« Ogni giorno di più mi convinco che lo sperpero della nostra esistenza risiede nell'amore che non abbiamo donato. L'amore che doniamo è la sola ricchezza che conserveremo per l'eternità »

GUSTAVO ADOLFO ROL



lunedì 14 maggio 2012

Il Nuovo Ordine Religioso Mondiale

Fonte: nwo-truthresearch.blogspot.it
“È molto facile trarre l’idea che dobbiamo ‘unirci’ per sconfiggere il Nuovo Ordine Mondiale o risolvere le controversie religiose. La realtà è che ciò che può sembrare uno sforzo per ridurre il conflitto religioso è in realtà un tentativo di fare in modo che l’umanità adori collettivamente Lucifero.” Revolution Harry
Sotto vi presentiamo un articolo molto interessante, scritto da Gary Kah, dal titolo The New Religious Order. Come abbiamo già detto in altri post correlati alla Nuova Religione Mondiale (che trovate elencati in fondo), uno dei principali obiettivi del Vaticano, dei Gesuiti e dell’elite mondiale, è quello di raggiungere l’unità di tutte le religioni al fine di portare a compimento il progetto di globalizzazione, arrivando così all’edificazione di un Governo Mondiale. Secondo alcuni autori che hanno studiato l’argomento, la religione New Age dovrà essere la base stessa del nuovo governo mondiale, perché senza questa religione la dittatura del NWO sarà del tutto impossibile [Serge Monast]. Perché, vi chiederete; perché “per raggiungere un governo mondiale, è necessario rimuovere dalle menti degli uomini il loro individualismo, la fedeltà alle tradizioni familiari, il patriottismo nazionale e i dogmi religiosi …” [Brook Chisolm, Christian World Report, Marzo 1991]. Questa fede ha come obiettivo concreto quello di rinsaldare i popoli all’interno di una dittatura teologico-scientifica globale.

 
Se voi riflettete bene sulla filosofia espressa da un uomo dell’elite delle Nazioni Unite come Muller, così come da altri personaggi analizzati nell’articolo sotto, noterete quanto essa assomigli a quella di molti guru New Age che vorrebbero divulgare le proprie idee come “La Soluzione dal Basso” ad un male-inteso Nuovo Ordine Mondiale. Altro elemento da notare, quindi, è che molte persone in buona fede sono spinte ad abbracciare tali filosofie divulgate da tali “guru”, come qualcosa di utile e positivo a sconfiggere la loro idea che si sono fatti di NWO. Channeling, pensiero positivo, salto quantico, maestri ascesi, sono solo alcune delle parole d’ordine New Age promosse per “contrastare” il NWO. Però, questa religione sincretica, come potrete leggere, non proviene dal basso, non è un fenomeno spontaneo, ma è stata elaborata e imposta dall’elite Teosofica e Gesuita, e agisce come strumento di manipolazione delle coscienze; infatti, il modo in cui viene presentata è molto ammaliante; essa parla di luce, di riconciliazione, di pace nel mondo…ma quello che dovrebbe farvi riflettere è che è stata concepita dalla stessa classe di persone che nello stesso tempo schiavizza, sottomette, intossica, bombarda e affama i popoli. Leggendo le loro frasi ammalianti a noi viene in mente questa massima:“Il diavolo si nasconde sotto le vesti più sante.” Perché, dietro la seducente propaganda esiste un’élite luciferina che ha il solo scopo di controllare i popoli, accentrare il potere, smantellare le nazioni e distruggere le comunità con le loro culture e tradizioni locali [non intendiamo per tradizioni locali le religioni come il Cattolicesimo che hanno sempre schiavizzato dall'alto i popoli; intendiamo le tradizioni popolari e contadine, ad esempio]. Una volta che le religioni saranno unite dall’alto, come sta avvenendo adesso, sarà molto facile proporre un leader globale, un capo mondiale che controllerà il dipanarsi di tale fede; tale leader avrà un potere di influenzare le coscienze senza precedenti; pensate ad un Papa Mondiale. E da dove immaginate che potrà sbucare questo leader se non dalla stessa élite Vaticano-Teosofica-Gesuita?
Per finire, una nota che abbiamo messo anche in altri articoli scritti da cristiani evangelici/protestanti e affini: il nostro blog è un blog di ricerca indipendente, quindi, anche se l’autore di un articolo che traduciamo esprime una fede, non vuol dire che tale fede sia anche da noi professata, ne esiste volontà di propagandarla. L’articolo è tradotto perché contiene della documentazione interessante al fine della nostra ricerca. Semplicemente abbiamo constatato che chi si occupa più di tali questioni sono persone o gruppi religiosi che non vogliono farsi assimilare dal Nuovo Ordine Mondiale e dal suo credo fabbricato dai Gesuiti e dai Teosofi a benefico di Roma.

diGary Kah
da : www.garykah.org
traduzione : http://nwo-truthresearch.blogspot.it
“Ora lo spirito dice che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando retta a spiriti seduttori e a dottrine di demoni…Tali insegnamenti arriveranno attraverso ipocriti bugiardi, le cui coscienze sono state bruciate con un ferro incandescente.”
1 Timoteo 4:1 (AKJV), 2 (NIV)
Mentre stiamo davanti alla massiccia “presa di coscienza”, all’interno delle nostre scuole gli eventi e gli insegnamenti degli ideali di un mondo unito, hanno contribuito a costruire l’unità globale; il livello di unità necessaria a instaurare un Nuovo Ordine Mondiale alla fine dovrebbe arrivare a richiedere la cooperazione tra le religioni più importanti del mondo.
