COLONNE DI LUCE
e travi di fuoco
Di Dario Giacoletto
In seguito all’articolo relativo all’avvistamento ufologico di Oropa, http://presenze-aliene.blogspot.it/2013/09/colonne-luminose-oropa.html
alcuni lettori mi hanno
espresso il desiderio di avere maggiori informazioni relative a colonne di luce
e travi di fuoco. Ecco quindi una raccolta di segnalazioni nel tempo pervenute dalle cronache storiche.
Teniamo presente che le colonne di luce o, colonne di fuoco nell’antichità,
sono un elemento presente nella casistica ufologica e nella miracolistica.
Spesso in passato si utilizzava anche “trave di fuoco”; ma questo termine si
associa meglio ad essere identificato con il termine moderno di “astronave a
sigaro”. Questi eventi erano allora considerati “prodigi” o “segni divini” di
Dio o degli dei. In alcuni casi le colonne di fuoco, poste sia orizzontalmente
che verticalmente, potrebbero essere state la causa di visioni di croci in
cielo. Altro elemento presente nella miracolistica. In altri casi, travi e
colonne, erano interpretati come segni premonitori di disastri o di sventura.
Immagine tratta
dal libro Notabilia Temporum del 1465
La bibbia è il testo più famoso che parla di colonne di
fuoco. In essa troviamo:
Da Esodo 13 "Il
Signore marciava alla loro testa di giorno con una colonna di nube, per
guidarli sulla via da percorrere, e di notte con una colonna di fuoco per far
loro luce, così che potessero viaggiare giorno e notte. Di giorno la colonna di
nube non si ritirava mai dalla vista del popolo, né la colonna di fuoco durante
la notte."
Da Esodo 14: "Ma alla veglia
del mattino il Signore dalla colonna di fuoco e di nube gettò uno sguardo sul
campo degli Egiziani e lo mise in rotta. 25Frenò le ruote dei loro carri, così
che a stento riuscivano a spingerle. Allora gli Egiziani dissero:
«Fuggiamo di fronte a Israele, perché il Signore combatte per loro contro gli Egiziani!»."
«Fuggiamo di fronte a Israele, perché il Signore combatte per loro contro gli Egiziani!»."
Da Numeri 9 : "Così avveniva
sempre: la nube copriva la Dimora e di notte aveva l'aspetto del fuoco. Tutte
le volte che la nube si alzava sopra la tenda, gli Israeliti si mettevano in
cammino; dove la nuvola si fermava, in quel luogo gli Israeliti si accampavano.
Gli Israeliti si mettevano in cammino per ordine del Signore e per ordine del
Signore si accampavano; rimanevano accampati finché la nube restava sulla
Dimora. Quando la nube rimaneva per molti giorni sulla Dimora, gli Israeliti
osservavano la prescrizione del Signore e non partivano. Se la nube rimaneva
pochi giorni sulla Dimora, per ordine del Signore rimanevano accampati e per
ordine del Signore levavano il campo. Se la nube si fermava dalla sera alla
mattina e si alzava la mattina, subito riprendevano il cammino; o se dopo un
giorno e una notte la nube si alzava, allora riprendevano il cammino. Se la
nube rimaneva ferma sulla Dimora due giorni o un mese o un anno, gli Israeliti
rimanevano accampati e non partivano: ma quando si alzava, levavano il
campo."
Da Salmi 78 : "Li guidò con una nube di giorno e tutta la
notte con un bagliore di fuoco."
Di colonne di fuoco si parla in molti testi sacri e in libri di cronaca
storica. Riferisce Plinio il Vecchio, nella sua "Storia Naturale": "Travi
brillanti apparvero all'improvviso dopo la disfatta navale che costò ai
Lacedemoni l'impero di Grecia" (Cap. XXVI).
Un avvistamento clamoroso di trave di fuoco, accompagnato da
sconvolgenti e funeste conseguenze, si ebbe su Bologna il 20 ed il 21 luglio
del 1399, come riporta questa cronaca seicentesca, l'"Historia" del
Ghirardacci:
"Alli vinti et il dì seguente di Luglio (quindi il giorno 20 ed il 21 di Luglio, N.d.R.) alle cinque hora di notte in Bologna, fu un grandissimo terremoto, che parea che il mondo tutto volesse ruinare. La Torre del Comune crollò, la campana grande, senza essere toccata, suonò tre o quattro colpi gagliardi, e nell'aria apparve una trave di fuoco ardente, che con grandissimo spavento ne andava al ciel volando, e le mura dell'Orto del Palazzo per dieci pertiche si risentì (cioè "si crepò" per una lunghezza di circa trenta metri! Si consideri che una pertica equivaleva infatti a tre metri, N.d.R.) ed in molti luochi si aperse, e cascarono molti merli del detto palazzo, con la ruina di molte case."
