UE sempre più NWO: la Corte di Giustizia proibisce di parlare male dell’Europa
La Corte
europea di giustizia ha stabilito che l’Unione europea può legalmente
sopprimere critica politica alle sue istituzioni e alle figure di spicco
dell’Unione, spazzando via in questo modo 50 anni di leggi precedenti
europee in materia di libertà civili.
La Corte di
giustizia dell’Unione europea ha rilevato che la Commissione europea
aveva il diritto di giudicare Bernard Connolly, un economista britannico
licenziato nel 1995 per aver scritto una critica sull’integrazione
monetaria europea dal titolo The Rotten Heart of Europe.
La sentenza ha
affermato che la commissione potrebbe limitare il dissenso, al fine di
“proteggere i diritti degli altri” e punire le persone che “danneggiano
l’immagine e la reputazione dell’istituzione”. Il caso ha implicazioni
più ampie per la libertà di parola, che potrebbe estendersi ai cittadini
dell’UE che non lavorano per la burocrazia di Bruxelles.
Il giudice ha
definito il libro di Connolly “aggressivo, denigratorio e offensivo”,
soprattutto quando l’autore affermava che l’Unione economica e
monetaria era una minaccia per la democrazia, la libertà e la “fine
della pace”.
Il signor
Connolly, che è stato condannato a pagare le spese legali della
Commissione europea, ha detto che il procedimento non costituiva un
processo equo. Ha detto: “Siamo di nuovo alla Star Chamber and Acts of
Attainder: i diritti degli imputati non sono rispettati o garantiti in
alcun modo, è risorto il reato di diffamazione sediziosa.”
Colomer ha
scritto nel suo ultimo parere, a novembre, che una pietra miliare
britannico sulla libertà di parola non aveva “alcun fondamento o
rilevanza” nel diritto europeo, suggerendo che la Corte europea non ha
voluto prendere in considerazione la tradizione giuridica britannica.
Connolly intende ora sottoporre il suo caso alla Corte europea dei diritti umani di Strasburgo.
Visto e tratto da: terrarealtime
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