I leader religiosi dovrebbero in qualche modo diventare tolleranti sulle reciproche convinzioni, o, quanto meno, astenersi dal denunciare le dottrine degli uni e degli altri. L’interconfessionalità, il concetto che tutte le religioni sono valide e sono solo dei percorsi diversi verso Dio, dovrebbe diventare il punto di vista dominante.
Idealmente, dal punto di vista dei pianificatori New Age, l’unità tra i leader religiosi dovrebbe poi raggiungere il punto in cui tutte le religioni esistenti al mondo dovrebbero confluire in un tutto di sintesi. Tuttavia, affinché questo diventi possibile, i leader spirituali dovrebbero cedere parte dei loro valori più cari e delle dottrine meglio conservate. La creazione di questo clima di tolleranza e compromesso è stata perseguita principalmente da Robert Muller.
Come “profeta della speranza” delle Nazioni Unite, Muller è convinto che l’unità del mondo non può essere raggiunta senza un governo mondiale e una religione mondiale. Tutti i suoi sforzi, siano essi nella politica, nell’educazione e nella religione, sono quindi orientati verso la realizzazione di un tale sistema mondiale ecumenico. I suoi obiettivi religiosi, così come la maggior parte delle sue attività politiche, sono in linea con gli occulti mandati di Alice Bailey e Teilhard de Chardin.La Ricerca Spirituale di MullerSebbene Muller sia cresciuto in una casa cattolica, ammette che non era ispirato a diventare una “persona realmente spirituale” fino a qualche anno addietro, quando si unì alle Nazioni Unite. [1] Tuttavia, egli sente che la sua educazione cattolica lo ha preparato ad accettare la visione del mondo New Age, che egli adesso appoggia. Nella seguente dichiarazione Muller descrive alcune delle sue prime esperienze religiose. Questi ricordi gli arrivarono dopo aver pronunciato un discorso, durante un volo in Iowa.
“Mentre stavo guardando, fuori dal velivolo, il cielo azzurro e i vasti campi del Midwest americano, mi sono venuti alla mente i vecchi cari ricordi; mi sono visto bambino, sdraiato nel mio letto nella mia città natale, al confine della Francia con la Germania, mentre ascoltavo il suono della pioggia che cadeva sul tetto; mi sono ricordato dei momenti divini della prima messa nella nostra Chiesa antica e maestosa, i canti angelici delle monache, i canti e le preghiere latine, e il suono lamentoso di un vecchio organo suonato da un invalido; ho rivissuto la mia profonda comunione con Dio e l’universo quando ho visto la luce dell’alba nelle colline di Auvergne; nella mia mente ho visto file di Indù in preghiera e in ginocchio davanti al dio del sole Surya mentre questi si alzava sopra le sacre acque del Gange…Sia che avvengano con la meditazione, la preghiera, il silenzio o il canto, i miracoli della vita e della risurrezione sono ampiamente aperti a ciascuno di noi ogni giorno della creazione divina.” [2]
Continuando il suo discorso, egli dimostra la sua apertura verso la meditazione orientale, scambiandola come un modo alternativo di comunicare con Dio.
“…la preghiera, la meditazione e la silenziosa contemplazione della natura, che rinasce ogni giorno sotto la gloria del sole, ci portano in diretta comunione con Dio e l’universo. La preghiera e la meditazione sono due delle vie più sicure e più veloci verso la felicità. Attraverso di esse noi rinunciamo alla nostra meschina arroganza e alle barriere personali che sono contro le correnti della vita. Lasciando che queste correnti fluiscano senza ostacoli attraverso il miracoloso punto di percezione che noi siamo, noi sentiamo la grandezza di tutte le cose, dei pensieri, dei sentimenti e dei sogni. Vediamo tutto in armonia e nella sua dimensione.” [3]
E aggiunge:”E’ strano che persone provenienti dall’Est – maharishis, yogi, veggenti, buddisti e altri – devono venire a insegnarci di nuovo quello che già sapevamo…”[4]
Secondo Muller, fu un giovane studente di college che per primo lo aiutò a capire la meditazione. Lo studente gli diede un catalogo della Maharishi International University. Muller continua:
“Presi il volume e lo lessi in aereo. Fui affascinato da esso. Imparai come funziona la meditazione e qual’è il suo contributo alla realizzazione della persona umana. Ho scoperto che avevo meditato per anni senza saperlo.”[5]
Come cattolico di lunga vita egli aveva praticato la meditazione “per anni” in nome del cristianesimo, senza capire l’origine occulta di questo tipo di meditazione. Egli riusci a combinare il misticismo orientale con gli insegnamenti del cattolicesimo. A quanto pare Muller si era convinto che il Cattolicesimo Romano e le religioni panteistiche orientali avevano le stesse radici spirituali, una conclusione che è stata raggiunta anche da Teilhard de Chardin.

Alla Scoperta della Religione Presso le Nazioni Unite

Tra tutte le persone che Muller incontrò alle Nazioni Unite, colui che lasciò l’impressione più profonda nella sua vita fu il Segretario Generale dell’ONU, U Thant, un buddista. Nel suo libro, New Genesis: Shaping a Global Spirituality (Nuova Genesi: Modellando una Spiritualità Globale), Muller esprime la sua ammirazione per questo uomo:
“All’età di 46 anni divenni direttore dell’ufficio del Segretario Generale U Thant. Qui, per la prima volta nella mia vita, incontrai una persona che mi ispirò, un uomo che era profondamente religioso, che aveva una profonda spiritualità e un codice di etica umana che applicava ad ogni momento e situazione del suo tempo…
Scoprii che per U Thant non vi era alcuna differenza tra spiritualità, religione e vita. La vita per lui era costante spiritualità. Io studiai il buddismo per meglio capirlo. Diventammo grandi amici. Egli fu in grado di insegnarmi ciò che i miei preti cattolici mi avevano sempre detto, ma che a quel tempo non avevo ascoltato. Qui, nel bel mezzo della mia vita, egli fu il maestro, colui che mi ispirò, qualcuno che potevo imitare come un padre. Questo cambiò la mia vita. Forse, ciò di cui abbiamo più bisogno in questo momento sono dei maestri che ci diano il buon esempio. E, come U Thant, essi dovrebbero includere persone nelle cariche più alte e con ampie responsabilità.” [6]
Evidentemente, fino a questo punto Muller non aveva trovato una sola persona la cui vita egli considerava valesse la pena di emulare. Anche se sostiene che i preti cattolici gli avevano insegnato essenzialmente la stessa filosofia, fu l’apparente mancanza di ipocrisia di U Thant nell’applicazione di questi principi mistici che causò la presa di coscienza di Muller.
