Imponenti
città megalitiche costruite con l’aiuto di civiltà aliene?
Secondo i teorici degli antichi astronauti è possibile, ecco gli
indizi.
Tratto
da: http://ilnavigatorecurioso.myblog.it/
Senza
un piccolo aiuto interplanetario, come avrebbero imparato i primi
egizi ad assemblare i quasi due milioni e mezzo di blocchi di pietra
calcarea e granitica che formano la
grande piramide di Giza?
Come poteva l'uomo preistorico spostare gli enormi massi di
Stonehendge?
E come far combaciare le pietre in maniera così serrata da non
lasciar penetrare nel mezzo neppure una lama di rasoio? Come hanno
fatto a spostare questi giganteschi blocchi di pietra che in alcuni
casi possono arrivare a pesare fino a 1000
tonnellate?
Alcuni blocchi di granito sono grandi quanto un vagone
ferroviario
ed è possibile trovarli in Perù,
Bolivia, Messico ed Egitto.
Bisogna chiedersi come e perchè questi popoli antichi trascinarono
blocchi di pietra grossi come vagoni ferroviari per metterli l'uno
sull'altro per creare questi edifici giganteschi?
La
grande piramide di Giza
Forse,
la struttura megalitica più conosciuta e misteriosa di tutte al
mondo è la grande piramide di Giza, la più antica e grande delle
tre piramidi d'Egitto. Si ritiene che questo miracolo dell'ingegneria
fu costruito in un periodo di soli 22
anni,
ma per i teorici degli Antichi
Astronauti
i conti non tornano. Secondo George
A. Tsoukalos,
direttore del Legendary
Times Magazine,
non è possibile che la grande piramide fu costruita in un arco di
tempo così breve, perché se così fosse, logisticamente parlando,
si sarebbe dovuta tagliare, trasportare e sistemare una pietra ogni 9
secondi!
Degli ingegneri moderni si sono fatti avanti e hanno confermato che
neanche oggi, con le loro attrezzature avanzate, potrebbero farlo in
22 anni.
Esiste ogni genere di teoria su come fu costruita la grande
piramide di Giza. Alcune fanno subito scuotere la testa, come le
visite da parte di extraterrestri o l'esistenza di una progredita
civiltà umana pre/diluviana. Si tende invece a credere a teorie che
immaginano migliaia di operai che tirano lunghe corde su una rampa
che doveva essere lunga almeno 3 chilometri per portare le pietre
dove sono.
L'unica
cosa certa è che i blocchi sono allineati in maniera così accurata
e l'architettura è così precisa che anche i tecnici di oggi, con
una grande tecnologia, sarebbe difficile replicare tale precisione.
Inoltre, come hanno fatto a costruire enormi spazi di granito, così
perfetti e così puliti. all'interno di piramidi e tombe? Si può
ipotizzare che quelle opere siano state fatte a mano?
Le
dimensioni
enormi e il peso delle pietre, moltiplicate per il loro
numero, rendono certa una cosa: la costruzione della grande piramide
resta una delle più grandi meraviglie e uno dei più grandi misteri
dell'ingegneria edile. Non vogliamo sminuire l'ingegno umano, perché
credo che abbiamo l'abilità per creare capolavori simili, ma in un
tempo molto più lungo. Deve esserci stata una trasmissione delle
conoscenze ai nostri antenati per poter realizzare queste opere.In
Egitto ci sono delle tradizioni antiche le quali ci dicono che la
grande piramide fu costruita da un faraone di nome Saurit
e dicono che Saurit sia la persona nota nella comunità ebraica come
Enoch.
Enoch è un profeta dell'Antico
Testamento
e leggendo la sua vicenda nei testi apocrifi, è possibile scorgere
un collegamento tra la sua figura e gli esseri extraterrestri. Enoch
racconta chiaramente di averli incontrati. Nelle scritture apocrife
si racconta che Enoch ordina di costruire un edificio che non potrà
essere distrutto per migliaia di anni e gli antichi testi egizi
dicono chiaramente che le piramidi furono costruite dagli esseri
umani, ma con l'assistenza del guardiani del cielo, ossia degli dèi.
