domenica 13 gennaio 2013
Droni con licenza di uccidere presidenziale
Non solo; quest’argomento, che è evidentemente off-limits per la stampa a stelle e strisce, è stato ripreso anche dall’alto commissario ONU per i diritti umani, Navi Pillay, che ha affermato che gli attacchi con i droni “provocano uccisioni indiscriminate di civili e costituiscono una violazione dei diritti umani”. Tutte accuse rimandate al mittente da Obama, che candidamente ha assicurato che gli attacchi con i droni “non provocano grosse perdite civili in quanto vengono tenuti sotto strettissimo controllo”. Così i droni continuano quotidianamente a colpire – guidati da un militare comodamente seduto alla sua postazione in New Mexico o in Nevada – su tutti i quadranti dello scacchiere mondiale: in Afganistan, Pakistan, Yemen, Somalia e Filippine, uccidendo senza distinzione famiglie intere e vicini di casa dei bersagli designati. Ma si sa, sul monitor non si vedono bambini e donne macellati dai missili lanciati dai Predator.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento
La pubblicazione dei commenti è sottoposta a moderazione quindi se non rispondo subito non vi preoccupate.
L'autore del blog non è responsabile dei commenti esterni.
Ognuno è libero di commentare ma non saranno tollerati commenti contenenti turpiloquio, offese verso persone, ideologie, religioni o politiche e razzismo in ogni sua forma.