Ecco una lezione per i cristiani. Muller era disposto ad abbracciare i principi fondamentali del buddismo – non importa quanto la teologia potesse essere errata – a causa del coerente esempio di vita dello stesso seguace. Se Muller, nel corso della sua vita, fosse stato colpito in modo simile da un semplice cristiano che portava i sui ragionamenti, egli oggi avrebbe potuto essere un rinato seguace di Gesù, invece continua:
U Thant
“Dal momento in cui mi sono interessato alla dimensione spirituale della vita, tutto è iniziato a cambiare…Ho cominciato a leggere i mistici e ho capito molto di più su questa nuova dimensione di coscienza della vita. Alcune persone religiose cominciarono a essere interessate alle mie idee. Fui invitato a partecipare ad un incontro monastico tra oriente e occidente…
Più tardi divenni un membro Concilio Monastico Est-Ovest…Sto imparando molto da loro ed anche loro stanno imparando da me. Ho scoperto che la maggior parte degli ordini monastici sono organizzati sulla base delle quattro categorie di bisogni e qualità umane care a U Thant: fisica, mentale, morale e spirituale. Ho appreso che egli stesso fu un monaco. I buddisti sono tenuti a trascorre un mese all’anno in un monastero. Dal momento che non poteva far ritorno in un monastero birmano, egli ha agito come una sorta di monaco in seno alle Nazioni Unite…Vorrei che il mondo intero beneficiasse della mia esperienza e ricavasse la stessa illuminazione, felicità, serenità e speranza nel futuro, come è successo a me dal mio contatto con U Thant.”[7]
Muller conclude:
“Non avrei mai pensato che avrei scoperto la spiritualità nelle Nazioni Unite!…Forse la spiritualità è un bisogno umano fondamentale che riappare sempre in una forma o nell’altra nella vita e nella storia; e oggi stiamo assistendo alla sua rinascita in un contesto globale e planetario”.[8]
Illuminati da Chardin
Attraverso le sue associazioni alle Nazioni Unite, il signor Muller, così come tanti suoi colleghi, avrebbe in seguito abbracciato gli insegnamenti di Teilhard de Chardin. In effetti, fu il Segretario Generale U Thant che spiegava continuamente a Muller la filosofia di de Chardin. Dal momento che Muller continua a servire come figura di spicco delle Nazioni Unite in materia di sviluppo religioso, esaminando più da vicino la sua personale teologia, possiamo imparare molto di più circa la direzione spirituale delle Nazioni Unite e del Mondo.
Teilhard de Chardin
Le credenze religiose di Muller sono meglio riassunte in New Genesis. In quel libro egli dimostra che la sua spiritualità è radicata nella filosofia di de Chardin, al quale è dedicato un intero capitolo – “My Five Teilhardian Enlightenments” – per spiegare la visione del mondo di questo sacerdote Gesuita. Oltre agli insegnamenti di de Chardin, Muller ha delineato alcuni principi dalla vita e dall’esempio personale di Thant e altri mistici popolari. Nel suo libro si trova anche la particolare terminologia di Alice Bailey. Come de Chardin, la Bailey ha influenzato un gran numero di funzionari delle Nazioni Unite.
La teologia di Muller incorpora le idee panteistiche della specie umana che starebbe entrando in un nuovo periodo di evoluzione, un periodo di coscienza planetaria e di vissuto globale, il cui risultato sarà quello di portare alla perfetta unità della famiglia umana. Al centro di questa teologia ci sono le visioni delle Nazioni Unite Divine e di un Cristo Cosmico. Tutti questi concetti sono riuniti in New Genesis. Muller scrive:
“Se Cristo venisse di nuovo sulla terra, la sua prima visita dovrebbe essere alle Nazioni Unite, per constatare come il suo sogno di unità e di fratellanza si sia avverato. Lui sarebbe felice di vedere i rappresentanti di tutte le Nazioni, Nord e Sud, Est e Ovest, ricchi e poveri, credenti e non credenti, giovani e vecchi, Filistei e samaritani, che cercano di trovare risposte alle perenni domande sul destino e sulla realizzazione dell’umanità.”[9]
“C’è un famoso dipinto e poster che mostra Cristo che bussa al grande edificio delle Nazioni Unite, volendo entrarvi. Mi capita spesso di visualizzare nella mia mente un altro quadro ancora più preciso: quello delle Nazioni Unite che diventano il corpo di Cristo.”[10]
Muller continua a commentare:
“Non era inevitabile che l’ONU avrebbe prima o poi acquisito una dimensione spirituale…Sono giunto oggi a credere fermamente che il nostro futuro di pace, giustizia, realizzazione, felicità e armonia su questo pianeta non dipende dal governo mondiale, ma dal governo divino o cosmico, il che significa che dobbiamo cercare e applicare le leggi “naturali”, “evolutive”, “divine”, “universali” o “cosmiche” che devono governare il nostro viaggio nel cosmo. La maggior parte di queste leggi si possono trovare nelle grandi religioni e profezie, e sono state lentamente ma inesorabilmente riscoperte nelle organizzazioni mondiali. Qualsiasi Teilhardiano riconoscerà in questo la trascendenza spirituale che è annunciata con tanta enfasi come il prossimo passo nella nostra evoluzione.” [11]
Nel suo libro, Muller cita anche un discorso tenuto il 12 agosto 1979 presso la Conferenza della Scuola Arcana. (La Scuola Arcana è stata una delle istituzioni fondate da Alice Bailey.) In quel discorso Muller dichiarò:
“Noi siamo i partner, i partecipanti e gli strumenti di qualcosa che va ben al di là di noi, che è stato avviato molto tempo fa e che porterà ad una maggiore, più bella, più elevata civiltà planetaria?” [12]
“…Sono sempre più attratto da alcuni degli insegnamenti molto semplici, ma estremamente importanti, di Cristo e di tutti i grandi profeti e visionari. Sono sempre più convinto che quello che essi previdero sta cominciando a diventare una realtà su questo pianeta e che l’umanità sta trascendendo o sta trasformando se stessa in ciò che i grandi sognatori, i visionari e i profeti avevano immaginato. Questo è ciò che io credo, mentre sto vivendo nella Casa di Vetro sull’East River di New York City.” [13]
In ogni capitolo di New Genesis, Muller chiede un governo mondiale e una religione mondiale fondati sulle Nazioni Unite come l’unica risposta ai problemi dell’umanità. Sostenendo tutto questo Muller mantiene il suo status di Cristiano Cattolico. Egli finalmente arriva alla chiusura del cerchio collegando la missione delle Nazioni Unite al Cattolicesimo:
“Papa Giovanni Paolo II ha detto che eravamo degli scalpellini e degli artigiani di una cattedrale che non avremmo mai potuto vedere nella sua finita bellezza. Non lo avrei mai sognato quando mi unii alle Nazioni Unite un terzo di secolo fa. L’ambito delle Nazioni Unite si è allargato in ogni direzione, grazie agli imperativi di un nuovo mondo globale e interdipendente. Ma la gente non sa quanto vaste e vitali siano le sue attività. L’arazzo del suo lavoro abbraccia la condizione complessiva del genere umano su questo pianeta. Tutto questo fa parte di una delle pagine più prodigiose dell’evoluzione. Sarà richiesto il distacco e l’oggettività degli storici futuri per valutare pienamente quello che è successo nell’ultimo terzo del nostro secolo e per capire quale fu il vero significato delle Nazioni Unite. [14]
Più che mai abbiamo bisogno di un Nuovo Ordine Internazionale che si avvalga dell’esperienza e dei risultati conseguiti in questi anni dalle Nazioni Unite“, Giovanni Paolo II [The Guardian, 2 Gennaio 2004], ndt
In un altro libro, My Testament to the UN (Il mio testamento alle Nazioni Unite), Muller cita favorevolmente Sri Chinmoy, un sacerdote indù, per quanto riguarda il destino ultimo delle Nazioni Unite:
“Nessuna forza umana potrà mai essere in grado di distruggere le Nazioni Unite, perché le Nazioni Unite non sono un semplice edificio, né una semplice idea, né una creazione umana. Le Nazioni Unite sono la visione luminosa dell’Assoluto Supremo, che sta lentamente, costantemente e infallibilmente illuminando l’ignoranza, la notte della nostra vita umana. Il divino successo e il supremo progresso delle Nazioni Unite è destinato a diventare una realtà. Alla sua ora scelta, il Supremo Assoluto suonerà la propria campana della vittoria qui sulla Terra attraverso il cuore amorevole e servizievole delle Nazioni Unite.”[15]
La verità della questione è che le Nazioni Unite non sono una concezione di Dio. Piuttosto, le sue attività spirituali sono per lui un abominio. L’ONU e le sue cooperative di ispirazione occulta sperimenteranno la stessa distruzione riservata a tutti gli individui o istituzioni empie. E’ Gesù Cristo che suonerà la “campana della vittoria” al suo ritorno ed essa non verrà suonata attraverso le Nazioni Unite! (2 Tessalonicesi 2:7-12)
La Catena di Influenza
Insieme a Teilhard de Chardin, Alice Bailey e U Thant, Robert Muller è stato influenzato dal mistico Dag Hammarskjld, un ex segretario generale dell’ONU, e da Padre de Breuvery, un prete cattolico che fu pesantemente coinvolto negli affari delle Nazioni Unite. Mentre sembra che tutte queste persone abbiano preso almeno una parte delle loro idee dalla filosofia di De Chardin, nessuno di loro è stato influenzato da de Chardin più direttamente di Breuvery. Questo perché vissero insieme per qualche tempo.
Muller spiega come de Chardin sia stato incorporato nelle Nazioni Unite attraverso il pensiero di Breuvery:
“Il pensiero che spesso attraversa la mia mente è che Padre Teilhard de Chardin potrebbe averlo influenzato. Condivisero un appartamento a Manhattan, si confessarono gli uni con gli altri, dicevano messa insieme e si vedevano tutti i giorni. Padre de Breuvery discusse spesso con Teilhard il suo lavoro alle Nazioni Unite…Teilhard de Chardin influenzò il suo compagno, che a sua volta ha ispirato i suoi colleghi, che hanno iniziato un ricco processo di pensiero globale a lungo termine nell’ambito dell’ONU, che ha avuto un impatto in molte nazioni e persone in tutto il mondo. Io stesso sono stato profondamente influenzato da Teilhard..”[16]
In breve, Padre Teilhard de Chardin ha influenzato molti dei più importanti leader delle Nazioni Unite del suo tempo, tra cui alcuni dei padri fondatori delle Nazioni Unite. Essi, a loro volta, hanno avuto un impatto su centinaia di altri funzionari e delegati delle Nazioni Unite che oggi contribuiscono a realizzare la visione mistica di Chardin per il futuro del mondo. Muller è solo l’ultimo di una catena di “Teilhardiani” che hanno raggiunto una posizione di potere all’interno delle Nazioni Unite. Inutile dire che ha già plasmato il pensiero di innumerevoli leader mondiali.