Il testo poi prosegue:
"A questo seguì un altro prodigio. Che alli 6 di Agosto il fuoco si accese sulla torre degli Asinelli (la torre più alta della città, 110 metri, N.d.R.) ed arse li corridoi e la torricella della campana, e se il custode non ne scendea restava nel mezzo delle fiamme... la campana che in basso cadde, in buona parte si liquefece..."
Quello che qui si descrive è un incendio atipico: scaturisce con estrema
virulenza e genera una temperatura tale da liquefare una campana di bronzo!
Tuttavia, in un'altra cronaca, redatta oltre cent'anni prima, che non si riferisce all'evento dell'incendio della torre riportato, ma che analogamente mentre si verifica un terremoto, lo si colloca in simultanea con il passaggio di una trave di fuoco. Così scrive Matteo Palmieri, storico vissuto nel XVI secolo:
Tuttavia, in un'altra cronaca, redatta oltre cent'anni prima, che non si riferisce all'evento dell'incendio della torre riportato, ma che analogamente mentre si verifica un terremoto, lo si colloca in simultanea con il passaggio di una trave di fuoco. Così scrive Matteo Palmieri, storico vissuto nel XVI secolo:
"Venne il terremoto; fece di
maniera crollare la torre del Comune... le mura del Palazzo si spaccarono e
caddero molti merli. Si vide ancora una trave di foco per l'aria e si accese il
foco sulla torre Asinella, il quale arse tutto il disopra. Crollò la campana,
ed il custode ebbe gran pena a fuggire."
Qualcosa di molto simile si ebbe circa un secolo più tardi, precisamente nel 1520, a Hereford, in Inghilterra, come riporta il noto umanista rinascimentale Corrado Licostene, nome latinizzato di Konrad Wolffhart: una trave di fuoco di incredibile grandezza, apparsa in cielo, si abbassò verso il suolo sino a rasentarlo e bruciando un'infinità di cose; mutata quindi direzione, essa assunse in aria una forma circolare:
Nel libro datato 1465
"Notabilia Temporum" di Angelo de Tummulillis, si descrive una
"trave di fuoco" vista nel cielo durante il regno di Enrico IV del
quale viene proposta la seguente immagine:
Nella
sua autobiografia il celebre artista fiorentino Benvenuto Cellini: (1500
- 1571) descrive lo strano fenomeno di cui fu testimone lui stesso
assieme a un suo compagno di viaggio. I due stavano ritornando da Roma, a
cavallo, verso Firenze, quando giunsero su una collina da cui si vedeva la
città. Poterono vedere una enorme “trave luminosa” stagliarsi nel cielo sopra
Firenze. Testo estratto dalla sua autobiografia:
“LXXXIX. Montai a cavallo, venivamo sollecitamente
alla volta di Roma. Arrivati che noi fummo in un certo poco di rialto, era di
già fatto notte, guardando in verso Firenze tutti a dua d’accordo movemmo gran
voce di maraviglia, dicendo: – Oh Dio del cielo, che gran cosa è quella che si
vede sopra Firenze? – Questo si era com’un gran trave di fuoco, il quale
scintillava e rendeva grandissimo splendore.”
In tempi più recenti, anche
in Italia si sono verificati casi di colonne luminose. Troviamo a Napoli, 28/10/1727: Panico fra
la popolazione, per la comparsa di una colonna di fuoco nei pressi del convento
di S. Lucia. La si vedeva sia orizzontalmente che verticalmente e il fenomeno
durò circa mezz’ora (tratto da:
Gazette de Lisbonne, 8/1/1728).
Attualmente, fa parlare di se quanto avvenuto in Giappone.
Numerosi testimoni hanno assistito alla presenza contemporanea di decine di
colonne luminose nel cielo che, scendevano sino a terra. Il fenomeno è durato
diversi minuti ed è comparso dopo un temporale eccezionalmente forte. Numerose
le immagini riprese. Le prime indagini per accertarne l’autenticità ipotizzano
che siano immagini non alterate. I testimoni asseriscono di non aver mai visto
nulla di simile. Immagine sottostante:
Più correnti di pensiero tentano di spiegare questi eventi.
