« Ogni giorno di più mi convinco che lo sperpero della nostra esistenza risiede nell'amore che non abbiamo donato. L'amore che doniamo è la sola ricchezza che conserveremo per l'eternità »

GUSTAVO ADOLFO ROL



venerdì 11 novembre 2011

COLPO DI STATO IN GRECIA E ITALIA

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Sotto il paterno sguardo di Obama, in Grecia e Italia, con Papademos e Monti, vengono esautorati il popolo ed i suoi rappresentanti politici da Governi votati da nessuno, i cui capi sono o sono stati dipendenti  delle Banche americane. Sono le stesse banche che hanno operato in borsa contro i due Stati su cui vanno ad imporre il loro dominio. Sembra una favola terrifica ed invece è pura e semplice realtà di un Moloch che non ha più nemmeno bisogno di nascondere le sue commistioni.
Il momento è cruciale se le banche hanno deciso di prendersi gli Stati in prima persona! Succederà quello che è successo con Draghi in seguito agli ordini impartitigli dalla lobby di Londra sul Britannia, ovvero la rapina di quel che resta di depredabile della nostra nazione? Sarà il più grande furto con truffa mai perpetrata ai danni di Stati indipendenti con la motivazione della riduzione di un debito pubblico indotto ad arte e alimentato con cura insistente?

Elenco delle comparse:
Draghi, detto l’americano, l’uomo di Goldman Sachs è stato messo a capo della BCE, (votato da nessuno)
Napolitano detto l’americano presidente italiano ( votato da nessuno) impone…
Monti l’”americano” advisor di Goldman Sachs menbro della Trilaterale e del Bilderberg che  andrà capo del Governo in Italia.(votato da nessuno) Un incarico di rilievo dovrebbe essere dato a…

Gianni Letta l’americano del PDL, membro dell’advisory board di Goldman Sachs International con compiti di consulenza strategica per le opportunità di sviluppo degli affari, con focus particolare sull’Italia. Un posto riservato c’è anche per 
Giuliano Amato menbro senior dell’advisor di Deutsche Bank con trascorsi americani, famoso per essere stato Capo del governo ai tempi della svalutazione della lira del 30% in una notte nel settembre ‘ 93 propedeutica alla svendita dei gioielli dell’industria italiana.
Lucas Papademos, in Grecia, l’ americano ex della Federal Reserve, va a comandare la svendita della Grecia.



Il compito dei governi tecnici bancari “americani”  sarà quello di prendersi con altri mezzi quello che si sono prese le banche di rapina internazionali in tutti i paesi globalizzati?
Se non sono Colpi di Stato questi, quali altre definizioni possiamo trovare? (Ndr)

Ed ecco gli articoli dalle agenzie stampa e giornali

In Italia il nuovo premier sarà Mario Monti, Commissario BCE

(AGI) – Roma, 10 nov. – A pochi giorni dalle dimissioni di Silvio Berlusconi e il successivo avvio delle consultazioni da parte del Capo dello Stato, si avvicina la nascita del nuovo governo a guida Mario Monti. Oggi l’economista si e’ recato al Quirinale per ringraziare Giorgio Napolitano della nomina a senatore a vita.
Domani, poi, ci sara’ il ‘debutto’ in aula al Senato, dove il presidente della Bocconi siedera’ per la prima volta per il voto sulla legge di stabilita’. Da registrare, sempre oggi, le dimissioni di Bini Smaghi dal board della Bce.
E mentre le quotazioni di Monti a palazzo Chigi salgono, la politica si divide.
di – 10 novembre 2011, 13:56

 Grecia, il nuovo premier è Lucas Papademos ex vice presidente Bce

Dopo quattro ore di colloqui tra socialisti e partiti di destra Lucas Papademos è stato designato premier. Giurerà domani. Già presidente della Banca centrale greca e vice presidente Bce, insegna ad Harvard (prederà il suo posto Bini Smaghi!?)

Atene – L’ex vice presidente della Bce, Lucas Papademos, è stato designato premier del nuovo governo ad interim in Grecia. Giurerà domani alle 14 (ora locale). Davanti a sé ha un compito molto difficile: salvare il suo Paese dalla gravissima crisi economica e finanziaria in cui è precipitata.
Papademos e Trichet
Papademos e Trichet
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L’indicazione di Papademous è arrivata dopo quattro ore di riunione tra i vertici del partito socialista e quelli dei partiti di destra e di estrema destra, sotto la supervisione del presidente della repubblica, Karolos Papoulias.
Convinto europeista Il nuovo capo del governo, già presidente della Banca centrale greca, ha 64 anni ed ha ricevuto una formazione negli Stati Uniti nelle più prestigiose università del Paese, fa cui il Mit di Boston e la Columbia di New York. Nel 1977 è rientrato in patria e ha cominciato la sua carriera alla Banca centrale di Grecia, diventando governatore nel 1994, incarico che ha ricoperto fino al 2002, guidando l’ingresso della dracma nell’euro. Nel 2002 è diventato vice presidente della Banca centrale europea (Bce), sotto Jean-Claude Trichet, una posizione che gli ha permesso di farsi conoscere nelle principali cancellerie europee.
Nel 2010 ha lasciato Francoforte per diventare consigliere del primo ministro socialista Georges Papandreou. Di recente proprio in questa veste ha partecipato ai negoziati fra Atene e la “Troika” (Fmi, Commissione europea e Bce) per tentare di salvare la Grecia dal default.
Professore di economia, durante il suo mandato all’istituto di Francoforte, si è distinto per l’intransigenza sulla disciplina fiscale e di bilancio. Con Trichet ha condiviso l’opinione che la Bce non debba intervenire in maniera rilevante a soccorso dei governi fortemente indebitati dell’eurozona. Attualmente ha un incarico all’università di Harvard, negli Stati Uniti, dove ha istituito un corso dal titolo “la crisi finanziaria globale: risposte e sfide”.
Cosa vuole fare Se verrà confermato alla guida del governo greco, è molto probabile che voglia attuare misure di austerity aggiuntive per tentare di risollevare le sorti del Paese. Ma il suo compito principale, oltre a quello di ridare credibilità ai conti di Atene, è quello di tenere in equilibrio i rapporti tra i conservatori di Nea Demokratia e i socialisti. Impresa tutt’altro che facile.
Ma chi è Lucas Papademos l’Americano?  http://blog.panorama.it/mondo/2011/11/08/grecia-chi-e-lucas-papademos-il-nuovo-capo-del-governo/