L’influenza di Teilhard de Chardin su Robert Muller non è stata mai un segreto. Il fine Norman Cousins – l’ex presidente  della Wordl Federalist Association – era ben consapevole di questa connessione. Nella prefazione all’autobiografia di Muller, Cousins scrisse:
“Qualunque siano le incertezze che il futuro può riservare…le generazioni in arrivo avranno…bisogno di possedere certamente conoscenze particolari; ma avranno bisogno di qualcosa di molto più importante: un’intensa consapevolezza delle condizioni in cui possono essere creati e mantenuti i valori essenziali per il futuro dell’umanità. Esse avranno bisogno di esempi viventi della cospirazione dell’amore che Teilhard de Chardin affermò essere essenziale per la salvezza dell’uomo. Robert Muller è coinvolto in una cospirazione.” [17]
Considerando la notevole influenza di Robert Muller alle Nazioni Unite sarebbe saggio dare un’occhiata più da vicino a ciò che questa “cospirazione” comporta, ed esattamente ciò che Muller ha deciso di fare.
Ecumenismo del XX Secolo
New Era Magazine fornisce il quadro più chiaro delle intenzioni di Muller. Nel fascicolo di Novembre/Dicembre 1981 di tale pubblicazione Muller è citato mentre afferma:”E’ necessario che si abbia un Governo Mondiale incentrato sulle Nazioni Unite.” In un’osservazione seguente rivelava la base spirituale di questa futura amministrazione, affermando che possiamo accreditare la venuta del Governo Mondiale “all’influenza degli scritti di Teilhard de Chardin.” Anche se l’impatto di de Chardin sulle Nazioni Unite e negli affari del mondo è ormai ben documentato, pochi individui al di fuori della sfera immediata influenza di de Chardin, erano consapevoli del fatto che egli aiutò anche a inspirare l’odierno ecumenismo; né la gente si rende conto che il movimento ecumenico è oggi parte integrante di un più ampio movimento mondiale.
I semi per l’ecumenismo del XX Secolo furono gettati alla fine del 1800. In quel periodo ci fu un crescente interesse nella realizzazione di unità col presunto obiettivo di costruire un’utopia terrena. Organizzazioni di ispirazione massonica, che vanno dall’Ordine della Golden Dawn alla Società Teosofica, erano impegnate a gettare le basi per il secolo venturo, che si sperava potesse finalmente inaugurare il tanto atteso Nuovo Ordine Mondiale.
In questo contesto, i leader religiosi di tutto il mondo si riunirono a Chicago per un evento ecumenico di proporzioni storiche – il Parlamento delle Religioni del Mondo del 1893 (noto anche come il Parliament of World Religions).
Il primo Parlamento delle Religioni del Mondo, 1893
Le persone che parteciparono a questa conferenza internazionale provenivano da una varietà di “fedi”. Indù, buddisti, musulmani, cattolici, protestanti, e una miriade di altri, pregarono insieme per diciassette giorni. [18] (Anche la Società Teosofica fu rappresentata da Annie Besant).[19] Questa fu la più grande conferenza di leadership interreligiosa nel suo genere fino a quel tempo.
Nei decenni che seguirono furono combattute due guerre mondiali, e ciascuna aggiunse uno slancio al movimento mondiale. La prima guerra mondiale ha portato alla Società delle Nazioni e la Seconda Guerra Mondiale ci ha condotto alle Nazioni Unite. Entrambe furono create nel nome della pace nel mondo. Queste istituzioni avrebbero dato alle società segrete un punto focale attorno al quale si sarebbero radunati i capi religiosi. Il pubblico, logorato da anni di guerra, sarebbe stato pronto ad accettare un nuovo approccio al mantenimento della pace. Teilhard de Chardin, Alice Bailey e altri precursori di Robert Muller, avrebbero giocato un ruolo chiave nel presentare le Nazioni Unite come l’unica speranza di pace tra le nazioni; e di unità tra le religioni del mondo.
Cavalcando questo picco di sentimento del dopoguerra, i pianificatori globali colsero l’attimo – il tentativo di incorporare i movimenti Protestanti attraverso un’organizzazione. Anche se lo spirito ecumenico era rimasto in vita per molti decenni, la fondazione del Consiglio delle Chiese Mondiali delle Nazioni Unite nel 1948, avrebbe segnato l’inizio dell’era moderna dell’ecumenismo.
Fortemente influenzato dalla Loggia Massonica, e con il finanziamento di importanti fonti di “vecchio denaro” come la Rockefeller Foundation, il Consiglio Mondiale delle Chiese (World Council of Churches – WCC) intraprese la sua missione. Dal momento della sua prima riunione ad Amsterdam il suo scopo fu chiaro – contribuire a creare l’atmosfera religiosa per il raggiungimento dei un Nuovo Ordine Mondiale. In un rapporto pubblicato nel 1994 in una delle sue riunioni a Gerusalemme, il WCC confermò questa intenzione, affermando:
“Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l’istituzione del Consiglio Mondiale delle Chiese nel 1948 segnò la determinazione della comunità ecumenica sia nel lavoro per la piena unità della chiesa e sia nella partecipazione alla lotta per un giusto nuovo ordine mondiale.” [20]
Il logo del World Council of Churches
In una dichiarazione politica più recente, pubblicata nel settembre 1997, il WCC ha nuovamente riconosciuto il suo ruolo fondamentale nel movimento unitario:
“E’ impossibile parlare del Consiglio Mondiale delle Chiese come distante dal movimento ecumenico da cui è cresciuto e di cui a una parte molto visibile. Mentre il movimento ecumenico è più ampio rispetto alle sue espressioni organizzative, e mentre il WCC è essenzialmente la comunione delle sue chiese membre, esso serve al tempo stesso come strumento ed espressione importante del movimento ecumenico.”[21]
Oggi, dal quartier generale a Ginevra, in Svizzera, il WCC continua a fornire una guida importante per il movimento ecumenico.
