« Ogni giorno di più mi convinco che lo sperpero della nostra esistenza risiede nell'amore che non abbiamo donato. L'amore che doniamo è la sola ricchezza che conserveremo per l'eternità »

GUSTAVO ADOLFO ROL



sabato 5 novembre 2011

4 novembre 2011 Genova - 4 novembre 1966 Firenze un triste gemellaggio in una data simbologicamente importante.

Il 4 nevembre 1966 Firenze è stata devastata da una immane alluvione le cui cause sono ancora incerte ma è forte l'ipotesi dell'errore umano essendo state aperte le chiuse delle dighe all'improvviso con un'onda di piena gigantesca.



Il 4 novembre 2011 Genova devastata da un'altrettanto tremenda alluvione con una onda di piena gigantesca e improvvisa come uno tsunami.
I dubbi posti dall'amico Doriano nel suo articolo sono a parer mio più che plausibili e dopo la situuazione di Roma lo sono ancor di più, la perturbazione sembra incollata su quelle zone.



4 e 11 sono i numeri che accomunano le due città.

Il 4:
Il Quaternario è la causa creatrice ed ordinatrice di tutto, il Dio intelleggibile e supremo che crea colui che regna nel cielo e nel mondo sensibile. Egli organizza il mondo.
Quattro sono gli Evangelisti che ci hanno trasmesso l'insegnamento di Gesù il Nazareno.
Quattro sono i segni ebraici che formano il Nome Ineffabile.
Quattro, infine, sono le Iniziali che suggeriscono la Parola, che è stata perduta da un'umanità decaduta e che i Rosacroce e la Massoneria sono tenuti a ritrovare!

L'11
che rappresenta il numero mistico della Cabala ebraica dalla quale dipendono tutti i segreti e la simbologia della Massoneria, e rappresenta anche le colonne del tempio massonico.

Ora si assisterà alle inevitabili e sterili chiacchiere sulle cause di questa tragedia da parte dei politici, tecnici, metereologi, i genovesi non hanno bisogno di discorsi ma di aiuti senza la presa in giro dell'aumento dell'accise per 5 centesimi in toscana per i danni in toscana come a dire che agli alluvionati dopo aver perso tutto gli aumentano anche la benzina.
Non ho sentito un solo politico dire che rinunciano a un solo euro per aiutare chi è stato duramente colpito.

Zak

2 commenti:

  1. "Non ho sentito un solo politico dire che rinunciano a un solo euro per aiutare chi è stato duramente colpito."

    E ... non ne sentirai uno di quei politici che hanno tagliato 60 milioni di euro alla protezione civile; tranquillo pagheremo sempre noi con le accise sul carburante, lo stiamo pagando dal 1911 con il terremoto di Messina, del Friuli, ecc. ecc.

    Ciao Zac

    RispondiElimina
  2. Caro Wlady, se andassero veramente e in toto a chi ne ha bisogno ne pagherei anche il doppio ma non ne vedranno neanche un centesimo, l'aquila docet.
    buona serata Wlady

    RispondiElimina

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