15mila e 500 Ha, Firenze quasi 3.000 Ha, Prato 700 Ha. Insomma, un’imponente attività di sfruttamento e di trivellazione del nostro territorio regionale per un totale di 393mila ettari, che non accenna a fermarsi, ma che, al contrario, è in continua crescita».

Le Trivellazioni causano i terremoti?
Nell’Arkansas dell’Ohio e dell’Oklahoma (solo qui 185.000 pozzi per il gas) dove oltre a morie di pesci e uccelli e altri animali si sono aggiunti ripetuti microsismi e veri sismi, di gran lunga più frequenti che in passato (500 in 3 mesi in Arkansas, negli altri stati qui qui qui )

Terremoti dovuti al fracking?Pare di sì, per ammissione di almeno una società petrolifera, riportava Business Insider. E secondo il prof. Won Young Kim, del Department of Seismology and Technophysics della Columbia University, citato qui.
In ogni caso le autorità dell’Ohio dopo il sisma del 31 dicembre scorso, particolarmente forte, hanno fermato le attività estrattive.


venerdì 18 gennaio 2013

Le mucche al fracking

Le mucche senza la coda - grazie al fracking.
Autore:  Maria Rita D'Orsogna    Fonte: dorsogna.blogspot.it
 
I realized that this place is killing me and my cattle.
Jacki Schilke, allevatrice di bovini

Dedicato al Presidente di Confindustria Sardegna,
Alberto Scanu, favorevole al fracking nella sua regione.
... Sa di cosa parla? 


L'altro giorno, il presidente di Confindustria Sardegna, Alberto Scanu, come ricordano gli amici di Arborea,  ha dichiarato di essere pronto a "verificare" se via sia la possibilita' di far fracking in Sardegna. E secondo me, non l'ha detto a caso, visto che esistono gia' progetti e tentativi, da parte della Carbosulcis di estrarre metano intrappolato nel carbone delle ex miniere della zona e questo fin dal 2007. Si chiama Coal Bed Methane, e l'idea e' di tirarlo fuori per dopo ottenere delle belle sacche sotterranee per stoccare gas o CO2. I progetti sono chiari e parlano di Enhanced Coal Bed Methane - cioe' pompaggio di acqua e di sostanze chimiche a super alta pressione ("enhanced"!) per forzare il passaggio e l'estrazione degli idrocarburi. 
Ecco allora, apposta per lui, una storia del fracking negli USA, che includono le mucche di cui sopra, senza coda e con mille altri problemi.

Jacki Schilke, 53 anni, North Dakota, allevatrice di bovini.

Di mucche ne ha circa 60, nel cuore del Bakken Shale in quella che prima era pascolo ed ora e' invece pascolo con trivelle da fracking.

Prima del fracking vendeva carne, ai vicini, a clienti di citta' lontane. Si chiama Angus beef il tipo di carne che produce. Adesso non vende piu' niente.

Qualche anno fa hanno iniziato a fare fracking su 32 pozzi, non sul suo terreno, ma vicino al suo ranch.

E poi nel 2010 un pozzo ha avuto delle perdite.

venerdì 8 giugno 2012

Altro fracking previsto per Siena e Grosseto

http://dorsogna.blogspot.it/

I permessi della European Gas Limited - ditta australiana che dice di avere depositato le proprie valutazioni di impatto ambientale per estrarre Coal Bed Methane e Shale Gas con fracking presso la regione Toscana.



** Vediamo se la signora Maria Fernanda Piva di blogeko si "ispira" anche a questo post qui. Roba da matti, che gente adulta deve fare come i bambini, che colti con le mani nella marmellata, negano l'evidenza.  Questa storia va avanti da mesi e mesi e sono stanca del suo modo di fare.** 

martedì 29 maggio 2012

Ultine notizie da Dallas: Aleanna dice di essere pronta a trivellare l’Italia

http://www.dorsogna.blogspot.it/ La Aleanna dice di essere pronta a trivellare.
Come sempre, se uno vuol sapere cosa accade sul suolo italiano, si devono leggere i comunicati stampa agli investitori stranieri per capire. Non c’e’ verso di sapere granche’ dal nostro governo – che sia Roma, che sia l’ultimo dei paeselli di montagna di Basilicata.
E questo e’ gravissimo alla luce del fatto che il territorio emiliano continua a traballare e che tutta la zona della Pianura Padana e’ pericolosa, sismica, prona a subsidenza.
Caro Monti, Caro Clini, Caro Passera, Caro Scaroni, ma non sarebbe il caso di fermare tutto e di *capire prima* e poi continuare con le trivelle selvagge? L’ho capito che stiamo qui a rastrellare l’ultimo centesimo, e che pure le briciole dei petrolieri fanno gola, ma distruggere cosi’ un territorio, senza neanche spiegare niente alla gente e’ veramente criminale. Com’e’ possibile che queste cose uno debba apprenderle dai comunicati stampa agli investitori?
Ed ecco allora le ultime sul destino della Bassa Padana, direttamente da Dallas, Texas.