Mentre gli sforzi del Consiglio Mondiale delle Chiese sono stati fondamentali nell’indurre l’unità con le fedi liberali Protestanti, nessun evento avrebbe dato maggiore impulso al movimento ecumenico più del Concilio Vaticano II. L’Enciclica Cattolica si vanta con orgoglio:”Il più grande evento religioso del XX Secolo, i cui insegnamenti e chiarimenti devono ancora raggiungere il loro pieno impatto, è stato il ventunesimo Concilio Ecumenico, chiamato Vaticano II o Concilio Vaticano Secondo.”[22]
Il Vaticano II, che fu aperto l’11 ottobre 1962 nella Basilica di San Pietro a Roma, ha aggiunto benzina al crescente movimento ecumenico e ha contribuito a spianare la strada per l’accettazione dell’interconfessionalità. Papa Giovanni XXIII presiedette sopra gli atti “del Concilio”. Secondo M. Basil Pennington, un importante sacerdote cattolico e autore di Vatican II: We’Ve Only Just Begun, il Concilio invitava “tutti i cristiani…ad agire positivamente per preservare e promuovere anche tutto ciò che è buono nelle altre religioni: l’Induismo, il buddismo e le altre religioni del mondo.”[23] Per effettuare questa direttiva confessionale il Concilio Vaticano II istituì il Segretariato per i Non-Cristiani, che sarebbe stato poi rinominato in Segretariato per le Religioni Mondiali.[24]
Anni dopo, Papa Giovanni Paolo II avrebbe spinto le iniziative del Concilio ad un ulteriore passo in avanti, organizzando un reale vertice interreligioso ad Assisi, in Italia. [nota dell'editore: questo è stato discusso in un precedente capitolo di The New World Religion] Questa adunata del 1986, composta dai capi delle religioni più importanti del mondo, fu avviata dallo stesso Papa, e avrebbe dovuto rappresentare un passaggio visibile “dall’ecumenismo all’interconfessionalismo”.
Anche se questi termini oggi vengono usati in modo intercambiabile, storicamente il pubblico ha visto l’ecumenismo come un tentativo volto a unificare le Chiese Cristiane. L’Interconfessionalismo, d’altra parte, è stato percepito come il più ampio tentativo di unificare le religioni del mondo. A dispetto della percezione del pubblico, sotto la superficie, l’ecumenismo e l’interconfessionalismo si sono intrecciati. Il fatto è che l’ecumenismo è stato utilizzato dai pianificatori religiosi New Age come trampolino di lancio per l’Interconfessionalismo. Una volta che la maggior parte della “Cristianità” sarebbe stata riunita insieme sotto una falsa unità, si sarebbe pensato che il cristianesimo sarebbe stato pronto a passare alla fase successiva, attraverso la fusione con le altre religioni.Il Parlamento delle Religioni del Mondo – 1993 – dal 28 Agosto al 5 Settembre.Al fine di accelerare il passaggio verso l’unità religiosa, nel 1988 fu costituito un comitato speciale. Avrebbe avuto il compito di organizzare il più grande raduno di leader religiosi nella storia – il Parlamento delle Religioni del Mondo del 1993 – che sarebbe servito non solo a commemorare il centesimo anniversario della riunione originale, ma anche a “pianificare” il “futuro spirituale” del mondo.[25] Circa 5500 icone religiose mondiali parteciparono a questo convegno. Altre 857 persone furono registrate come stampa. [26]
Oltre alle grandi religioni e alle ben note “tradizioni”, alcuni dei presenti si descrivevano come “Quaccheri Cattolici”, “Celtici”, “miscele di molti”, “interreligiosi”, “Teosofi Indù”.”[27] Vi era anche la presenza di sacerdoti voodoo e druidi, Massoni di grado alto, Wiccani, incantatori di serpenti, adoratori del sole Zoroastriani, rappresentanti della Lucis Trust e un assortimento di altri occultisti e Luciferiani. Questa diversità spirituale era evidente in tutto il Parlamento e si rifletteva nel suo Consiglio di Fondazione (Allegato T) e in quelli che co-sponsorizzavano l’evento.
La meditazione di apertura di Sri Chinmoy al Parlamento delle Religioni Mondiali, Chicago, 1993.
I programmi del Parlamento del 1993, come la loro controparte del secolo precedente, si svolsero a Chicago. Alcuni dei temi furono:”La Comprensione Interreligiosa”, “La Vita Interiore”, “Visioni e Possibilità del Paradiso” e “Voci dello Spirito e della Tradizione”. Durante il raduno di nove giorni, si tennero oltre 500 seminari, conferenze e workshop.[28] Robert Muller rilasciò il primo indirizzo programmatico del Parlamento, chiedendo con forza la creazione di una “istituzione permanente” dedicata a perseguire l’unità religiosa. [29] L’apertura e la chiusura delle sessioni plenarie fu elogiata dalle sue parole e catturò l’essenza della conferenza. L’Antologia delle Comunità delle Religioni della Terra afferma:
“L’Apertura Plenaria fu un corteo celebrativo di musica proveniente da Oriente e Occidente, con processioni, benvenuti, benedizioni e invocazioni interreligiose. La sessione plenaria di chiusura ha incluso un discorso del Santissimo Dalai Lama, invocazioni dei Presidenti del Parlamento, osservazioni conclusive, performance di una compagnia di danza multiculturale e un travolgente concerto finale di Walter Whitman.