Per il religioso è opera Divina, Dio interagisce cogli uomini manifestandosi
con il suo mezzo volante. Per gli ufologi Dio è una entità aliena che opera col
suo mezzo volante ovvero l’ufo. Per i negazionisti, le luminosità sono il
frutto di fenomeni naturali, quali energie luminose. Fermo restando che vi
possono essere fenomeni naturali che si manifestano con luminosità varie, ciò
non spiega tutti quei fenomeni luminosi che provengono da una precisa fonte non
naturale. Se la fonte è un mezzo volante o anche sott’acqua e non è prodotto da
tecnologia terrestre, allora non può essere che aliena, ovvero estranea. Quindi
a parer mio si tratta di mezzi alieni. Nel caso che si tratti di mezzi luminosi
a forma di sigaro; si ha l’impressione che si tratti di trave di fuoco.
Nel caso invece che dal mezzo volante parta una luminosità
proiettata a terra, abbiamo la colonna. In ufologia il fenomeno è relativamente
frequente e spesso si parla di luce solida. E’ quella luce mediante il quale
dal mezzo volante discendono presenze aliene e mediante il quale risalgono. E’
quindi un mezzo mediante il quale portato a bordo materiale, cose e anche i
rapiti. E’ molto probabile che a creare il fenomeno delle colonne luminose,
concorrano più cause e quindi non si
debba fare di tutta l’erba un fascio. Io stesso, assieme ad altre due persone,
abbiamo costatato dalla Valmalenco, rifugio Cristina, un fenomeno strano e
anche nuovo. Scattando foto al buio, al momento dello scatto si vedeva sul
display di tutte e tre le fotocamere e contemporaneamente, una colonna luminosa
persistente di colore rosso apparentemente in lontananza. Su nessuna delle foto
fatte, era però presente la colonna luminosa. Il fenomeno è durato diversi minuti.
Qualcuno ha riscontrato qualcosa del genere oppure è in grado di spiegarlo?
Qualcosa di altrettanto insolito è avvenuto altrove, vediamo
la notizia:
Il
turista Hector
Siliezar di los Angeles ha visitato l’antica città Maya di Chichen Itza con la sua
famiglia, ha scattato tre fotografie dal suo Iphone di El Castillo, una piramide che
un tempo serviva come tempio sacro al Dio Maya Kukulkan. Si stava preparando
un temporale proprio nei pressi del tempio, così Siliezar sperava di catturare
delle scariche elettriche proprio sulle rovine. Nelle prime due immagini si
notano soltanto delle nubi nere e minacciose sopra la piramide, cosa
assolutamente normale in presenza di un temporale. Nella terza foto, tuttavia,
si nota un potente fascio di luce uscire dalla piramide verso il cielo, mentre
un fulmine lampeggia sullo sfondo. L’autore dello scatto ha affermato di non
aver visto alcun fascio di luce personalmente, ma che questo si è reso visibile
soltanto sul display della fotocamera e quindi sulla fotografia. Seguono attimi
di eccitazione per quella magnifica visuale ripresa, tanto che Hector divulga
la sua foto a compagni e turisti. Nessuno, nemmeno la guida turistica abituata
a vedere foto del luogo, aveva mai visto niente di simile.
Mi permetto di esprimere però una osservazione, in quanto
certamente sotto l’aspetto estetico immediato la colonna luminosa pare
proiettarsi dalla piramide verso il cielo; nulla però impedisce di pensare che
si possa invece trattare di un fascio che dal cielo si proietta a terra. Sempre
per effetto estetico, nulla impedisce di pensare che la piramide non centri
assolutamente nulla, in quanto il fascio potrebbe essersi manifestato più in
lontananza ma, esattamente nella direzione della piramide.
http://presenze-aliene.blogspot.it/2013/10/colonne-di-luce.html
Nessun commento:
Posta un commento
La pubblicazione dei commenti è sottoposta a moderazione quindi se non rispondo subito non vi preoccupate.
L'autore del blog non è responsabile dei commenti esterni.
Ognuno è libero di commentare ma non saranno tollerati commenti contenenti turpiloquio, offese verso persone, ideologie, religioni o politiche e razzismo in ogni sua forma.