Perché la gente non reagisce? Perché non si combatte per difendere e tutelare i propri diritti?
Perché davanti alla perdita del lavoro,
ad un futuro incerto, ad un sopruso, ad una ingiustizia l’uomo si sente
impotente tanto da alzare la mano su se stesso, piuttosto che cercare
una soluzione? Perché anche davanti alla mano di un assassino non si
tenta un’ultima e disperata fuga?
Come siamo arrivati a un tale grado di
rassegnazione e apatia, che consente alle lobby di manovrare la politica
e l’economia in maniera così disumana?
Quanti di noi possono portare ad esempio
di come la rassegnazione può essere indotta? Si pensi alla scuola in
cui un insegnante riesca a provocare nella sua classe, attraverso
l’angoscia e la frustrazione, uno stato di rassegnazione e di impotenza,
tanto che gli alunni tendono a rassegnarsi e a vedere insormontabili
anche le difficoltà più lievi. In pratica il ripetersi di un fallimento
porta a pensare in maniera pessimistica di non essere in grado di
risolvere il problema, quindi ci si arrende e si aprono le finestre ad
un fallimento certo. O anche alla famiglia dove un genitore, attraverso
la paura e la frustrazione, riesce a creare nel figlio un tale stato di
rassegnazione e disagio da impedirgli di affrontare serenamente la
scuola o il lavoro.
Se pensiamo solo per un secondo al
bombardamento mediatico al quale siamo sottoposti costantemente, è
facile comprendere in che maniera vengono utilizzati questi studi ed in
che maniera chi li usa ne trae vantaggi… Sottoponendo una persona ad un
senso di angoscia e frustrazione costante, si può indurla a pensare che
non può fare niente per cambiare la propria condizione e quindi la si
conduce verso uno stato di apatia e di sopportazione di qualsiasi
ingiustizia che subisce. Siamo bombardati nella nostra autostima su
tutti i fronti: radio, tv, giornali, pubblicità per le strade, internet e
social network che ti seguono ovunque.
Continuamente ti senti ripetere
che qualcosa non va bene nella tua vita. Hai la cellulite, il
colesterolo, la tua macchina è vecchia, i denti non sono bianchi come
dovrebbero, il tuo guardaroba è fuori moda ecc… In parole povere
attraverso la frustrazione, l’autostima scende sotto terra e in questa
maniera la strada è stata spianata per accettare con rassegnazione e
apatia qualsiasi soluzione che generalmente viene offerta da chi ha
causato il problema. Lo sa bene la psichiatria deviata al servizio dei
potenti.
I metodi moderni di controllo mentale
sono per molti aspetti mere estensioni, ad un livello tecnologico più
elevato, di ciò che, in maniera prevedibile, è sempre risultato
vincente: religione, sport, politica, istruzione, ecc. Dal controllo
mentale al controllo di massa, strumento da sempre utilizzato sotto
forma di propaganda, usato per alterare la percezione e quindi
influenzare grandi masse. I mezzi di informazione, riuniti in
corporazioni e resi abbastanza uniformi gli uni con gli altri, mentre
incoraggiano la passività, offrono pure l’illusione della scelta.
Oggi, però, siamo entrati in una fase
pericolosa, in cui il controllo mentale ha assunto una dimensione
scientifica e fisica che include un sofisticato assalto, a spettro
completo, sulla mente sotto forma di sostanze chimiche nel cibo,
nell’aria e nell’acqua, così come tramite le interferenze
elettromagnetiche e l’onnipresente cocktail della Big Pharma che inquina
non solo il diretto utilizzatore, ma trabocca, anche, nel resto della
popolazione inconsapevole. In combinazione con il controllo su
istruzione e mezzi di comunicazione, non c’è da meravigliarsi sul perché
la vera ribellione fatichi a prendere piede. Tuttavia, nonostante gli
assalti descritti sopra, le persone si ribellano, a livello globale.
Questo indica un risveglio sperimentale che è preoccupante per la
minoranza di coloro che, consapevolmente, tentano di asservire il
pianeta. Quindi cosa porterà il domani? Il controllo mentale del futuro
rinuncia ad ogni pretesa di alterare indirettamente la percezione
attraverso i media e la politica, visto che continua ad essere
smascherato per ciò che è in realtà. Abbandona la goffa e sporadica
efficacia degli psicofarmaci e delle tossine ambientali, poiché le
aziende come la Monsanto non solo risultano oltraggiose, ma sono viste
come la personificazione sulla terra, della vera malvagità.
Il controllo mentale del futuro punta dritto alla programmazione diretta della mente digitale, questo è esattamente ciò che l’élite tecnotronica sta discutendo in questo momento.
Nicholas West
(http://www.activistpost.com/2013/06/7-future-methods-of-mind-control.html)
elenca sette modi possibili tramite cui potrebbero raggiungere questo
risultato, a meno che non scopriamo i loro piani in tempo per continuare
a contrastare i loro scopi anti-umani:
Sorveglianza e Gadgets: Entra
in Internet ed i dispositivi “intelligenti” si connetteranno. Internet è
tutte le forme di sorveglianza e gadget tutto in un unico pacchetto.