Una delle sette meraviglie del mondo, la grande piramide di Giza,
oltre che per l'archeologia e l'ingegneria, resta un grande mistero
anche per la geografia. Nel 1877, lo scrittore e teologo Joseph
Seiss
dimostra che la grande piramide sorge sull'intersezione della più
lunga linea di latitudine e della più lunga linea di longitudine, al
centro esatto dell'intera massa di terra emersa del mondo.
Inoltre,
tutti i suoi quattro lati si allineano in maniera precisa con i
quattro punti cardinali della bussola, nonostante questo strumento
sia stato inventato migliaia di anni dopo la costruzione della
piramide.
Ed
è solo una mera coincidenza che la costruzione di piramidi molti
simili a quella di Giza si stesse evolvendo esattamente dall'altra
parte del mondo, nel continente mesoamericano? Ci sono piramidi su
remote isole del Pacifico, in India, in Messico. E' una costruzione
presente in tutto il mondo e gli archeologi non sono in grado di
spiegare perché culture dissimili, separate da enormi oceani,
costruissero le stesse strutture nello stesso modo.
Il
Mistero di Teotihuacan
Nel
Messico
centrale
c'è un'antica città che risale a più di duemila anni fa. Il suo
nome,Teotihuacan,
significa letteralmente "città
degli dèi".
Al centro della città sorge la Piramide
del Sole.
Incredibilmente, il perimetro della Piramide del Sole è lo stesso
della Piramide di Giza. Una coincidenza strutturale? Oppure potrebbe
essere stata ispirata dagli stessi architetti in entrambi i casi?
Perché?
Viene,
però, da chiedersi: perché
costruire queste strutture enormi?
A quale scopo? La grande vanità dei faraoni d'Egitto basta a
giustificare la costruzione di questi enormi mausolei per conservare
i loro corpi dopo la morte. Oppure è possibile che questi antichi
volessero lasciarsi dietro qualcosa per le generazioni future? Negli
antichi scritti egizi è scritto che lo scopo della costruzione delle
grandi piramidi era quello di conservare la conoscenza: trecento
libri che presumibilmente contenevano la conoscenza dell'Universo,
dettati dagli stessi guardiani del cielo. Le piramidi però, non sono
gli unici monumenti antichi che continuano a stupire scienziati ed
archeologi in quanto, ve ne sono letteralmente centinaia ed è
possibile trovarli in ogni angolo del mondo.
I
Moai dell'Isola di Pasqua
In
un'area remota dell'oceano pacifico è situato uno dei posti più
isolati del mondo: l'isola
di Pasqua.
Qui, oltre 800 guardiani di pietra, chiamati Moai,
stanno di guardia sulla linea costiera dell'isola. Si tratta di
sculture degli antichi primitivi, o inquietanti ritratti di
visitatori alieni di migliaia di anni fa? Qualunque fosse il loro
scopo, sono stati fatti per durare migliaia di anni. Sono costruiti
con blocchi di pietra del peso di diverse tonnellate, eppure si
trattava di popolazioni primitive che li fabbricavano senza una buona
ragione apparente.
Un
aspetto su cui riflettere quando si considera quello che una civiltà
antica poteva creare è la capacità di mettere per iscritto le
modalità di costruzione. Se avessimo una prova scritta di come
riuscirono a costruire queste strutture sicuramente ci crederemmo. In
Egitto, per esempio, abbiamo molti scritti e disegni che mostrano la
costruzione delle piramidi. Sull'isola di Pasqua, invece, non abbiamo
delle prove scritte riguardo le loro statue e questo fa dubitare
sulle loro effettive capacità.A
circa 4.800 chilometri di distanza, nella Repubblica
della Bolivia,
esistono opere in pietra incredibilimente simili alle statue
dell'isola
di Pasqua.
Tiahuanaco
è infatti così antica da sfuggire alle moderne tecniche di
datazione. Si stima che abbia più di 17
mila anni
ed è forse la città più antica del mondo. In qualche modo, le
sculture di Tiahuanaco
furono costruite con lo stesso stile e con le stesse espressioni
enigmatiche dei cugini lontani dell'isola di Pasqua.
