« Ogni giorno di più mi convinco che lo sperpero della nostra esistenza risiede nell'amore che non abbiamo donato. L'amore che doniamo è la sola ricchezza che conserveremo per l'eternità »

GUSTAVO ADOLFO ROL



giovedì 21 giugno 2012

ILVA, RINVIATI A GIUDIZIO PER OMICIDIO I RIVA E 27 DIRIGENTI


di Gianni Lannes

Ogni tanto affiora una buona notizia, anche se non servirà a riportare in vita i numerosi  morti e a restituire salute ai tanti ammalati nella provincia più inquinata d’Italia. Grazie allo Stato, s’intende: in loco le scie chimiche sono niente a confronto. Vero Prodi e Berlusconi? Sono stati rinviati a giudizio il pluripregiudicato Emilio Riva, già presidente dell’Ilva, e altri 28  individui tra dirigenti ed ex dirigenti dello stabilimento siderurgico di Taranto in quanto ritenuti dalla Procura della Repubblica responsabili della morte di 15 operai dello stabilimento a causa della prolungata esposizione all’amianto, deceduti dal 2004 al 2010 per malattia professionale.

Lo ha deciso il giudice dell’udienza preliminare Giuseppe Tommasino, nel solco di quanto deciso il 9 giugno scorso dal gup e dal sostituto procuratore Raffaele Graziano, il quale aveva rinnovato la richiesta di rinvio a giudizio per i tutti gli imputati accusati di omicidio colposo. Emilio Riva non è più il presidente operativo del gruppo, ma resta il massimo rappresentante, è imputato assieme a suo figlio Fabio, il direttore dello stabilimento di Taranto, Luigi Capogrosso, e poi alcuni dirigenti che hanno gestito il passaggio del siderurgico dalla gestione pubblica (Finsider e Partecipazioni Statali) a quella privata, avvenuta nel 1995 con la vendita dell’Ilva a Riva da parte dell’Iri.

Per tutti gli imputati è stato ipotizzato il disastro colposo e l’omissione dolosa di cautele sul luogo di lavoro in quanto “omettevano nell’esercizio ovvero nella direzione dell’impresa, nell’ambito delle rispettive attribuzioni e competenze, di adottare cautele che secondo l’esperienza e la tecnica sarebbero state necessarie a tutelare l’integrità fisica dei prestatori di lavoro”. 

Il governatore Nichi Vendola che aveva già stravolto la legge sulla misurazione della diossina, a favore dei Riva, ovvero dei suoi compagni di merende , è ora avvisato per la sua incredibile autocandidatura a Palazzo Chigi.

Ultime autorizzazioni ad inquinare!






















fonte. sulatestagiannilannes.blogspot.it

2 commenti:

  1. Sul video pubblicato ieri, hanno iniziato a minacciare il web e i giornalisti.

    http://www.inchiostroverde.it/news/fondale-nero-in-mar-grande-matacchiera-denuncia-e-lilva-reagisce.html

    RispondiElimina

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