« Ogni giorno di più mi convinco che lo sperpero della nostra esistenza risiede nell'amore che non abbiamo donato. L'amore che doniamo è la sola ricchezza che conserveremo per l'eternità »

GUSTAVO ADOLFO ROL



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domenica 10 novembre 2013

GRECIA: In prigione chi si opporrà alla dittatura U€

Aria di dittatura europea in Grecia? Non bastava la troika ad imporre tagli a stipendi e pensioni, o tasse praticamente su tutto, da qualche giorno un emendamento del governo in via di approvazione da parte del Parlamento di Atene prevede fino a due anni di carcere per chi si oppone ai regolamenti Ue o alla sua politica estera. 

Identica pena per chi sia in disaccordo con le decisioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sull'embargo o sull'opportunità di attaccare uno Stato terzo. In un Paese praticamente governato dalla Ue viene imposta una sanzione penale pazzesca (da sei mesi a due anni di reclusione) per ogni regolamento comunitario disatteso. Come dire che, volendo semplificare la materia, se un cittadino decidesse di produrre i famosi zucchini troppo lunghi o decidesse di utilizzare reti da pesca a maglie più larghe di quelle previste dal regolamento Ue (il numero 40/2013 del consiglio del 21 gennaio 2013) finirebbe in carcere.

Il comma «a» all'art. 458 del codice penale ellenico è stato emendato lo scorso 24 ottobre così:  
«Ogni persona che viola intenzionalmente le sanzioni o le misure restrittive nei confronti membri o di entità o organismi o persone fisiche o giuridiche, o le decisioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite o di regolamento Ue è punibile con la reclusione per almeno sei mesi, salvo altra disposizione contenuta in più pesante pena»
Gli unici a sollevare un'opposizione parlamentare a questo emendamento sono stati gli «estremi», i comunisti del Kke e i nazionalisti degli Indipendenti. 
«L'emendamento mira ad evitare qualsiasi reazione alla barbarie imperialista», ha detto il portavoce del Kke Thanassis Pafilis. Il deputato Notis Marias dei Greci Indipendenti ha osservato che questo accordo «criminalizza il diritto internazionale». Voci che gridano nel deserto democratico ellenico (e continentale), mentre sui blog di mezza Europa la notizia spopola. Il governo greco, ribattezzato «delle larghe intese con la troika», mira ad approvare quindi una legge-manette non solo per gli oppositori dell'Europa ma per chi semplicemente non osserva i regolamenti. E segnando un precedente pericolosissimo, inserendo di fatto nel Codice Penale ellenico il reato di opposizione all'Europeismo. 


domenica 22 settembre 2013

GRECIA: Dove Europa scende agli inferi. E tutti se ne fregano

1329632532125PARIGI MANIFESTA 
di Matteo Zola
Fonte:  eastjournal.net
 
E’ un po’ che non si sente più parlare di Grecia. Non perché la situazione abbia smesso di essere critica ma perché la povertà ha smesso di fare notizia. Cosa dire “di nuovo” d’altronde: la gente è sempre in fila per il pane, la miseria corrode la società, la incattivisce, non mancano gli scontri violenti, gli scioperi sono ormai abituali, la frustrazione della popolazione aumenta, la politica non trova soluzioni e lo Stato si fa sempre più autoritario. Ma in fondo chi se ne frega. La Grecia, ormai, non sembra essere nemmeno più Europa. Per noi è dall’altra parte del mare ma ci interessiamo più dell’India. La nostra stampa tace, forse per farci stare tranquilli, forse per incuria e sciatteria.

Fondamenta d’ingiustizia
Ci sono i dati, aridi e feroci, a raccontare la tragedia: la disoccupazione è aumentata fino al 27,9% a giugno. La natalità è diminuita del 10% dal 2009. I suicidi sono raddoppiati dal 2009. La proroga ottenuta dal governo di Atene per raggiungere il pareggio di bilancio vale poco: già si parla di un nuovo bailout. Oltre alla politica di tagli quello che manca è una strategia per rilanciare il paese che da tre anni non arresta la propria discesa agli inferi. Anche il quotidiano greco Khatimerini si interroga: per salvare l’Europa si vuole sacrificare la Grecia? Ma l’Europa che nascerà avrà fondamenta d’ingiustizia.

Tra cibo scaduto e malnutrizione
Per combattere la crisi (e la malnutrizione che colpisce sempre più persone, anche bambini) si è recentemente acconsentito alla vendita di cibi scaduti nei supermercati. Sappiamo tutti che la data di scadenza anticipa, in genere, l’effettivo degrado del prodotto, ma ciò nulla toglie alla gravità di una simile scelta. Oltre a essere un’offesa alla dignità dei greci. Un popolo che ha pagato oltremisura le proprie responsabilità e che ora va salvato.

mercoledì 18 settembre 2013

Da oggi l'Italia è "ufficialmente" commissariata dall'Europa!

DI SERGIO DI CORI MODIGLIANI
Libero pensiero

Da oggi l'Italia è "ufficialmente" commissariata dall'Europa. Tranquilli, non ve lo dirà nessuno. Ci potete scommettere a colpo sicuro che questa sera, a Ballarò, neppure ne parleranno. Nessuna notizia neppure nei telegiornali e sulla stampa. Nada de nada. Quindi, è come se l'evento non si fosse mai verificato. Però è accaduto. Anzi, sta accadendo mentre scrivo. Altro che decadenza di Berlusconi!
Quella è una furbata squallida per distogliere l'attenzione. Pensavate che l'Europa si sarebbe bevuta la manfrina del Mago Attel & clownerie di cialtroni appresso senza andare a controllare che cosa stessero combinando (per davvero) i nostri super marpioni?

