Fonte: neovitruvian.it
Il film The Hunger Games si svolge in un
futuro distopico in cui le miserabili e povere masse vivono sotto il
controllo di una ricca aristocrazia hi-tech. Si tratta per caso del tipo
di società che l’elite sta costruendo per il Nuovo Ordine Mondiale?
Vedremo le caratteristiche dell’universo di “The Hunger Games” e come
esse si riferiscono ai piani per un Nuovo Ordine Mondiale.
Pubblicizzato da una campagna di marketing gigantesca, The Hunger
Games non c’ha messo molto prima di diventare un evento di portata
mondiale, soprattutto tra gli adolescenti e tra i giovani adulti.
Considerato da molti il nuovo Twilight, The Hunger Games presenta delle
somiglianze con la storia di vampiri (una ragazza contesa da due
uomini), il tutto però in un contesto molto diverso.
Ambientato in un futuro distopico (che strano!), The Hunger Games
dipinge un quadro piuttosto triste del domani, sia da un punto di vista
sociale, economico o politico. In breve, è un grande incubo orwelianno
dove la ricca élite sfrutta una popolazione affamata. Nel frattempo, la
perversità e il voyeurismo dei mass media vengono portati ai massimi
levelli e sfruttati poi dal governo come un collante, per mantenere
l’ingiusto ordine sociale intatto. ‘The Hunger Games” sta dando agli
adolescenti un assaggio di un futuro non troppo distante? Non ci vuole
una sfera di cristallo per vedere che l’élite sta cercando di portare il
mondo in quella direzione. Andiamo ora ad analizzare il fittizio ma
possibile futuro di The Hunger Games.
NUOVO ORDINE MONDIALE PER ADOLESCENTI
The Hunger Games si svolge in un contesto che ricalca
sorprendentemente le descrizioni del Nuovo Ordine Mondiale, come
previsto dall’elite odierna. Una delle caratteristiche principali del
Nuovo Ordine Mondiale è la dissoluzione delle regolari nazioni in modo
da formare un unico governo mondiale gestito da un potere centrale. In
The Hunger Games, questo concetto è pienamente rappresentato da Panem,
un paese totalitario che abbraccia tutto il territorio nord-americano.
Gli Stati Uniti e il Canada si sono quindi fusi in un’unica entità, un
passo che molti considerano precedente alla creazione del NWO.
Il presidente di Panem si rivolge alla nazione
In Panem, i concetti di democrazia e libertà sono scomparsi per
essere sostituiti da una dittatura high-tech basata sulla sorveglianza,
sul monitoraggio, sull’indottrinamento mediatico, l’oppressione della
polizia e una divisione radicale delle classi sociali. La stragrande
maggioranza dei cittadini di Panem vivono in condizioni di paese da
terzo mondo e sono costantemente sottoposti a povertà, fame e
malattie. Queste difficili condizioni di vita sono il risultato di un
evento devastante che generò un completo collasso economico del Nord
America. Nel distretto 12, da dove proviene l’eroina Katniss Everdeen,
gli abitanti vivono in condizioni simili all’età preindustriale in cui
le famiglie di minatori vivevano in baracche di fortuna e mangiavano
roditori.
Mentre le masse sembrano appena uscite dal 1800, vengono tuttavia
sottomesse grazie ad apparecchiature high tech, utilizzate per
monitorare controllare e indottrinare le masse. Telecamere di
sorveglianza, i chip RFID e gli ologrammi 3D vengono abbondantemente
utilizzati dal governo per manipolare la volontà di una popolazione
debole e ignorante (anche se ci sono segni di solidarietà e di
ribellione tra i contadini). Per mantenere il fragile ordine sociale, il
Campidoglio sfrutta una massiva forza di polizia, sempre pronta ad
intervenire per sedare le rivolte. I lavoratori vengono spesso radunati
in campi civili per farli assistere a dei video di propaganda
governativi. Panem è quindi uno stato di polizia high-tech governato da
una potente élite che mantiene le masse sottomesse e in povertà. Come
abbiamo visto in precedenti articoli su questo sito, tutti questi
concetti sono ben rappresentati anche in altre forme di media, sembra
che vi sia uno sforzo cosciente per normalizzare l’idea di uno stato di
polizia high-tech come l’unica normale evoluzione del nostro corrente
sistema politico.
