Lav: incostituzionale. Vietato uccidere le bestiole dal '91
Il Consiglio regionale dell'Abruzzo porrà a votazione la prossima
settimana una proposta di legge in tema di randagismo, che all'articolo
15 "Abbandono di animali" introduce la possibilità di effettuare la
soppressione attraverso l'eutanasia degli animali da affezione su
richiesta del proprietario "e per fondati motivi di ordine sanitario e/o
sociale".
"Una eventualità assolutamente incostituzionale e dannosa,
un passo indietro rispetto alle norme nazionali a tutela degli
animali", commenta la LAV che chiede il ritiro della proposta e
l'istituzione di una tavolo, che preveda anche la presenza delle
associazioni animaliste, finalizzato alla stesura di un nuovo testo.
A sei mesi di distanza dalla sentenza della Corte di Cassazione che ha confermato la condanna per uccisione di animale proprio a carico di due veterinari pubblici dell'Aquila, che avevano deciso e messo in atto l'uccisione di ben 9 cuccioli convinti che i cani potessero essere uccisi 'se richiesto dal proprietario', la quinta commissione consiliare permanente del Consiglio regionale dell'Abruzzo licenzia una proposta di legge in contrasto sia con la L. 281/91 Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo, sia con l'articolo 544 – bis del Codice penale, che punisce con la reclusione fino a quattro anni chiunque per crudeltà o senza necessità cagiona la morte di un animale.
A sei mesi di distanza dalla sentenza della Corte di Cassazione che ha confermato la condanna per uccisione di animale proprio a carico di due veterinari pubblici dell'Aquila, che avevano deciso e messo in atto l'uccisione di ben 9 cuccioli convinti che i cani potessero essere uccisi 'se richiesto dal proprietario', la quinta commissione consiliare permanente del Consiglio regionale dell'Abruzzo licenzia una proposta di legge in contrasto sia con la L. 281/91 Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo, sia con l'articolo 544 – bis del Codice penale, che punisce con la reclusione fino a quattro anni chiunque per crudeltà o senza necessità cagiona la morte di un animale.
La norma proposta - insiste la Lega anti vivisezione
- non prevede distinzione tra animale proprio e animale altrui, né
particolari modalità impiegate per causarne il decesso. Inoltre, ai
sensi della Legge 281/91 - Legge quadro in materia di animali
d'affezione e prevenzione del randagismo, i cani possono essere
soppressi in modo esclusivamente eutanasico, a opera di medici
veterinari, soltanto se gravemente malati, incurabili o di comprovata
pericolosità.
"L'eutanasia può dunque essere decisa solo da un
veterinario e solo per casi di particolare gravità e non dal
proprietario o detentore dell'animale. – dichiara Ilaria Innocenti,
responsabile Lav settore Cani e gatti –. Decidere per la soppressione in
mancanza delle condizioni previste dalla legislazione vigente, può
portare il proprietario o il detentore, ma anche chi la effettua a
rischiare una denuncia per articolo 544-bis del codice penale".
Altro
aspetto di incostituzionalità è presente all'articolo 16 comma 3 che
prevede l'abbattimento dei cani inselvatichiti, "anche in questo caso la
norma è in palese contrasto con la L. 281/91 e con l'articolo 544 – bis
del Codice penale. – prosegue Ilaria Innocenti – Non esiste la
categoria 'cani inselvatichiti' e non vi è una normativa speciale in
materia che possa applicarsi loro. Questi cani pertanto ricadono sotto
la tutela giuridica degli animali d'affezione e la normativa introdotta
dalla L. 189/2004."
La proposta di legge, ancora, non tiene conto
delle importanti novità normative contenute nelle ordinanze ministeriali
in materia di misure per l'identificazione e la registrazione della
popolazione canina, bocconi e esche avvelenate e tutela dell'incolumità
pubblica dall'aggressione dei cani, e non fornisce precise indicazioni
sulle modalità di detenzione e gestione degli animali, al proprietario e
ai gestori delle strutture, confermando il vuoto normativo in tal
senso. Né considera quanto previsto dalla legislazione nazionale, che
istituisce il diritto di prelazione per la gestione dei canili in favore
delle associazioni animaliste, indicando la gestione delle strutture
sanitarie a esclusivo appannaggio dei Servizi veterinari pubblici.
Il
pronto soccorso veterinario, infine, non è correttamente regolato:
sebbene chiarisca che i Servizi veterinari debbano garantire le
prestazioni di pronto soccorso, è un passo indietro rispetto
all'articolo 7 della legge regionale vigente in quanto sparisce la
previsione che canili sanitari devono essere "dotati di un servizio con
reperibilità permanente di pronto soccorso".
http://www.nelcuore.org/blog-associazioni/item/abruzzo-proposta-choc-eutanasia-del-cane-su-richiesta-del-proprietario.html
Fonte: www.nelcuore.org
Guarda, manca che poco che ci sopprimono anche noi se nasciamo in questi paesi, Italia e Romania sono le prime due in europa come gente che gli tocca di scappare se vogliono vivere bene!
RispondiEliminaPerciò è una storia si terrificante, ma vedi cosa fanno agli esseri umani?
Cosa c'è dietro?
Hai visto che ho aperto anch'io, come te, un'altro blog?
http://777-lucyfer777.blogspot.it/
Che nome. Il portatore di Luce
Ciao e stammi bene