Hanno controllato i nostri conti al millesimo, hanno controllato la situazione del paese per ciò che essa è sul serio, hanno controllato che tutto corrisponda alla loro idea e interpretazione della nostra traballante baracca, e alla fine Mario Draghi ha detto sì, come l'uomo Del Monte in una celeberrima pubblicità di una ventina d'anni fa. E ha inviato il suo mastino  preferito a darci gli ordini di scuderia. Questo signore la cui immagine vedete riprodotta in bacheca è il nostro vero capo.

E' un uomo molto intelligente, un prodotto robotico ben congegnato, costruito ad hoc in un think tank dei repubblicani statunitensi in quel di Minnesota, a metà degli anni'90. Non viene dalla carriera economica, nè da quella partitica. Faceva il calciatore ed era anche bravo. Il suo ruolo: ala destra nella squadra del suo paesetto che militava in serie A, e faceva anche dei gran bei goal. Poi, un giorno, è stato scoperto (????) dai talent scout psicotronici, curiosi individui che vanno in giro per il mondo a caccia di non so che. Proprio come ci raccontava nei suoi splendidi romanzi di fantascienza l'imbattibile Philip Dick, colui che ci ha spiegato nei suoi libri come avrebbe operato il funzionamento della mente dei gestori del potere oligarchico, nel futuro futuribile dell'umanità. Pressappoco, oggi.

E così, dai campetti di calcio si trasferisce, grazie a una borsa di studio per "meriti sportivi", nel cuore dell'America reazionaria, finanziato da una grande multinazionale di sistemi informatici ad alta tecnologia, la 3M a St.Paul. Lì ottiene lauree a gogo, premi, riconoscimenti surreali. Poi, lo rispediscono in Europa.

venerdì 23 agosto 2013

GRECIA: DALL' AUSTERITÀ ALL' AGONIA...

Ops, l’abbiamo fatto un'altra volta ! Questo è in sostanza quello che ha scritto il Fondo Monetario Internazionale nel rapporto di giugno quando ha riconosciuto i gravi errori, commessi nel 2010 dalla Commissione Europea e dalla Banca Centrale Europea, quando hanno insistito nell'imporre un programma di austerità feroce come condizione essenziale per concedere quei prestiti che hanno permesso alla Grecia di continuare a pagare il suo debito con le banche europee.
 

Di Costas Panayotakis Κώστας Παναγιωτάκης 
   
Contrariamente alle aspettative della troika (FMI, UE e BCE ) che dichiarava che il suo programma avrebbe portato solo ad una breve recessione, ma che avrebbe permesso alla Grecia di rientrare rapidamente sui mercati finanziari mondiali, dopo tre anni di austerità ci troviamo di fronte ad una profonda depressione economica, con conseguenze sociali catastrofiche e un debito greco che continua a restare ingestibile. 
La Grecia non è un caso unico. Il FMI è sempre arrivato tardi nel riconoscere i suoi errori, quando i programmi di "aggiustamento strutturale" imposti ai paesi che devono risanare la loro economia si dimostrano economicamente controproducenti per la devastazione sociale che causano in tutto il paese. Tutti i fallimenti dei modelli imposti dal FMI si basano sulle teorie economiche dominanti, su una fede indiscussa nel mercato capitalista e dimostrano che i risultati che si posso raggiungere sono solo apparentemente benigni.
Leggi tutto... 

Visto e tratto da: vocidallastrada.com

mercoledì 17 aprile 2013

La Francia stampa denaro?

 
Secondo questo articolo di un giornale economico la Francia potrà stampare denaro:
Operazione segreta: Draghi concede alla Francia la licenza per stampare denaro. Sembra che sarà utilizzato una sorta di circuito bancario ombra per impedire alla Germania di interferire con il salvataggio della Francia.
La Francia, la Germania.....La stampaccia mainstream e non solo usa i nomi delle nazioni quando si parla di salvataggi bancari o politiche del rigore, fingendo di precisare che non sono decisioni prese liberamente, né in nome dei propri cittadini, bensì SU ORDINE DELLA BANCOCRAZIA. I vari Merkel Hollande etc eseguono ordini, ma non dei propri sudditi.

Si usano i nomi delle nazioni come paravento, omettendo di specificare che non si tratta di decisioni, come i tagli e le iniezioni di denaro etc prese a livello nazionale. Eh già
perché è prassi da un po' di tempo a questa parte considerare i popoli ed il loro circuito bancario come una unica inscindibile entità. Non si salvano le banche francesi, ma il popolo francese, a leggere tanti soloni a servizio o sedicenti indipendenti.  Secondo tali analisi, se ne evince la strana idea per cui se le banche vengono rimpinzate di euri il rigore si arresta ed i cittadini possono andare felici a prendere soldi agli sportelli, tanto i soldi poi li tirano dietro.
Come se l'esempio dei Quantitave easing americani non avesse ben chiarito chi abbia beneficiato di tali iniezioni di danaro. Ho la vaga sensazione che tutto questo abbia più che altro a che fare con il sistema Basilea III, il quale dispone che le banche aumentino la riserva dal 2 al 7% e siccome hanno prestato quello che non possiedono ecco perché sono "in rosso" (per semplificare). Vedere anche EUROZONA: decolla il tasso insolvenza nelle banche