Ora, questo ci porta, già, al livello successivo. E’ stato, infatti,
dimostrato che questo tipo di tecnologia può ricablare il cervello.
Computer, tablet, cellulari, videogiochi ecc, mentalmente controllati sono già qui.
Robot controllati mentalmente e droni: Con
un numero crescente di robot e droni già sul campo di battaglia e nel
campo civile, si aprono delle possibilità per i droni “controllati dal
pensiero”.
Fusione tra l’uomo e la macchina? Questo
è in realtà il sogno transumanista, ma la DARPA (Defense Advanced
Research Projects Agency) sta, ovviamente, cercando di assicurarsi che
questa fusione, arrivi, prima, sul campo di battaglia.
Manipolazione magnetica: impulsi
transcranici ad ultrasuoni, per esempio sui soldati per aumentare la
loro capacità di allerta e ridurre al minimo fastidiose emozioni, come
la paura o la compassione e sui nemici sensazioni opposte (letargia
nausea).
Impianti e tecnologia ingeribile: Il
settore del controllo mentale, oltre agli ovvi cambiamenti
comportamentali, diventa una possibilità grazie agli impianti di RFID e
tecnologia RFID ingeribile. L’impianto su umani della VeriMed è stato
approvato dalla FDA (Food and Drug Administration) ed è stato utilizzato
come sistema di identificazione dai militari israeliani. Al momento,
questa tecnologia viene venduta come una rete di sensori interni, ma c’è
molto di più che può essere fatto, come è stato dimostrato nei test
sugli animali. Ancora una volta, i campi di battaglia sono il posto dove
è più probabile che vengano impiegati per primi questi impianti nel
settore della neuro-robotica, naturalmente finanziati dalla DARPA.Con
l’avvento della nanotecnologia, che può inserirsi attraverso la barriera
emato-encefalica, non è fuori questione, che l’invasione potrebbe
arrivare di soppiatto attraverso il cibo o vaccini. Gli scienziati hanno
ammesso apertamente di voler ricablare il cervello attraverso la
modificazione del DNA … ma con lo scopo di aiutarci!
Genetica e Neuro-ingegneria: ricablare
il circuito DNA potrebbe aiutare a curare l’asma o rendere possibili
altri tentativi, apparentemente benigni, di sradicare afflizioni e
disturbi, ma potrebbe servire per altri scopi non proprio benefici.
Neuroscienza: Si tratta
di una vasta area di ricerca e lo si nota da quanto viene investito, e
da quante agenzie federali sono coinvolte. Il progetto BRAIN, di Obama, è
massicciamente finanziato con la consapevolezza che il cervello umano è
l’ultima frontiera. Si tratta di un piano che prevede 100 milioni di
dollari in 10 anni e che sta già dando qualche frutto. Ancora una volta,
la promessa è quella di risolvere i misteri delle malattie come il
morbo di Alzheimer, ma di nuovo c’è la DARPA a garantire che ci sia
sempre una ricerca malevola condotta sottobanco. Ad esempio, si fa
ricerca sulla cancellazione della memoria per eliminare il disturbo da
stress postraumatico, il quale ci serve come promemoria degli orrori
della guerra su entrambi i fronti di un conflitto. I soldati che
prendono parte a più missioni, non sono mai stati così soggetti a
compiere suicidi ed omicidi.
E’ inevitabile che la scienza
decodifichi il cervello umano in modo così completo, che saremo in balia
di scienziati pazzi che giocheranno con noi come se fossimo una
versione di Carte Sim? O l’umanità, in realtà, è più grande della somma
delle sue parti, non quantificabile e per sempre libera e senza confini
come spera di essere? La mente non è, per nulla, un oggetto materiale.
La mente non è il cervello.
In realtà, il cervello umano è
infinitamente complesso e non può essere così facilmente rivelato,
previsto e manipolato. E così è, a meno che non permettiamo che sia
diversamente. L’essere umano è fondamentalmente ottimista e se non viene
influenzato dall’esterno è capace di creare pace e benessere attorno a
sè. È capace di vivere in simbiosi con gli altri esseri viventi di
questo pianeta e di produrre cibo in abbondanza per il benessere di
tutti. Allora sentiremo la Libertà, non la libertà. Poi ci scrolleremo
di dosso questi sciocchi e maneggioni che cercano di affascinarci con il loro tanto sproloquiato taglia e cuci di falsa conoscenza.
http://www.ilfarosulmondo.it/wp/?p=25947
Fonte: www.ilfarosulmondo.it
Nessun commento:
Posta un commento
La pubblicazione dei commenti è sottoposta a moderazione quindi se non rispondo subito non vi preoccupate.
L'autore del blog non è responsabile dei commenti esterni.
Ognuno è libero di commentare ma non saranno tollerati commenti contenenti turpiloquio, offese verso persone, ideologie, religioni o politiche e razzismo in ogni sua forma.