Combattere, combattere sempre
affinchè gli agnelli diventino leoni
di Gianni Lannes
Grazie
a tutte, e a tutti per avermi sopportato due anni su internet. Si
interrompe bruscamente un discorso, si oscura un dialogo,
si annichilisce l’informazione libera e indipendente. Chi comanda e
colpisce
nell’ombra, però non s’illuda: è soltanto la pagina di un diario che si
chiude,
non la vita o la battaglia per la civiltà che muore. E’ impossibile
arrestare il pensiero
umano e lo slancio etico, finché ci sarà al mondo una donna o un uomo
liberi
dentro.
Il volto presentabile di chi detiene il monopolio legale
della violenza - Stati e multinazionali del crimine - dispiega i suoi effetti
oscurando e manipolando la realtà, attraverso la distorsione del significato e del
senso. La violenza comincia dalle parole, poi passa ai fatti, eliminando
fisicamente chi non si adatta alla dittatura mondiale, al peggioramento vertiginoso
delle condizioni di vita, all’imposizione del “pensiero” unico: una melassa
standardizzata e politicamente corretta.
C'è un mondo qui fuori dal sistema di internet e delle apparenze
che annaspa e non ce la fa più, un’umanità
che si ammala e muore, ingannata dalla propaganda dilagante, mentre
avanza contro miliardi di vite umane un nuovo ordine mondiale che controlla
Stati e organismi internazionali.
L’opinione pubblica non esiste. La gente comune se isolata
individualmente non ha alcun peso. Eppure il ruggito delle pecore immagina di
poter fronteggiare il moloch NWO con tastiera, mouse e petizioni elettroniche.
Che errore madornale la Rete artificiale: un’illusione la tecnologia ormai
protesi dell’identità disumana.
E’ tutto un complesso il sistema di potere. Lui dice come
dobbiamo pensare, a cosa dobbiamo credere, come dobbiamo vivere. Sta a noi
ribellarci. La rivoluzione fondamentale è interiore.
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