Il 16 Maggio 2012 infatti, la BRS Resources, una sorta di scatola magica che detiene il 17% della Aleanna Resources, dice che ha accellerato le sue attivita’ burocratiche e che prevede di incrementare in modo ‘sostanziale’ le sue attivita’ trivellanti. i
La Aleanna ha già eseguito campagne di acquisizione dati sismici nel delta del Po, fra cui Ponte dei Grilli, ma adesso occorre passare dalla sismica alle trivelle vere, dice Steven Moore il capo della BRS resources. 
we have identified a myriad of drillable prospects. We want to help Italy boost its domestic production of natural gas, and we can only do that by drilling. During the next few months AleAnna plans to submit drilling applications for wells in a minimum of three permit areas. 
..we want to diversify our options and be in a position to move quickly when the opportunities arise.
Cioe’ vogliono trivellare una miriade di potenziali localita’ per diversificare e per “aiutare l’Italia” ad incrementare la sua produzione di gas naturale. E lo possono fare solo trivellando. Evviva.
Dicono che c’e’ gia’ infrastruttura presente, dicono che hanno nel complesso 3,250 chilometri quadrati di terreno, dicono che la Pianura Padana e’ il secondo campo di gas piu’ grande d’Europa e che ci sono circa 27 trillioni di metri cubi di gas.
Dimenticano di dire che la zona e’ sismica, che ci sono gia’ stati casi di subsidenza indotta, che la zona e’ densamente abitata.  Chissa’ se queste cose gliele ricorda qualcuno dei nostri eccellenti politici.
Io non so se le trivelle eistsenti siano collegate agli sciami sismici dell’Emilia di questi giorni, ma so che, come detto mille volte, meglio pensarci prima e non fare cose rischiose, piuttosto che sfidare la sorte. L’Emilia, l’Italia tutta, e’ fragile, e li ci sono le case, i campi, le chiese, la vita delle persone. Non ci si guadagna niente con il trivellarla, nonostante le balle della Aleanna.
Se Mr. Moore vuole aiutare l’Italia, semplicemente se ne vada.

Tratto da :  stampalibera.com

domenica 20 maggio 2012

Terremoto – Ministro Romani lo dica che è dovuto al Fracking delle trivelle texane autorizzato da Lei





Leggiamo dal Messaggero:

FERRARA – Alle 4.04 una fortissima scossa di terremoto ha sconvolto l’Emilia Romagna: il bilancio è di quattro morti e almeno 50 feriti. I danni maggiori nel ferrarese. Tre operai, una donna tedesca di 37 anni e un’anziana ultra centenaria le vittime accertate al momento. Un altro operaio è disperso. Due operai stavano lavorando anella fabbrica Sant’Agostino Ceramiche: sono morti schiacciati sotto il crollo del tetto. L’altro è morto nel crollo di un capannone industriale a Ponte Rodoni di Bondeno. Le due donne sono morte per lo spavento.
La scossa. Il Servizio geologico degli Stati Uniti (Usgs) ha rivisto a 6 (dal precedente 5.9) la magnitudo del terremoto delle 4.04 e l’ipocentro della scossa a 5,1 km di profondità (dai precedenti 10,1). Nella stessa zona, alle 5.35 è stata registrata una replica di magnitudo 3.3 e, alle 5.44, una terza scossa di magnitudo 2.9.
Ovviamente chi ne sa di più di noi è il servizio geologico degli Stati Uniti! Ora si dice che il sisma si è sentito anche in Toscana, omettendo di dire che si è sentito in mezz’Italia ( in Veneto ad es. se ne sono sentiti  bene 3 questa notte) . Intanto la stampa serva di regime continua a depistare. Nessun giornalista degno di questo nome si occupa di Fracking e Shale gas in Emilia,  nei giornali del regime mondialista italiano. Nessuno che renda conto agli italiani che da inizio anno sono stati 632 i terremoti in Italia e gli ultimi tutti in Nord Italia proprio nelle zone vocate a Shale gas interessate alla pratica del Fracking. Politici se ci siete, vedete mò di servire a qualcosa, visto che anche voi vivete in questo sciagurato paese svenduto agli interessi criminali dei mondialisti e rendete conto ai cittadini che vi pagano. Grazie
Se sessanta terremoti al giorno vi sembran pochi…



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