Prima della Sessione Plenaria di Chiusura ci fu un concerto a Grand Park. Arlo Guthrie, Stephen Halpern, un gruppo appositamente costituito di musicisti rasta, monaci tibetani che hanno eseguito i loro canti senza tempo, e la superstar Kenny Loggins, tutti hanno gentilmente contribuito con i propri talenti a creare uno spirito che non avrebbe potuto essere acquistato a qualsiasi prezzo.”[30]
Il Premio Templeton
Uno dei punti salienti del Parlamento fu l’assegnazione del Premio Templeton per il progresso della religione. Del valore di 1,2 milioni di dollari, “è il più prestigioso e redditizio…premio ecumenico”[31] Questo premio internazionale è conferito annualmente alla persona percepita come la figura religiosa più “eccezionale” dell’anno.[32] La decisione su chi debba ricevere il premio è presa da un gruppo di leader interreligiosi con una distinta visione mondiale. Storicamente, questa commissione ha assegnato il premio a persone che mostravano una forte proiezione ecumenica e avevano una disposizione favorevole verso il Vaticano. Il premio di milioni di dollari, in questa occasione, andò al Direttore di Prison Fellowship, Chuck Colson. Gli altri ben noti leader cristiani che hanno ricevuto il premio includono Billy Graham (1982) e Bill Bright (1996).[33]
Il primo Premio Templeton, assegnato nel 1973, andò a Madre Teresa di Calcutta. [34] [a proposito, si vedano i crimini di Madre Teresa in questo libro online, ndt]. Da allora i destinatari hanno incluso Sir Sarvepalli Radhakrishnan, ex presidente dell’India e professore a Oxford di religioni orientali e etica (1975); Leon Joseph Cardinal Suenens, Arcivescovo di Malines-Brussles e uno dei pionieri del Movimento di Rinnovamento Carismatico (1976); Nikkyo Niwano, leader buddista giapponese (1979); Reverendo professore Stanley L. Jaki, monaco benedettino e professore di astrofisica alla Seton Hall University (1987); Dottor Inamullah Khan, fondatore e segretario generale Modern World Muslim Congress e vice presidente della World Constitution and Parliament Association [vedi carta intestata WCPA, Esibita nel Capitolo 7] (1988); Baba Amte, un ricco avvocato/umanitario Indù (1990); il Grande Onorevole Signore Jakobovits, ex rabbino capo della Gran Bretagna e del Commonwealth (1991) e Pandurang Shastri Athavale, fondatore e leader dello studio del se basato sul Bhagavad Gita, noto anche come Swadhayaya, che incorpora il culto del se (1997). [35]
[Nota di nwo-truthresearch: il Premio Templeton 2012 è stato assegnato al Dalai Lama; sul Dalai Lama, il "dittatore illuminato", il mito della CIA, scrivemmo tempo fa sul nostro blog]
Sir John Templeton, da cui prende il nome il premio, servì nel Consiglio di Fondazione del Parlamento, ed è strettamente legato alla fortuna della famiglia Rockefeller. Oltre ad essere il donatore del Premio Templeton, ha istituito la Templeton Foundation nel 1987. La fondazione funge da ombrello per una vasta gamma di attività interreligiose e attualmente sta finanziando oltre 150 progetti, studi, e aggiudica programmi e pubblicazioni in tutto il mondo.[36] Alcuni degli individui che attualmente prestano servizio a bordo della Giunta dei Consulenti della Templeton sono: Laurance Rockefeller, filantropo e finanziatore della ricerca UFO; Reverendo Glen Mosley, Presidente e CEO dell’Associazione delle Chiese Unite; e la Signora Elizabeth Allen Peale (figlia del compianto Norman Vincent Peale), vice Presidente del Centro Peale per la vita cristiana e Presidente della Fondazione pensiero positivo. [37]
L’Etica Globale
Forse l’evento più significativo del Parlamento del 1993 fu la convocazione di una ristretta cerchia di “autorità” religiose interconfessionali. Questo gruppo potente, composto da Robert Muller e dai suoi alleati più vicini si è soprannominato l’Assemblea dei Leader Religiosi e Spirituali. Sviluppando un consenso “per come la gente deve comportarsi”, l’Assemblea ha approvato un documento interreligioso dal titolo Verso un’Etica Globale, Una Dichiarazione Iniziale. [38] Questo documento, redatto da un amico di Muller, il teologo cattolico Hans Kung, condanna gli “abusi degli ecosistemi della Terra”, la povertà e le ingiustizie sociali. Esso afferma l’interdipendenza, chiedendo “un insieme comune di valori fondamentali…che si trovano negli insegnamenti delle religioni.” “L’Etica“, se accettata, rappresenterebbe “un’irrevocabile e incondizionata norma per tutti i settori della vita, per le famiglie e le comunità, per le razze, le nazioni e le religioni.”
