Sabato 5 marzo, Milano, manifestazione nazionale

“Vittime senza nome e senza volto” dicono al Coordinamento, sebbene, proprio grazie alla protesta, qualcosa inizia finalmente a cambiare. A Montichiari il progetto di ampliamento della Green Hill è stato bloccato e alcuni fornitori, sia di prodotti che di servizi, hanno preso le distanze.
Vi è però un vera incongruenza, funzionale questa volta al valore di uno strapotere economico impiantato sull’uso della vita dei beagle. La legge della Regione Lombardia n. 33 del 2009, condiziona gli allevamenti di cani a parametri che, secondo il Coordinamento, sono impossibili per il lavoro di Green Hill. Nei mesi scorsi anche il Ministero della Salute ha invitato le autorità sanitarie della Regione Lombardia ad intervenire. Ancora, però, nulla è cambiato. Spetta alla Regione ed ai suoi funzionari, intervenire urgentemente.
Già 10.000 persone hanno protestato a Roma lo scorso settembre chiedendo di chiudere Green Hill. 3000, poi, furono nella stessa Montichiari. Ora a Milano, sabato 5 marzo, per i beagle di Green Hill ma anche per gli altri detenuti. Solo in Lombardia, dicono al Coordinamento, vi sono 130 laboratori e tre allevamenti.
Questi i riferimenti dei pullman organizzati:
AREZZO: arezzo5marzo@gmail.com
BOLOGNA: bologna5marzo@gmail.com
FIRENZE: serrozzifabio@hotmail.it
RIMINI: rimini5marzo@gmail.com
ROVIGO: venusinfur@hotmail.it
Per tutti, l’appuntamento è sabato 5, alle ore 15.00, in Piazza Duca D’Aosta (piazza della Stazione Centrale), Milano.
Fonte : www.geapress.org
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