Bene, saranno tutti contenti.Il popolo francese sarà salvo. Finalmente la BCE è diventata come la Federal Reserve....il "mostro" Germania è stato sconfitto. La Germania così tignosa nel sostenere che la Bce non può stampare soldi perché così è scritto nello statuto. Cattiva la Germania...manco l'avesse scritto il popolo tedesco questo regolamento.
Un'altro ritornello ricorrente è che la Germania (non le sue banche, tutto il popolo ha scientemente deliberato l'attuale assetto delle cose in Europa) sia fissata con l'austerità per salvare le sue banche. Strano, a giudicare da questo azzardo di Draghi, a beneficiare sarebbero proprio le banche FRANCESI. Ammesso che abbia senso tifare per le banche di una particolare nazionalità, quasi si trattasse di associazioni no profit.   

domenica 3 marzo 2013

L'ECONOMIA GRECA È KAPUT (UNO SGUARDO NELL'ABISSO)

DI MIKE WHITNEY
counterpunch.org

"L'economia greca è finita. L'economia greca è in una grande, grande depressione ... Non c'è nessun potere, nessuna forza all'interno dell'economia greca, all'interno della società greca che possa evitarla .... Immaginiamo di essere  nell’ Ohio del 1931 e di chiederci: Che possono fare i politici dell’ Ohio,  per tirare fuori  l’Ohio dalla Grande Depressione?  La risposta è niente."
- Yanis Varoufakis -  economista greco
Dopo 5 anni di crescita negativa, una disoccupazione arrivata a livelli da record e tagli selvaggi ai servizi essenziali dei programmi alla base dall’assistenza, la società greca sta cominciando a cedere.

I diabetici non possono permettersi l'insulina, il numero dei suicidi e l’uso di anti-depressivi ormai è fuori controllo, il tasso di tubercolosi e di HIV è alle stelle, e i pensionati disperati, sono ridotti a cercare un tozzo di cibo frugando nei cestoni della mondezza fuori dai negozi di alimentari, per sfamare se stessi e le loro famiglie. La trasformazione scioccante da nazione moderna a stato in bancarotta non è avvenuta in una notte sola e nemmeno senza una spinta dei burocrati dell'UE e dei potentati finanziari che dettano la politica economica da Bruxelles, Francoforte e Berlino.
Questi cosiddetti "manager" hanno guidato i diciassette paesi della zona euro nella più grande crisi dopo la Grande Depressione, imponendo strette di cinghia che hanno soffocato la crescita, hanno spinto la disoccupazione alle stelle, e provocato proteste e violenze nelle strade in tutto il continente. La Grecia è stata particolarmente colpita. La povertà e la miseria ormai sono dilaganti. Il paese è un cesto bucato. Segue qualche brano tratto da articoli del Guardian:
"La Grecia è attualmente al centro di una crisi umanitaria. Gran parte delle famiglie greche oggi vive in condizioni di "deprivazione materiale". Un po’ più del 11% in realtà vive in "deprivazione materiale estrema", il che significa senza sufficiente riscaldamento, elettricità, e senza disporre di una auto o di un telefono. C'è stata una crescita esplosiva delle mense per i poveri e della distribuzione di generi alimentari. ... La Chiesa Ortodossa distribuisce circa 250.000 razioni giornaliere ... Per recenti ordini del governo, le razioni comunali sono state aumentate a causa del crescente numero di bambini che svengono a scuola, perché hanno mangiato solo cibi a basso contenuto calorico.
La dimostrazione della povertà, della disuguaglianza, e dell'impossibilità di accedere ai servizi base è confermata dalle dichiarazioni di gente sempre più disperata che lavora in prima linea."


“The Guardian” riconosce che non ci sono ragioni politiche per cui la crisi non sia stata adeguatamente seguita dai media. "Riconoscendo la gravità della situazione, il governo greco e l'UE avrebbero anche dovuto ammettere che la situazione attuale è stata determinata dal cosiddetto "salvataggio dell’economia" della Grecia. Quindi, le autorità hanno scelto di rimanere in silenzio."

La Grecia non è stata salvata anche perché questo non è mai rientrato nei piani. Fin dall'inizio, l'austerità aveva lo scopo di punire e umiliare lo stato, per strizzarlo ed espropriarlo di qualsiasi cosa di valore. E la farsa va ancora avanti con i commissari della UE che continuano a sostenere che la loro teoria infame stia raggiungendo i suoi obiettivi. Tanto per ribadire questo concetto, il Vice Presidente della Commissione europea, Olli Rehn, osanna l'austerità come antidoto agli affanni del debito europeo.

"La decisa azione politica intrapresa di recente sta spianando la strada ad un rapido recupero. Dobbiamo mantenere la rotta delle riforme ed evitare qualsiasi perdita di slancio, che potrebbe minare l'inversione di tendenza per ridare fiducia, ritardando la ripresa necessaria della crescita e della creazione di posti di lavoro."

sabato 16 febbraio 2013

La tragedia greca parla da sola



http://www.ilpuntotv.it - La Grecia, oggi. Poche scarne notizie sulla stampa estera, sfuggite dalle fitte maglie del controllo, ma i viaggi ad Atene, le testimonianze di scrittori, economisti, rappresentanti di movimenti di protesta, o di semplici cittadini, forniscono un quadro drammatico della Grecia, che non ha bisogno di forzature. Perché la realtà è già sin troppo tragica.