Nel suo libro Global Responsibility: In Search of a New World Ethic (1991), il Signor Kung chiarisce che la partecipazione a questa nuova “etica” (religione) non sarà facoltativa. Egli afferma:
“Qualsiasi forma di…conservatorismo di chiesa deve essere respinta…Per dirla chiaramente: nessuna religione regressiva e repressiva – sia essa cristiana, islamica, ebraica o di qualsiasi provenienza – ha un futuro a lungo termine…Se l’etica è quella di funzionare per il benessere di tutti, deve essere indivisibile. Il mondo indiviso ha sempre più bisogno di un’etica indivisa. Gli uomini e le donne postmoderne hanno bisogno di valori comuni, di obiettivi, ideali, visioni. Ma la grande questione in discussione è: tutto ciò non presuppone un fede religiosa? Ciò di cui abbiamo bisogno è un ordine mondiale ecumenico![39]
L’Etica Globale, che è stata firmata da Muller e dagli altri dignitari interreligiosi presenti, sta emergendo come una compagna della Carta della Terra e si prevede che rappresenti il lato religioso internazionale, così come “La Carta” rappresenta la politica internazionale. Insieme, questi documenti sono destinati a creare un impatto e a delineare il futuro corso del genere umano. Il World Core Curriculum è destinato ad accogliere entrambi i decreti, promuovendo le proprie idee attraverso l’educazione pubblica.
Dio, naturalmente, ci ha dato una serie di “etiche globali” come parte del Suo ordine creato. Questi comandamenti per la vita sono chiaramente enunciati nella Bibbia (Esodo 20:1-17 e Marco 12:28-31). Purtroppo, come evidenziato dal Parlamento delle Religioni del mondo, l’uomo preferisce creare il suo proprio insieme di regole di soddisfacimento. La natura decaduta dell’uomo sembra incline a radunarsi intorno a qualsiasi sistema che promette la salvezza e l’utopia terrena senza pentimento e la responsabilità verso un Dio personale.
Note finali
1. Robert Muller, New Genesis – Shaping a Global Spirituality (Anacortes, WA: World Happiness and Cooperation, 1982), 169.
2. Robert Muller, Most of All, They Taught Me Happiness (Garden City, NY: Image Books, 1985), 81.
3. Ibid.
4. Ibid.
5. Ibid., 80.
6. Muller, New Genesis – Shaping a Global Spirituality, 169 – 170.
7. Ibid., 170 – 171.
8. Ibid., 171.
9. Ibid., 19.
10. Ibid., 126 – 127.
11. Ibid., 164.
12. Ibid., 117.
13. Ibid., 118
14. Ibid., 48.
15. Gary Kah, “Public Education… The Shaping of Global Citizens!” Hope For The World Update (Noblesville, IN: Hope For The World, Spring 1997), 4.
16. Muller, Most of All, They Taught Me Happiness, 116 – 117.
17. Norman Cousins, Foreword to Most of All, They Taught Me Happiness, 10 – 11.
18. The Dawn of Religious Pluralism: Voices from the World’s Parliament of Religions, 1893 (La Salle, IL: Published by Open Court in association with The Council for a Parliament of the World’s Religions, 1993).
Also, Joel Beversluis, editor, A SourceBook for Earth’s Community of Religions (Grand Rapids, MI/New York, NY: CoNexus Press/Global Education Associates, 1995), 111.
19. Peter Washington, Madame Blavatsky’s Baboon (New York, NY: Schocken Books, 1995), 107.
20. World Council of Churches’ Consultation in Jerusalem, November 1994, As taken from Ecclesiology and Ethics: Costly Commitment, [Edited by Thomas F. Best and Martin Robra] Faith and Order/Unit I – Unity and Renewal, and Unit III – Justice, Peace and Creation (World Council of Churches, 150 route de Ferney, 1211 Geneva 2, Switzerland, 1995), 61.
21. World Council of Churches, “Towards A Common Understanding And Vision Of The World Council Of Churches: A Policy Statement,” (adopted by the Central Committee of the World Council of Churches, September 1997) (web page  http://www.wcc-coe.org/cuv/ [accessed October 16, 1998]).
22. Robert C. Broderick, editor, The Catholic Encyclopedia: Revised and Updated Edition (Nashville, TN: Thomas Nelson Publishers, 1987), 596.
23. M. Basil Pennington, Vatican II: We’ve Only Just Begun (New York, NY: Crossroad Publishing Company, 1994), 144.
24. Ibid., 146 – 147.
25. Beversluis, A SourceBook for Earth’s Community of Religions, 111.
26. Ibid., 113.
27. Ibid., 113 – 114.
28. Ibid., 114.
29. Ibid., 115 – 116.
30. Ibid., 114.
31. Dave Hunt, A Woman Rides the Beast (Eugene, OR: Harvest House, 1994), 426.
32. John Templeton Foundation, “After the Award: The Legacy of The Templeton Prize” (web page http://www.templeton.org/prize/pkafter.asp [accessed September 16, 1998]).
33. John Templeton Foundation, “Templeton Prize Winners, 1973-1997″ (web page http://www.templeton.org/prize/pkwin.asp [accessed September 16, 1998]).
34. John Templeton Foundation, “After the Award: The Legacy of The Templeton Prize” (web page http://www.templeton.org/prize/pkafter.asp ).
35. John Templeton Foundation, “Templeton Prize Winners, 1973-1997″ (web page http://www.templeton.org/prize/pkwin.asp ).
36. John Templeton Foundation, “General Information” (web page http://www.templeton.org/about.asp#4 [accessed September 16, 1998]).
37. John Templeton Foundation, “Board of Trustees” (web page http://www.templeton.org/thelist.asp [accessed September 16, 1998]).
38. Beversluis, A SourceBook for Earth’s Community of Religions, 115.
39. Hans Kung, Global Responsibility: In Search of a New Ethic (New York, NY: Crossroad Publishing Company, 1990), 23, 35, 69.
link articolo originale : http://web.me.com/robblair/GaryKah/The_New_Religious_Order.html
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P.S.
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Articolo originale:  http://nwo-truthresearch.blogspot.it/2012/05/il-nuovo-ordine-religioso-mondiale.html

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