Vivendo in netto contrasto con il proletariato, l’elite in The Hunger
Games abita nella scintillante capitale e indulge in tutte le
stravaganze e le tendenze. Questa classe più elevata crede che la
popolazione sia una razza inferiore da ridicolizzare addomesticare e
controllare. Tutte le risorse preziose si sono trasferite dai distretti
per andare a gonfiare le tasche della capitale, creando un divario
evidente e insormontabile tra le persone normali e le élite. Il concetto
di una opulenta élite che governa su una massa instupidita e impoverità
(rendendola così facilmente gestibile) è un aspetto importante del
Nuovo Ordine Mondiale ed è chiaramente rappresentato in The Hunger
Games. Il fatto che il governo si affidi all’alta tecnologia e ai media
per mantenere la popolazione sotto controllo è qualcosa che stiamo già
vedendo e, proseguendo su questa strada, il film potrebbe trasformarsi
presto in realtà. C’è un altro concetto importante al centro di The
Hunger Games: i sacrifici di sangue per incutere timore e guadagnare
potere.
SACRIFICI DI SANGUE PER L’ELITE
Katniss scelta come tributo per il suo distretto
Il governo di Panem creò gli Hunger Games, al fine di ricordare alle
masse del “grande tradimento” che commisero impegnandosi in una
ribellione. Come punizione per la loro insubordinazione, i dodici
distretti di Panem dovranno offrire alla Capitale un ragazzo e una
ragazza tra i 12 e i 18 anni per far parte degli Hunger Games. I ragazzi
devono combattere fino alla morte in un’arena all’aperto, stile
gladiatori romani, mentre vengono ripresi e mostrati in tutta la
nazione. Le regole dei Giochi riflettono il disprezzo dell’élite e la
totale mancanza di rispetto per le masse. Il nome stesso dei giochi è un
riferimento alla condizione della classe inferiore che viene
volutamente tenuta a pane ed acqua dai governanti al fine di poterla
controllare meglio.
I ragazzi e le ragazze che vengono selezionate per partecipare ai The
Hunger Games si chiamano “tributi”, un termine che descrive di solito
un pagamento reso da un vassallo al suo signore riflettendo quindi la
condizione estremamente servile delle masse. Da tempo immemorabile, i
sacrifici di sangue vennero considerati la più alta forma di “omaggio”
agli dei e, a livello occulto, si diceva emanassero un potere molto
forte che poteva essere sfruttato dai governanti e dagli stregoni. Allo
stesso modo nel quale gli antichi cartaginesi sacrificavano bambini al
dio Moloch, così gli abitanti di Panem sacrificano i loro figli alla
Capitale. Gli Hunger Games sono quindi una versione moderna di questi
riti annuali ai quali le masse dovevano partecipare per evitare l’ira
dei loro regnanti. L’intera nazione di Panem è costretta a guardare il
rito sacrificale che si sta svolgendo nella Capitale, suscitando paura,
rabbia e sete di sangue, che vanno ad amplificare così la potenza del
rituale. Abbiamo visto in diversi articoli come l’uccisione di specifici
soggetti diventi un evento mediatico, il quale di fatto è un
mega-rituale seguito da milioni e milioni di persone. The Hunger Games
riflette questo concetto dei mega-rituali altamente pubblicizzati.
I tributi per gli Hunger Games diventano proprietà dello Stato e viene revocato loro ogni diritto
In The Hunger Games, la morte rituale dei giovani scelti tra la massa
viene fatta passare per un evento sportivo, una celebrazione nazionale
in formato reality show. Non solo la povera gente partecipa a questi
eventi avvilenti, ma tifa anche il proprio favorito. Perché accettare
tutto questo? Uno dei motivi è che i mass media possono far accettare
qualsiasi cosa … purchè sia divertente.
FARE PERNO SUGLI ISTINTI DI BASE
I giochi vengono trasmessi sotto forma di reality-show, con
conduttori televisivi che analizzano l’azione, colloquiano con i tributi
e giudicano le loro performance. I tributi vengono così ben
indottrinati in questa cultura, che accettano prontamente le regole,
mostrandosi disponibili a uccidere, per vincere il gioco. Anche le masse
partecipano attivamente alla manifestazione, tifando i rappresentanti
del loro distretto, nonostante l’intero evento ne celebri il sacrificio.
Ciò riflette un triste ma vero dato di fatto riguardo i mass media:
Qualsiasi tipo di messaggio può raggiungere le persone se riesce a
catturare la loro attenzione. Ci sono due cose che automaticamente,
quasi irresistibilmente, catturano la nostra attenzione: il sangue e il
sesso, i resti dei nostri istinti primordiali. La manifestazione pura
della violenza attira l’attenzione delle masse, che dimenticano che i
Giochi sono concepiti per essere un ricordo indelebile della schiavitù a
cui è sottoposto il popolo nei confronti dell’élite. Questo concetto è
ben noto e viene già sfruttato nei mass media, possiamo infatti vedere
come i messaggi dell’elite ci vengono proposti sotto forma di
“intrattenimento”. The Hunger Games, pertanto rappresenta giustamente il
ruolo dei media nella manipolazione dell’opinione pubblica. Il film
aiuterà i giovani a comprendere questo fatto?