Fonte:  ilpuntotv - Monia Benini

martedì 12 febbraio 2013

I ‘salvatori’ hanno affondato la Grecia

Di Monia Benini
Una nave affonda nel Peloponneso

“Le società europee solitamente ritengono che le crisi umanitarie possono avere luogo solo in seguito a disastri, epidemie, guerre o conflitti civili. Sembra invece fuori discussione il fatto che una simile crisi possa avvenire in una paese europeo, in particolare se questo è membro dell’Unione Europea”.
Comincia così l’articolo pubblicato dal Guardian che parla della situazione greca. Nel testo si fa chiaro riferimento a una situazione insostenibile: Nikitas Kanakis, a capo della maggiore ONG operante in Grecia Médecins du Monde, riferisce di una lettera formale con richiesta di intervento all’ONU per il disastro umanitario. Gli stessi greci ormai da diversi mesi denunciano condizioni di vita peggiori addirittura al regime dei colonnelli o all’occupazione straniera.

In un paese che spreme sino al midollo i propri cittadini su indicazione dei ‘salvatori’ europei e internazionali, si decidono misure fuori da ogni logica. Come testimonia Nikos Kleitsikas, scrittore ateniese, il quale racconta che l’11 febbraio si è deciso che “gli studenti di liceo e i giovani disoccupati che vivono con le loro famiglie, devono comunque fare la dichiarazione dei redditi e se non dimostrano di avere ricevute per almeno 3000 euro di spese, saranno tassati come evasori. “
Assalti ai supermercati, persone affamate in cerca di cibo, studenti che svengono nelle aule perchè denutriti, famiglie che arrivano ad abbandonare i figli in istituti pur di garantire loro un posto al riparo e un pasto.

Decine di migliaia di persone senza casa, perché divorata dalle banche; un numero enorme (centinaia e centinaia di migliaia) di licenziati; tagli a salari stipendi e pensioni, con redditi insufficienti a garantire la sopravvivenza e con una disoccupazione elevatissima (quella giovanile è oltre il 57%). Milioni di persone in coda durante l’anno per accedere alle cure sanitarie delle ONG (secondo stime ufficiali, il 60% della popolazione nel 2012). Oltre l’11% della popolazione (più di 1 milione e 200 mila su 11 milioni circa di abitanti) vive nella miseria più assoluta.

E’ la Grecia priva di democrazia, la Grecia dove possiamo vedere il montiano ‘successo’ dell’euro. E ce la descrive molto bene l’ex ambasciatore greco in Canada, Leonidas Chrysanthopoulos, in un’intervista pubblicata lo scorso 17 dicembre sul Millstone.
“Non esiste più democrazia in Grecia.” ammette Chrysanthopoulos, che spiega poi il livello incredibile a cui si è arrivati: “Il governo greco ha recentemente siglato un accordo con la compagnia che è succeduta alla Blackwater (collegata a Cheney e già nota per le vicende della guerra in Iraq), per assoldare mercenari per la protezione del parlamento ellenico.”

Anche i media sono tenuti rigorosamente sotto controllo (il caso di Costas Vaxevanis collegato alla lista Lagarde era già emblematico) e l’ex ambasciatore spiega che : “sono state emesse delle linee guida su ciò che può essere detto e tollerato e ciò che non lo è. I giornalisti che non vi si adeguano sono molestati da agenti governativi o arrestati. Un giornalista è stato licenziato in tronco dalla tv di stato per aver mostrato il Primo Ministro fischiato in occasione delle celebrazioni del 28 ottobre.”
Questa è la Grecia salvata dalla troika. Banca Centrale Europea, Commissione Europea e Fondo Monetario Internazionale hanno imposto al paese una serie di misure e provvedimenti che hanno raso al suolo il paese e devastato la Grecia con una guerra senza armi convenzionali, ma con vittime in carne e ossa.

Fonte: Teste Libere

giovedì 17 gennaio 2013

HO UN SOGNO, MA SI BADI, SOLO UN SOGNO. BRUCIARLI VIVI

DI PAOLO BARNARD
paolobarnard.info


Al processo contro la gerarchia nazista tenutosi a Norimberga dal 1945 al ’46, il Procuratore Generale Benjamin Ferencz sancì che “la guerra d’aggressione contro una nazione sovrana sarà da ora considerato il crimine supremo”.
Giratevi a Est per favore. A due passi da noi c’è l’olocausto di un popolo distrutto da una guerra d’aggressione. E anche questa volta l’aggressore principale è tedesco. Le notizia che arrivano dalla Grecia sono di quelle che uno non ci può credere. Li hanno ricacciati al medioevo. I greci stanno disboscando i parchi, i campi e le colline per scaldarsi.

Buttano nel fuoco i libri di casa, i mobili, qualsiasi cosa bruci, con vernici e tutto. Ad Atene le malattie polmonari sono aumentate del 300% a causa dei fumi della legna arsa negli appartamenti. Ma vi rendete conto? Bruciano legna in casa, nel condominio, per non morire di freddo.

