Il team di
scienziati del Cern di Ginevra, proverà a sfruttare la nuova potenza
dell’LHC, per aprire dei mini buchi neri o RingHoles, per dimostrare la
teoria dell’esistenza degli Universi Paralleli.
Lo faranno
la prossima settimana, quando accenderanno il Large Hadron Collider per
tentare ancora di aprire uno StarGate e tentare di “interagire” con un
Universo Parallelo. Sarà per il team di scienziati una sorta di
“missione ‘impossibile’: rilevare o creare dei buchi neri in minatura e,
se possibile, aprire un varco verso un universo parallelo. Se
l’esperimento riuscirà, non solo sarà confermata la teoria del
Multiverso, ma i libri di fisica andranno riscritti totalmente.
Già in
precedenza gli scienziati del CERN sono riusciti a dimostrare
l’esistenza delBosone di Higgs, conosciuto come La Particella di Dio, un
elemento fondamentale nell’Universo. Questo ha aperto una nuova strada
per capire di più sulla “materia oscura”, non rilevabile
precedentemente, e che ora si pensa essere la componente principale
dell’Universo.
I ricercatori hanno calcolato l’energia a cui dovrebbero
apparire i mini buchi neri secondo la cosiddetta “teoria dell’arcobaleno
della gravità”.
Se
questi mini buchi neri saranno osservati, al valore proposto
dell’energia, allora sapremo se la teoria e l’ipotesi delle dimensioni
spaziali extra (universi paralleli etc..) sono corrette. Ma l’idea non è
poi così nuova perchè il grande collisore del CERN ha già tentato nel
passato di rivelare i mini buchi neri, senza successo. Cosi sarebbe la
versione ufficiale, anche se secondo alcuni cospirazionisti, il CERN
avrebbe già sperimentato questa fase con la conseguente apertuta di uno
StarGate, ma senza ufficializzare il fatto compiuto.
L’energia
che potrà essere raggiunta dall’LHC con i prossimi esperimenti sarà di
14 TeV a confronto degli esperimenti fatti in precedenza con energia di
bassa potenza che variava tra i 5,5 e i 9,5 TeV.
L’esperimento
che avverrà la prossima settimana è considerato un punto chiave. Il Dr.
Mir Faizal, membro della squadra di fisici che parteciperà al progetto
ha affermato al tabloid inglese The Express che “possono esistere
universi paralleli in dimensioni superiori. Prevediamo che la gravità
possa fuoriuscire in altre dimensioni e produrre così dei mini buchi
neri. Normalmente quando la gente parla del multiverso, pensa ad una
multi interpretazione della meccanica quantistica. Questo non è quello
che intendiamo per universi paralleli, ma bensì universi realmente
esistenti in un’altra dimensione”.
Gli scienziati del CERN sono convinti che
così come la gravità può fluire fuori dal nostro universo in altri piani
dimensionali, un tale modello può essere testato con il rilevamento di
mini buchi neri. Se ciò confermasse la teoria degli universi paralleli, è
chiaro che tutta la fisica classica verrebbe inevitabilmente stravolta,
e forse, si potrebbe prendere in seria considerazione, come qualcosa di
realmente fattibile, il viaggio nel tempo. Non ci resta quindi che
aspettare la prossima settimana per sapere l’esito dell’esperimento che
potrebbe cambiare il mondo.
Redazione Segnidalcielo
Fonte: segnidalcielo.it
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