« Ogni giorno di più mi convinco che lo sperpero della nostra esistenza risiede nell'amore che non abbiamo donato. L'amore che doniamo è la sola ricchezza che conserveremo per l'eternità »

GUSTAVO ADOLFO ROL



Visualizzazione post con etichetta TAV. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta TAV. Mostra tutti i post

giovedì 11 ottobre 2012

La nuova legge di “stabilità”. Manovra truccata da legge.

Autore: Marinella Andrizzi Sinibaldi
Per prima cosa dovrebbero spiegare cosa intendono per “stabilità”.
“Stabile” è qualcosa di posizionato definitivamente, di inamovibile. Quindi, in perfetto equilibrio.
Per procurare tale equilibrio, segano le gambe ai cittadini, come sempre. Oltre a ridurre ancora le spese della sanità.
Sanità. Chi si ammala seriamente, vada a morire dove vuole, fu
orché in ospedale! E non si azzardi nessuno ad avanzare ridicole pretese di cure.
Le analisi cliniche sono bandite. Resta però l’analisi dei riflessi (quella con il martelletto sbattuto sul ginocchio).
Chi ha soldi, si faccia curare in privato come si conviene. Chi non ce li ha, schiatti....

I medici verranno sostituiti da volontari necrofori.  Altrimenti detti: monatti.
Risparmio energetico. Si vara l’operazione “Cieli scuri”. Viene messa al bando l’illuminazione pubblica stradale. Sostituita da qualche rara torcia vivente. Oltretutto, il buio, concilia il sonno. Così i pensionati potranno andare subito, dopo il tramonto, a dormire senza dover mangiare, ricavandone un risparmio notevole.
Insomma, una sorta di coprifuoco di nuova generazione.
Produttività.  Come al solito, la produttività è affidata al caso e alla divina provvidenza.
Ma state tranquilli, non è vero che sono solo tagli indiscriminati. Infatti, si spenderà pure. E anche parecchio. Come, tanto per fare un esempio a caso, la TAV! Un buco senza il quale il PD sarebbe rovinato.
Ah, no! Un banale lapsus. Non il PD, ma l’Italia tutta. Quale è il cittadino che riuscirebbe ormai a fare a meno della TAV?  Nessuno! Chiunque la vorrebbe. Tanto per fare il solito esempio a caso: Bersani.
Ovviamente la TAV non è l’unica grande spesa a carico degli italiani, infatti ci sono anche gli F35, giocattoli  personali di Di Paola. Chiamati così, poiché sono l’acronimo di: “Fanculo 35 volte”! Ma ci sarà anche la forte emozione del “Mose”. No, non quello delle tavole con i dieci comandamenti, ma quello di una tavola sola che trasformerà la laguna di Venezia, in una grande e paranoica palude.
Tobin tax.
L a tobin tax sarà sostituita dalla Tobin taxi. Chiunque chiamerà un taxi, verrà segnalato alla guardia di finanza, assieme al tassista,  come grandi evasori.  Così i tassisti impareranno a scioperare!
Nell’insieme, Monti si dichiara soddisfatto … che la stragrande maggioranza dei cittadini ancora non abbia capito un c … zzo!  Concludendo così la sua presentazione della nuova legge: “Abbiamo ottime speranze, per il 2013, di non dover più spendere soldi neanche per la vasellina!”

mercoledì 14 marzo 2012

TAV: DITTATURA A TUTTO SPIANO

Corrado Clini, ministro dell'Ambiente.

di Gianni Lannes

«La Tav si farà, bisogna rimanere agganciati all’Europa» ordina Mario Monti il premier non eletto dalla democrazia. «Tav: non mette a rischio l’ambiente»: parola di Corrado Clini, il ministro in salsa ecologica. Questo scatena le dure reazioni del mondo ambientalista, che insorge compatto contro il ministro. Proprio non sono andate giù ai Verdi e agli altri contestatori del progetto le parole con cui l’Alta Velocità è stata definita “un caso di scuola di ingegneria sostenibile in difesa dell’ambiente”. Non si è fatta attendere la critica di Angelo Bonelli dei Verdi, che accusa il ministro dell’Ambiente di non conoscere realmente i mandati del suo dicastero: «Il ministro non conosce gli atti del suo ministero. Sul progetto della Torino-Lione gravano ben due ricorsi al Tar da parte delle associazioni ambientaliste per violazione delle normative ambientali».