La Grecia dagli anni ’70 alla fine degli anni ’90 cresceva, aveva un reddito pro capite solo di poco inferiore al resto d’Europa, infatti importava una montagna di prodotti soprattutto dalla Germania. Usava i deficit di bilancio, come l’Italia, come il Giappone, come la Francia. Poi è arrivata l’Eurozona e a ruota la catastrofe finanziaria globale. Ma peggio: arrivano i terroristi del debito pubblico, quelli che NON ti dicono che il problema NON è il debito troppo alto, ma un debito alto DENOMINATO IN UNA MONETA NON TUA, che devi prendere in prestito dalle banche internazionali, cioè l’euro. Quella è la catastrofe, ma non te lo dicono. E arrivano le ricette dei criminali tecnocrati europei per la Grecia. Arriva anche lì il golpe finanziario che installa il Monti greco (Papademos) eccetra, eccetra. La tecnocrazia e gli speculatori internazionali hanno aggredito la Grecia per letteralmente spolparla viva. E’ una guerra d’aggressione, con i morti, sì, coi morti. Centinaia di morti per mancanza di farmaci negli ospedali, i suicidi, e poi quei tre bambini arsi vivi a Dicembre proprio perché si bruciava legna in casa per il freddo. Poi tutto il resto dell’orripilante corredo che viene con l’estrema povertà.


martedì 1 gennaio 2013

La corte di giustizia UE vieta la visione dei documenti sulla BCE

La democrazia è una cosa troppo seria per lasciarla in mano ai soli democratici. 

Claudio Marconi 

Nel più assoluto silenzio dei media e, naturalmente, della politica impegnata in una faticosa opera di autoreferenzialità, almeno in Italia, la Corte di Giustizia della Comunità Europea mette il lucchetto al diritto di informazione sulle scelte e sulle valutazioni finanziaria ed economiche della BCE. Con la sentenza resa nella causa T590/10 viene stabilità la legittimità del rifiuto, da parte della BCE,
di fornire a due giornalisti britannici documenti relativi alla crisi economica in Grecia. Costituisce quindi facoltà della Banca Centrale negare l’accesso ai suoi documenti adducendo il “pregiudizio” alla politica economica europea che ne deriverebbe dalla pubblicazione. La decisione resa dalla Corte di Giustizia è inquietante perché sicuramente lesiva del diritto di informazione e di conoscenza del cittadino. Quel cittadino che sta pagando, in Grecia come in Spagna ed in Italia, errori, incapacità, inadeguatezze e forse anche comportamenti criminali ascrivibili alle scelte finanziarie ed economiche di “poteri” autorizzati ad agire senza il controllo della Politica. 
 
La sig.ra Gabi Thesing è giornalista presso la Bloomberg Finance LP, che esercita le proprie attività a Londra con il nome Bloomberg News. Il 20 agosto 2010, ha chiesto alla BCE l’accesso a due documenti intitolati «L’impatto su deficit e debito pubblici degli swap negoziati fuori borsa. Il caso della Grecia» e «L’operazione Titlos e la possibile esistenza di operazioni analoghe con impatto sui livelli di debito e deficit pubblici della zona euro». La BCE ha negato l’accesso a tali documenti adducendo a motivazione la tutela dell’interesse pubblico per quanto riguarda la politica economica dell’Unione europea e della Grecia. La sig.ra Thesing e la Bloomberg Finance LP hanno contestato tale decisione dinanzi al Tribunale. 
 
È legittimo domandarsi, in tale contesto, se il significato di quel diniego sia davvero espressione di una tutela dell’interesse generale o non piuttosto la strada obbligata per coprire irregolarità, scorrettezze se non illeciti sui quali i Governi e le autorità centrali (compresa la stessa BCE) hanno “chiuso gli occhi”. Una colpevole indifferenza durata per decenni di attività economica e finanziaria senza riguardo, nemmeno, per le poche regole di disciplina e comportamento esistenti. Una situazione creatasi perché nel tempo, i governi e le banche, hanno tollerato, se non avallato, ogni tipo di operazione finanziaria; anche al limite del sostenibile e del lecito. 
 
Con la conseguenza che il “tollerare” rinvia a precise responsabilità della politica e delle autorità nazionali, dimostratesi incapaci di disciplinare la delicata materia finanziaria e l’attività del mercato. Non sorprenderebbe scoprire che una tale tolleranza sia stata a lungo alimentata da connivenze, da pratiche corruttive, da “scambi di favore” di ogni genere. 
 
Non si può infatti dubitare del “peso” enorme che i mercati hanno sulla politica e nemmeno si può dubitare della differente evoluzione dell’Unione Europea Economica rispetto a quella politica ( che fatica e non poco ad arrivare ). Una considerazione che richiama l’idea del “ricatto” e che non sarebbe necessario immaginare ed ipotizzare sul tavolo di chi oggi gestisce la “crisi”, se fin dell’inizio ciascuno avesse fatto il proprio dovere ed avesse assolto al proprio ruolo. Dubbi che aumentano – con il rischio di diventare certezza – allorché documenti di interesse pubblico vengono secretati nel nome di una non bene definita tutela generale. Forse, che scoprire l’illecito possa destabilizzare? 
 
Ma occorrerebbe chiarire definitivamente chi risulterebbe danneggiato da quei documenti. Non certo quei milioni di cittadini europei che hanno pagato con la perdita della dignità e con la più assoluta povertà gli interessi di una finanza che ormai non tollera alcun controllo.
 