A un certo punto in The Hunger Games, la morte di una bambina sciocca
i poveri, portandoli ad un breve momento di lucidità e di solidarietà. La
morte in diretta della piccola scatenò una violenta rivolta nel suo
distretto, in quanto la gente del posto capì che stava partecipando
volontariamente a qualcosa di terribile. La rivolta fu però
subito sedata dalla onnipresente forza di polizia statale. Inoltre, al
fine di evitare ulteriori problemi sociali, i produttori dello show
introdussero un nuovo elemento nello spettacolo: L’amore tra Katniss
Everdeen e Peeta Mellark, la ragazza e il ragazzo del Distretto 12.
Introducendo l’amore (e, il sesso per estensione) nello spettacolo, i
produttori riuscirono a sedare le masse e a riportarle al normale stato
di torpore. Questa parte del film riflette come i mass media vengano
utilizzati oggi dai poteri forti. La serie di The Hunger Games stessa
dimostra che le storie che miscelano abilmente ingredienti quali sesso e
violenza sono destinate a tenere incollate i lettori. Nonostante The
Hunger Games sembri denunciare la perversità della violenza mediatica,
in realtà ne porta in scena moltissima.
DESENSIBILIZZARE AD UN NUOVO TIPO DI VIOLENZA
Mentre non vi è carenza di violenza ad Hollywood, il film Hunger
Games attraversa un confine che raramente viene superato nei film:
Violenza da parte di minori e verso minori. In questo film PG-13 vediamo
bambini di età compresa tra i 12 e i 18 anni violentemente accoltelati,
feriti, strangolati, mentre sparano e mentre rompono l’osso del collo
ad altri bambini – scene che si vedono raramente nei film di Hollywood.
Mentre si tratta sicuramente di un modo per catturare l’attenzione del
target di riferimento del film (che risulta essere compreso tra i 12 e i
18 anni) The Hunger Games porta alla ribalta una nuova forma di
violenza che prima era troppo inquietante da ritrarre nei film . Nel
particolare contesto uccidi o vieni ucciso del film però, gli spettatori
vanno facilmente al di la di questa barriera psicologica e si trovano
ad urlare cose come “Vai Katniss prendi quell’arco e colpisci in testa
quel fottuto perverso schifoso! “.
CONCLUDENDO
The Hunger Games ritrae il mondo esattamente seguendo perfettamente
la descrizione del Nuovo Ordine Mondiale: una élite ricca e potente, una
massa sfruttata e rincretinita, il dissolvimento delle democrazie in
Stati di Polizia, sorveglianza high-tech, mass media utilizzati come
propaganda oltre ad una serie di rituali di sangue. Non c’è infatti
nulla di ottimistico nel futuro distopico descritto in The Hunger Games,
anche la dignità umana sembra essere scomparsa, mentre le masse vengono
costrette a guardare i propri simili uccidersi l’un l’altro, come se
fossero animali in gabbia. Detto questo, c’è poca se non alcuna
differenza tra coloro che andranno al cinema e guarderanno The Hunger
Games e le masse nel film testimoni delle crudeltà dei giochi. Entrambi
sono disposti i partecipanti in un evento che ritrae il sacrificio del
proprio sotto l’occhio divertito di elite. Inoltre, ci si può chiedere
se il film non svolga le stesse funzioni dei Giochi: distrarre le masse
con sangue e sesso, ricordando loro il potere delle elite.
The Hunger Games, è il tentativo di mettere in guardia un giovane
apatico, dei pericoli derivanti dal permettere la degenerazione
dell’attuale sistema in un incubo totalitario? O è semplicemente
programmazione per far percepire la venuta del Nuovo Ordine Mondiale
come qualcosa di inevitabile? Su questo si può discutere. Guardando però
ciò che viene detto sui mass media riguardo il film, scopriamo che vi è
un dibattito ancora più scottante: Tifi per Peeta o per Gale?
Fonte
http://www.neovitruvian.it/2012/04/06/the-hunger-games-un-riferimento-al-nuovo-ordine-mondiale/
mercoledì 2 gennaio 2013
2 commenti:
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QUESTO E'TROPPO !!!
RispondiEliminaNon mi esprimo ulteriormente.
Ciao Zak
Hollywood imperat, ormai ci sono riferimenti eloquenti dapertutto.
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