Bini Smaghi si dimette per un posto ad Harvard. Soddisfatto Napolitano

(Per aver estromesso un italiano della BCE?)

L’economista fiorentino, al centro delle polemiche con la Francia dopo la nomina di Draghi, lascia il board della Bce

di – 10 novembre 2011, 18:55
Dopo le pressioni della Francia quando a capo della Banca centrale europea è stato nominato Mario Draghi, Lorenzo Bini Smaghi si è dimesso dal Consiglio esecutivo dell’Eurotower e lascerà dal primo gennaio 2012 l’incarico che ricopre dal giugno 2005 e che sarebbe scaduto a fine maggio 2013.


Il motivo delle dimissioni sembra essere il posto offertogli dalla prestigiosa università americana di Harvard nel Center for International Affairs. Draghi ha ringraziato “caldamente Bini Smaghi per il suo contributo eccezionale non solo sul fronte decisionale ma anche nella difesa dell’indipendenza della Bce”.
Soddisfatto il Quirinale: “Bini Smaghi ha dato limpida conferma del suo attaccamento al principio e al valore dell’indipendenza della Banca Centrale Europea”, scrive Giorgio Napolitano, “Desidero esprimere l’apprezzamento del paese per il senso di responsabilità e di lealtà anche verso l’Italia che si esprime in questo suo gesto, e rivolgergli un vivo ringraziamento per i servigi resi in questi anni alla causa europea, cui l’Italia è indissolubilmente legata”.

GOVERNO: OBAMA, FIDUCIA IN LEADERSHIP NAPOLITANO PER NUOVO ESECUTIVO

(Ovvero Obama detta le direttive?)
(ASCA-AFP) – Washington, 10 nov – Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, nel colloquio telefonico avuto oggi con il presidente Giorgio Napolitano, ha espresso fiducia nella sua leadership per la creazione di un nuovo governo che restituisca all’Italia la fiducia dei mercati. Lo ha riferito il portavoce della Casa Bianca Jay Carney.
”Il Presidente ha parlato questa mattina con il presidente Napolitano sulla situazione italiana” ha detto ”e ha espresso fiducia nella leadership del presidente Napolitano per l’istituzione in Italia di un governo ad interim che possa implementare un programma di riforme aggressivo e riportare la fiducia del mercato”.
Per finire un bel’attacco dei nostri merdosi nemici pedofili inglesi, predoni mondiali sanguinari e già potenzialmente falliti. Con Cameron pontificano e si preoccupano ( poverini) della tenuta dell’Euro messo in pericolo da una Italia che provvedono ogni giorno a sabotare, boicottare, defraudare, imbrogliare, delegittimare e infanghare con l’inganno.  Proprio loro che l’euro non lo vogliono, sono preoccupati per noi. Ma quanta solidarietà e nobiltà d’animo, di intenzioni e altruismo hanno per noi questi autentici avvoltoi!  ndr
 fonte: il sole24ore
Londra – «L’Italia è un pericolo chiaro e presente per l’euro». Il premier britannico David Cameron entra a gamba tesa nella delicata partita che il nostro Paese si gioca sui mercati sottolineando, una volta di più, i danni alla moneta unica prodotti dal debito pubblico italiano. In un discorso che Downing street ha diffuso in questi minuti e che il premier pronuncerà nelle prossime ore a Londra, Cameron appare netto sul caso Italia.
«Quanto sta accadendo in Italia – ha detto – deve essere un avvertimento ad ogni Paese e ogni governo che non abbia un piano credibile per fare i conti con un debito eccessivo ed eccessivo deficit». In realtà nel caso italiano pesa molto più il primo essendo il secondo molto inferiore ai picchi che conosce ora il disavanzo britannico.
«L’Italia – ha continuato il premier inglese – è il terzo maggior paese dell’eurozona e nella condizione attuale rappresenta un pericolo chiaro e presente per l’eurozona. Il momento della verità si sta avvicinando per questo se i leader dell’euro vogliono salvare la loro divisa devono agire subito».
Le parole di Cameron oltre ad essere dirette senza equivoci e senza alcun cuscinetto diplomatico all’Italia, mirano ad accelerare le procedure interne all’eurozona per mettere in campo meccanismi di integrazione delle politiche fiscali in grado di tranquillizzare i mercati, ma hanno anche un’ambizione di politica interna. Il richiamo alla necessità di “piani credibili” per il disavanzo vuole infatti convincere l’elettorato che il severo piano di tagli varato dalla sua amministrazione è una dura, inevitabile necessità.
Per noi di Stampa Libera che abbiamo l’abitudine di parlar chiaro, è solo il tentativo di terrorizzare gli investitori e compratori dei nostri titoli di Stato per mandarci a gambe all’aria, per razziare poi quanto vi è ancora di buono nel nostro paese a prezzi da svendita totale per fallimento! ndr
LB

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