 Hearthaware blog Autore: Maurizio Vecchio [www.agoravox.it]
 
Visto e tratto dal blog: terrarealtime

martedì 4 dicembre 2012

Chiudere i Confini e Pattugliare negli Aeroporti , a breve cercheranno di scappare con i soldi rubati ai cittadini


Autore

Fonte:  stampalibera.com

Cari Connazionali, sarebbe opportuno formare delle ronde civili costituite da cittadini volenterosi e con dignità, quella dignità che hanno cercato di rubarci dopo averci rubato quasi tutto. Come avete ben potuto constatare le Denunce contro i capoccia delinquenti e criminali del Parlamento Europeo sono state ammesse e non possono essere rigettate, anzi, anche i Tribunali Costituzionali di alcuni Paesi della Comunità Europea hanno aderito alla richiesta di aprire delle indagini nei confronti dell’Elite Satanica messa al comando dell’Europa dai Banchieri e altri criminali Industriali provenienti dalla Famigerata IG-Farben che con il passare degli anni hanno preso il comando assoluto non solo in Europa, ma anche oltre Oceano. Altre Organizzazioni “Religiose “ hanno formato a loro seguito tante altre Organizzazioni al fine di distruggere le culture dei diversi paesi Europei al fine di poter instaurare un Mondo basato sulla perversione totale e formare il Nuovo Ordine Mondiale. I Governi Tecnici messi al comando di Portogallo, Grecia, Spagna e Italia hanno il compito di distruggere l’economia nei paesi in cui sono stati messi a comandare; ormai anche i morti hanno riaperto gli occhi per vedere in che stato sono stati ridotti i cittadini Europei che da decenni combattono per i loro diritti, la loro libertà di espressione senza che altri stati si intromettessero (vedi Israele e USA ) nella politica interna del paese.
Un esempio di degenerazione mentale lo ha dato il Presidente del Parlamento Europeo, Van Rompuy, la settimana scorsa, che senza chiedere il parere ai cittadini ha fatto innalzare nel centro di Brussel l’albero di natale dei suoi sogni perversi e Satanici prima di scomparire una volta e per sempre dalla circolazione assieme al suo tappeto scendi letto Barroso, annullando di fatto quella tradizione Cristiana che da secoli abbiamo mantenuto. Con questo gesto ha aperto le porte al Rito Satanico da festeggiare annualmente al posto del Natale Cristiano.


L’Albero di Natale Satanico ideato da Van Rompuy e finanziato con i soldi dei cittadini ormai allo stremo della loro pazienza e senso civico.

Il Ballottaggio che ha messo in scena il PD è stata ancora una volta una colossale burla nella quale, i testardi che non vogliono capire, ci sono cascati e fiduciosi ascoltando la favola di Cappuccetto Rosso e il Lupo cattivo chiedendo pure il Bis (41 bis?) e applaudendo gli attori che da giorni stanno preparando le valigie. Alcuni vecchi lupi Sinistrini si son guardati bene dal comparire in Pubblico rilasciando interviste improvvisate, dato che ormai non sanno più pensare per il troppo danno che hanno fatto all’Italia. Il loro pensiero è altrove, in qualche posto dove si sentono al sicuro e protetti dai loro amici che li aspettano a braccia aperte per poi farli fuori perche sanno troppe cose che noi cittadini non dobbiamo sapere. Ma noi le sappiamo ed è per questo che scrivo di non farli scappare! La giustizia deve essere fatta dove hanno commesso i misfatti e crimini contro i cittadini! Una eliminazione sommaria da parte dei loro “amici carogna” sarebbe uno smacco per tutti noi, quindi teniamoci pronti a sostenere pure quei cittadini che indossano una divisa e che decideranno di stare dalla parte dei cittadini. Anche loro hanno dovuto subire, e molte volte eseguire, ordini contro la loro volontà e dignità.


sabato 17 novembre 2012

ELSA FORNERO AMMETTE IL GOLPE FINANZIARIO. ORA SI APRA UN FASCICOLO D’INCHIESTA

DI
PAOLO BARNARD
paolobarnard.info

 







Voi milioni di italiani pestati a mazzate dalla riforma delle pensioni di Elsa Fornero, voi esodati, voi che avete subito, che sempre subite, voi senza voce, e voi giovani che non avete lavoro perché gli anziani sono oggi incatenati a lavorare dalle decisioni di questa lugubre sicaria dell’Economicidio italiano, voi…
Perché vi hanno fatto tutto questo? Cosa vi hanno detto? Vi hanno detto che era nell’interesse del Paese, che risparmiare attraverso i vostri sacrifici era la via dura, ma virtuosa, per ridare speranza all’Italia, che per voi ultra sessantenni significa i vostri figli, vero? Vi hanno detto questo, e voi, che a 17 anni vi riboccaste le maniche per tirarla su quest’Italia che viaggiava in 600 e aveva una sola tv in bianco e nero per condomino, anche questa volta lo farete, stringerete i denti, perché “è per i nostri figli”. Anziani, vi dicono che meno pensione è necessario per lo Stato, per tutti i cittadini, che è necessario…
Pomeriggio del 15 novembre 2012, WorldPensionSummit ad Amsterdam, la conferenza che riunisce i colossi mondiali delle pensioni private, gente con interessi finanziari per 1.925 miliardi di dollari, millenovecentoventicinque miliardi. Cioè: solo in quella sala erano presenti una decina di gruppi privati con interessi quasi pari all’intero Prodotto Interno Lordo italiano. Sono quelli che aspettano a bocca spalancata come lo squalo bianco sotto la barca, che la barca affondi, l’Inps. Sulla barca ci siete voi, vogliono i vostri soldi, la vostra pensione, i contributi di chi lavora. E voi, torturati dalla Fornero e da quelli che a lei seguiranno, glieli darete, farete le pensioni integrative costretti a mazzate, e loro ci speculeranno sopra cifre inimmaginabili. Poi, quando uno o cento di questi gruppi esploderanno come accaduto negli USA nel 2007, milioni di voi perderanno la pensione per sempre. Ma chissenefrega, voi siete la gente, quelli che non contano.


venerdì 16 novembre 2012

La menzogna degli 'aiuti'



http://www.ilpuntotv.it - Gli 'aiuti' che vengono elargiti agli Stati rappresentano un cavallo di Troia che impicca i paesi membri dell'UE con nuovi debiti e con un'occupazione silente da parte delle lobby. Dal piano Marshall del dopoguerra, ai moderni aiuti alla Grecia: le dinamiche e i motivi nascosti dei piani di 'salvataggio'.