Le
incisioni perfette di Puma Punku
Mentre i turisti affollano le rovine di Tiahuanaco, un sito antico e forse più misterioso ancora, si trova a poca distanza. Puma Punku è un sito con rovine di pietra che entusiasmano e stimolano l'immaginazione dei teorici degli Antichi Astronauti, ed è considerata la soluzione più verosimile all'enorme puzzle di questa affascinante teoria.
Se
le piramidi di Giza sono una conquista incredibile, in confronto a
Puma
Punku
le piramidi sono un gioco da bambini. A Puma
Punku
non esiste logica, perchè ci sono strutture megalitiche adagiate su
tutto il sito, come se fossero state divelte da qualche catastrofe
immane. I blocchi sono tagliati con tale precisione che in passato si
incastravano alla perfezione, come le tessere di un elaborato puzzle.
Inoltre, se la cava più vicina si trovava ad oltre 16 chilometri di
distanza, come hanno fatto queste pietre colossali, alcune di
centinai di tonnellate, ad arrivare al sito? Stiamo parlando di un
luogo che si trova a 4
mila metri
sul livello del mare. Ciò significa che non ci sono alberi da usare
come rulli. Crescono solo erba e cespugli.
Puma
Punku è il sito più spettacolare dell'antichità, perché quello
che si trova lì è così inspiegabile, così impossibile da creare,
che resta la domanda: come è stato costruito tutto questo e poi, a
quale scopo? Gli archeologi tradizionali dicono che Puma
Punku
fu costruita dagli indiani Aymara.
Ora, tutti sono d'accordo nel ritenere che per creare una cosa come
quella che si trova a Pumapunku bisogna scrivere, progettare, bisogna
avere un'idea di dove va ogni pezzo e di come si compone tutto
insieme alla fine. Ma c'è una cosa su cui anche gli archeologi
tradizionali sono d'accordo: gli aymara non avevano la scrittura! E
allora come hanno potuto costruire tutto questo senza dei progetti? Uno
dei motivi per cui i teorici degli Antichi Astronauti sono così
attratti da siti come Tiahuanaco
e Puma
Punku
è la qualità della lavorazione della pietra e le dimensioni immense
dei blocchi, così straordinari e perfetti che suggeriscono una
lavorazione a macchina, l'uso di strumenti meccanici per tagliarli e
inciderli. Una delle piattaforme pesa più di 800 tonnellate e sono
tutte molto levigate.
Alcune
altre pietre megalitiche presentano delle scanalature di appena pochi
millimetri, impossibili da eseguire con gli scalpelli dell'età della
pietra, perciò dietro ci deve essere un altro tipo di tecnologia. Le
linee tagliate in queste pietre sono perfettamente rette ed hanno la
stessa esatta profondità da un'estremità all'altra. Tutto troppo
perfetto per immaginare uomini primitivi che lavorano la pietra con
tale precisione servendosi solo di scalpelli.
Alcuni
ricercatori universitari in visita a Pumapunku con i loro strumenti
di misurazione rimasero letteralmente scioccati. Nelle loro relazioni
scrivono che è impossibile ricostruire Puma
Punku,
anche con le tecnologie moderne in nostro possesso.
Tutti
questi indizi fanno registrare una grande anomalia: da una parte,
questi popoli antichi sono ritenuti molto primitivi, appena usciti
dall'età della pietra, eppure creano cose che noi oggi non saremmo
in grado di fare, o che faremmo con estrema difficoltà, ossia
produrre questi blocchi giganti di pietra, perfettamente combacianti
con altri blocchi ad incastro. La verità è che i popoli antichi del
nostro pianeta videro cose incredibili, furono testimoni di eventi
bizzarri e incomprensibili. Ma le prove di quegli eventi sono
scomparse. Per qualche motivo sono svanite, ma quei popoli ci
lasciarono oggetti incredibili davanti ai quali ci chiediamo: ma come
diavolo li hanno costruiti?
http://presenze-aliene.blogspot.it/2013/03/antichi-astronauti.html
Fonte: presenze-aliene.blogspot.it
Molti misteri rimangono su queste civiltà e io non escluderei mai nulla.
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