Torino-Lione - E’ il progetto ipotizzato nei primi anni ‘90 di una nuova linea ferroviaria internazionale che affiancherebbe le storiche linee Lione-Culoz, Culoz-Modane e Modane-Torino. Uno dei nodi immutati è l'ipotesi di scavare una nuova galleria di base lunga 57 chilometri (originariamente 52) a doppia canna, ovvero con due tunnel a binario semplice, fra la valle di Susa, in Italia, e la val Moriana, in Francia.
Tra Torino e Lione è già presente un collegamento ferroviario a doppio binario elettrificato. Esiste un secondo itinerario, a binario semplice elettrificato che da Chambery giunge a Saint-André-le-Gaz, innestandosi presso questo scalo sulla Lione-Grenoble (a doppio binario ed elettrificata a 25 kV CA, 50 Hz). Nel complesso, la gestione delle infrastrutture è suddivisa fra Rete Ferroviaria Italiana (RFI), società di proprietà di Ferrovie dello Stato SpA che gestisce la rete ferroviaria, nel tratto italiano, e Réseau Ferré de France (RFF), società ferroviaria di proprietà di SNCF, in quello francese.
Nell’ambito dei corridoi TEN-T, l’Unione Europea considera la Torino-Lione come un “asse ferroviario ordinario” che non deve necessariamente realizzato ex-novo in modalità alta velocità.  L’Europa non prevede la realizzazione fra Torino e Lione di una linea completamente nuova e ad alta velocità né pertanto vincola necessariamente i finanziamenti a queste caratteristiche. Infatti, la linea Torino-Lione si inserisce originariamente come ferrovia ordinaria nel corridoio 5, definito dall’Unione europea.
Le caratteristiche di ordinarietà dell’asse Torino-Lione sono state ribadite dall’Unione Europea anche nel 2004, quando il corridoio 5 Lisbona-Kiev è stato sostituito dal nuovo progetto prioritario 6 Lione-Budapest. La decisione di realizzare una nuova linea ferroviaria ad alta velocità/capacità non è dettata dall’Europa, ma costituisce una scelta imposta dal sistema di potere italiano.
Le linee francesi ad alta velocità esistenti (TGV) non prevedono il trasporto di merci né si ipotizza di modificarle a questo scopo: dai lavori dell’Osservatorio e dallo stato attuale della progettazione di RFF risulta che “la Francia intende realizzare un tracciato solo passeggeri TGV ad alta velocità Lione-Chambery (che non raggiunge il tunnel di base), e un tracciato separato e in parte diverso per le merci Lione-St. Jean de Maurienne”. Tale secondo tracciato  è adatto anche al transito di passeggeri, ma a velocità convenzionali. A causa delle scelte tecniche effettuate dalla Francia, parlare di alta velocità Torino-Lione è inesatto e fuorviante.

giovedì 1 marzo 2012

COSA SI CELA DIETRO LA TAV




TAV, TRENO AD ALTA VELOCITA’ ATLANTICA

di Filippo Bovo
dal sito StatoPotenza


Il Movimento No TAV, attivo almeno fin dai tempi della grande manifestazione a Sant’Ambrogio di Torino del 2 marzo 1995, ha più di una buona ragione per contestare la realizzazione della grande opera ferroviaria che dovrebbe attraversare la Val di Susa collegando Torino a Lione, all’interno di un più esteso colegamento da Lisbona a Kiev. Troppo lunghi e costosi sarebbero ad esempio i lavori del cantiere, tali da sottrarre al paese risorse preziose che certamente risulterebbero meglio investite nell’ammodernamento delle linee esistenti (a cominciare dalla linea Torino – Lione che attraversa il Traforo del Frejus e che ad oggi viene utilizzata non oltre il 30% delle sue capacità: per il trasporto merci, quindi, la TAV si presenterebbe come un costoso ed inutile doppione). Ingenti sarebbero anche i danni all’ambiente, con gravi effetti sulle condizioni idrogeologiche della valle come del resto è già avvenuto con i lavori per l’alta velocità nel Mugello, dove interi paesi sono rimasti senz’acqua a causa del disseccamento delle falde.

venerdì 18 novembre 2011

Nuovo Governo: Sì a OGM e Nucleare, al Ponte sullo Stretto e alla TAV!

Questo post è dedicato a quelli che ci chiamavano pazzi visionari complottisti quando dicevamo che la parola "democrazia" era diventata senza valore, siamo stati conquistati a colpi di spread invece che di cannone, vi dò il benvenuto nel VI° reich.

autore:  fonte:

Se il buon giorno si vede dal mattino…

No, non è un pazzo criminale, è solo il ministro per l’ambiente!

Giusto per inorridire dal sole24ore
Corrado Clini
È un tecnico molto apprezzato, al ministero da oltre vent’anni, ma le prime dichiarazioni del neoministro dell’ambiente Corrado Clini (nella foto) mettono già in allerta gli ambientalisti. Sì, perché in un’intervista a Radio2 Clini ha detto di non essere del tutto contrario a quelli che per i paladini dell’ambiente sono vere e proprie bestie nere: organismi geneticamente modificati, energia nucleare e persino la caccia.
Già noto per le sue posizioni sulla sostanziale inutilità e obsolescenza del Protocollo di Kyoto, Clini ha detto per esempio che il nucleare può essere possibile ma «a certe condizioni»: «Il ritorno al nucleare è una opzione sulla quale bisognerebbe riflettere molto – ha detto Clini – anche se quello che è avvenuto in Giappone ha scoraggiato. Comunque, di base, la tecnologia nucleare rimane ancora una delle tecnologie chiave a livello globale». (In serata ha chiarito: «Non ho certo intenzione di riaprire una questione già risolta in modo chiaro
 con il referendum e sono impegnato da anni nella promozione e nello sviluppo delle energie rinnovabili»
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...