Fonte: http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=z5xbeY0eaiM

sabato 21 luglio 2012

In Spagna infiamma la protesta, in Italia la caccia all'ombrellone

Marco Cedolin

Anche ad un osservatore estremamente disattento non potrebbero sfuggire le tantissime analogie fra le misure lacrime e sangue imposte in Spagna dal governo Rajoy, seguendo alla lettera le direttive della Bce e le "riforme" sangue e lacrime  dispensate in Italia da Monti, con l'ausilio di lacrima Fornero e di tutti i banchieri che gli fanno da contorno.
Fin qui nulla di strano, dal momento che il "padrone" che dirige le gesta di tutta codesta pletora di camerieri di banca é uno solo, così come univoche sono le sue direttive.
Meriterebbero invece qualche riflessione le reazioni del popolo spagnolo e di quello italiano, posti di fronte ad una serie di angherie in tutto e per tutto simili....

Gli spagnoli si riversano esasperati nelle piazze, bloccano il paese, si scontrano con la polizia, nonostante la sbirraglia spari pallottole di gomma, perfino addosso ai bambini.
Gli italiani stanno a guardare, esternando al più qualche mugugno, e l'unico luogo nel quale si riversano in massa é caratterizzato dal bagnasciuga, dove lottano stoicamente per la conquista di un ombrellone.
 

giovedì 19 luglio 2012

Aiutiamoli a fallire veramente!


L'Eurozona ha in programma di riportare l'economia al sedicesimo secolo, al feudalesimo,Quando i proprietari terrieri e i banchieri erano la classe privilegiata. Il loro progetto è di ritornare a quei tempi.
Michael Hudson docente emerito di economia University of Missouri

Tenendo presente che questo governo di non eletti e tutti i nostri politici hanno come come obbiettivo
di salvare le banche e gli interessi speculativi immensi di un migliaio di amici di Monti e Draghi, e per quelli degli industriali Neomercantili tedeschi protetti dalla Merkel, a milioni dobbiamo soffrire terrorizzati dall’isteria del deficit.

AIUTIAMOLI A FALLIRE VERAMENTE

solo in questo modo c'è la possibilità di una rinascita,dove lo stato aiuta il cittadino,
dove lo stato tratta gli Italiani in modo uguale non come adesso dove c'è chi deve lavorare 50 anni per una misera pensione e a chi bastano pochi anni per un ricco
vitalizio.ritornare alla moneta sovrana,Tassa fissa per tutti al 15%,cambiare la riforma delle pensioni,cambiare la costituzione,ma finchè l'eurorzona resta in piedi abbiamo davanti solo sacrifici sofferenza e disperazione,allora aiutiamoli a fallire,come:


Le scelte che si possono fare per portare lo Stato al fallimento sono varie,da piccole cose
a scelte piu' impegnative,ma bisogna essere in tanti per avere un impatto devastante.

scelte poco impegnative;
Smettere di giocare al lotto e a tutti i giochi dei monopoli,lotto enalotto,superenalotto
gratta e vinci,giochi d'azzardo on line ,poker on line roulette om line ,scommesse,anche le slotmachine dei bar portano il 30% all'erario.

giovedì 12 luglio 2012

In Spagna arrivano i miliardi

Marco Cedolin

In Spagna arrivano 30 miliardi di euro di "aiuti" europei, ma contrariamente a quanto viene lasciato intendere nell'immaginario collettivo, non sono destinati agli spagnoli, ma alle banche che ne hanno estrema necessità per calmierare temporaneamente la propria fame bulimica. I cittadini spagnoli in compenso stanno intascando anche loro i propri miliardi, ma purtroppo non si tratta di euro, bensì di bastonate, sia in senso metaforico che in quello letterale del termine.
Il senso metaforico alligna nella nuova manovra lacrime e sangue da 65 miliardi di euro, varata dal premier Rajoy per compiacere la BCE e le banche di cui sopra. Quello letterale nei pestaggi selvaggi (stile G8 di Genova eVal di Susa ) dispensati dalla polizia nei confronti dei minatori che protestano per i difendere i propri sacrosanti diritti....


La manovra imposta dalla BCE, prevede una lunga serie di "doni" per il popolo spagnolo, i più significativi dei quali saranno il taglio delle tredicesime e delle ferie dei dipendenti pubblici e l'aumento di 3 punti percentuali dell'IVA che dal 18% sale al 21%.

Le cariche, i pestaggi selvaggi e gli assalti , durante i quali la polizia non ha lesinato nell'uso dei proiettili di gomma, provocando il ferimento di oltre 50 manifestanti, hanno seguito un copione che in Italia conosciamo bene e si basa sul soffocare nel sangue qualsiasi accenno di protesta popolare, a prescindere dalle motivazioni che la sostengono.

giovedì 5 luglio 2012

ECCO PERCHE’ LA NORVEGIA NON HA DEBITO PUBBLICO



La Norvegia non ha debito pubblico, per svariate ragioni che ora vi esporrò. Il motivo principale però resta principalmente uno ed uno solo: non ha aderito al sistema schiavista della moneta debito e, udite udite, la sua banca centrale è una delle ultime in Europa in mano ad uno stato. Insomma la sintetizzo così: una sola moneta, la Corona, una sola banca. E tutto quanto statale.
La Banca Centrale Norvegese non solo è rimasta una delle ultime banche europee controllate dallo Stato,e non dai banchieri Privati, ma gestisce perfino il Fondo Pensioni norvegese in attivo,un altro miracolo specie in tempi di crisi! Ed è per questi fatti che la Norges Bank non vuole far parte del sistema Euro. Ovviamente non sono scemi i Norvegesi. Beati loro… Ma vediamo gli altri punti di forza che fanno della Norvegia un paese simbolo da emulare:


sabato 19 maggio 2012

Bye Bye democrazia..........

COMUNICATO di PAOLA MUSU, l'avvocato che ha denunciato Monti, Napolitano e deputati



Fonte

lunedì 20 febbraio 2012

ESISTE UN COMPLOTTO INTERNAZIONALE CHE HA L’OBIETTIVO DI CANCELLARE IL MIO PAESE

DI MIKIS THEODORAKIS


Esiste un complotto internazionale che ha l'obiettivo di cancellare il mio paese. E’ iniziato nel 1975 opponendosi alla civiltà neo-greca, è continuato con la distorsione sistematica della nostra storia contemporanea e della nostra identità culturale e adesso sta cercando di cancellarci anche materialmente con la mancanza di lavoro, la fame e la miseria.
Se il popolo greco non prende la situazione in mano per ostacolarlo, il pericolo della sparizione della Grecia è reale. Io lo colloco entro i prossimi 10 anni.
Di noi, resterà solo la memoria della nostra civiltà e delle nostre battaglie per la libertà.


Fino al 2009 il problema economico non era grave. Le grandi ferite della nostra economia erano la spesa esagerata per la difesa del paese e la corruzione di una parte dei politici e dei giornalisti. Per queste due ferite, però, erano corresponsabili anche dei paesi stranieri. Come la Germania, la Francia, il Regno Unito e gli Stati Uniti che guadagnavano miliardi di euro da noi con la vendita annuale di materiale bellico. Questa emorragia continua ci metteva in ginocchio e non ci permetteva di crescere mentre offriva grandi ricchezze ai paesi stranieri. Lo stesso succedeva con il problema della corruzione. La società tedesca Siemens manteneva un dipartimento che si occupava della corruzione dei nostri politici, per poter piazzare meglio i suoi prodotti nel mercato greco. Di conseguenza, il popolo greco è stato vittima di questo duetto di ladri, Greci e Tedeschi, che si arricchivano sulle sue spalle.
È evidente che queste due ferite potevano essere evitate se i due partiti al potere (filo americani) non avessero raccolto tra le loro fila elementi corrotti, i quali, per coprire l’emorragia di ricchezze (prodotte dal lavoro del popolo greco) verso le casse di paesi stranieri, hanno sottoscritto prestiti esagerati, con il risultato che il debito pubblico è aumentato fino a 300 miliardi di euro, cioè il 130% del Pil.


martedì 14 febbraio 2012

Grecia, mattatoio d'Europa !

di Carlo Musilli

fonte:www.altrenotizie.org

La chiamano austerity, ma quello che l'Europa sta imponendo alla Grecia è ben altro: una mattanza sociale, un colpo di grazia definitivo alla vita di milioni di persone. Con 199 voti favorevoli e 74 contrari il Parlamento di Atene ha approvato domenica notte le nuove misure reclamate dalla troika (Ue, Fmi e Bce) per sbloccare la nuova tranche di aiuti al Paese ellenico.
Il via libera al prestito da 130 miliardi di euro dovrebbe arrivare dall'Eurogruppo di domani, consentendo alla Grecia di ripagare i bond in scadenza e salvarsi dal fallimento. Atene prenderà in prestito 35 miliardi di euro dal fondo salva-stati Efsf per finanziare il piano, in cui è previsto anche che entro l'anno arrivino 4,5 miliardi di euro dalle privatizzazioni (in primis delle quote pubbliche in petrolio, gas, acqua e lotteria) e risparmi vari.
E il resto dei soldi? Facile, lo ricaveranno massacrando i greci. In particolare, il nuovo pacchetto prevede di vaporizzare il mercato del lavoro (in questo caso l'eufemismo è "deregulation"), cancellando di fatto la contrattazione collettiva. Poi giù col machete: taglio di oltre il 20% del salario minimo garantito, taglio delle pensioni, taglio alle spese in settori come la sanità e le autonomie locali.
A leggere le nuove richieste internazionali, sembrerebbe che negli ultimi tempi la Grecia abbia continuato a vivere nel lusso. Invece quello di oggi è solo l'ultimo sorso di una medicina che le viene somministrata ormai da tre anni. Ma fin qui l'austerity non ha avuto effetti benefici, tutt'altro: i disoccupati hanno di recente superato il milione (oltre il 20% della popolazione), mentre il reddito è calato del 12%. Tutto questo per scongiurare il default incontrollato, l'incubo peggiore di mezza Europa, preoccupata anche dalle elezioni anticipate


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