« Ogni giorno di più mi convinco che lo sperpero della nostra esistenza risiede nell'amore che non abbiamo donato. L'amore che doniamo è la sola ricchezza che conserveremo per l'eternità »

GUSTAVO ADOLFO ROL



giovedì 14 luglio 2011

IL PUNTO SUL PERICOLO RADIAZIONI: ADESSO ANCHE IN USA CENTRALI ATOMICHE A RISCHIO

Oltre al continuo peggioramento di Fukushina, in USA la musica non è migliore: reattori nucleari minacciati dalle alluvioni, per lo straripamento del fiume Missouri ed una centrale strategica è assediata dal fuoco.

"Di certo sappiamo solo due cose : il peggio deve ancora venire e quelli che si devono occupare dei disastri e loro danni, mentono. Al contrario le assicurazioni da parte della industria continuano a fluire come le acque della alluvione che ora sta sommergendo la Valle del Missouri.

FUKUSHIMA: dal Giappone continuano a pervenire cattive notizie e sembra che non ci sia fine.
Ora, tra i cittadini giapponesi intorno a Fukushima, è stata confermata un'ampia contaminazione radioattiva interna.
Due balene catturate a 650 km dai reattori in fusione hanno mostrato intense radiazioni.


Il Plutonio, la sostanza più mortale che la nostra specie conosca, è stata trovata paurosamente vicina al sito. La Tokyo Electric e il governo giapponese hanno ammesso 3 fusioni al 100% ma non possono confermare con affidabilità lo stato attuale di quei nuclei. I nuclei fusi sono stati coperti di acqua , ma non è chiaro se continueranno a fondere attraverso il vaso di contenimento e dentro il suolo.

Tra le possibilità non si esclude lo scenario della "sindrome cinese": in cui uno è più nuclei fusi si fondano nel contenimento e arrivino alla falda acquifera. Questo potrebbe portare ad una esplosione di vapore che potrebbe spingere ancor più grandi nubi di vapore radioattivo, nonchè acqua radioattiva e detriti dentro l'oceano e l'atmosfera.

Di questo genere di esplosioni ne sono successe almeno 3 ed una delle quali gravissima. Nessun dubbio che si è aperta una breccia in due contenimenti sin dall'inizio del disastro. L'unità 4 ha della crepe e sta sprofondando. Non è chiaro lo stato della sua pozza di combustibile radioattivo usato, che per certo ha preso fuoco. Non chiara è anche la capacità dei proprietari di mantenere la stabilità delle unità 5 e 6, che sono state chiuse quando è arrivato il terremoto/tsunami

Quella stabilità dipende dalla energia elettrica continua necessaria per far funzionare i sistemi di raffreddamento, che potrebbe sparire nel mezzo di scosse di assestamento, che molti pensano inevitabili. Un terremoto molto forte accadde dopo le prime scosse che portarono uno tsunami devastante in Indonesia e alcuni pensano lo stesso potrà accadere presto a Fukushima.

C'è più di una ragione nel credere che la situazione sia peggio di quanto sembri e che coloro che se ne devono occupare non conoscano tutta la entità del danno e come farvi fronte. Solo 5 anni fa un terremoto chiuse 7 reattori a Kashiwazaki. "Tsunami", è una parola giapponese...

La radiazione proveniente da Fukushima da tempo è stata intercettata in tutto l'emisfero nord con ripercussioni sulla salute, per le quali si dibatterà in eterno.

In Giappone operano ancora circa 50 reattori. Secondo alcuni, la cittadinanza giapponese ha il diritto legale di chiuderle. Preghiamo perchè lo facciano.. ieri.

LOS ALAMOS (New Mexico-USA) : un enorme incendio si è scatenato alla periferia del laboratorio nazionale che fu alla base del programma che costruì la bomba atomica. La prima esplosione irradiò la valle circostante il 16 luglio 1945. Quindi seguirono le due che distrussero Hiroshima e Nagasaki.

Dentro e intorno a Los Alamos ci sono significativi quantitativi di materiale radioattivo immagazzinato. E' da vedere quanto sia, dove sia, quanto grave sia , quanto sia già stato preso dalla fiamme. Le evacuazioni forzate sono in corso. Le rassicurazioni ufficiali non sono attendibili. Nè lo sono le stime del potenziale fall out radioattivo che potrebbe diffondersi in tutta l'America del Nord ed oltre.

VERMONT YANKEE: Entergy, la proprietaria di uno dei reattori in Vermont, ha minacciato di fare a pezzi un solenne contratto pubblico. L'unica cosa certa qui è il disprezzo della azienda che santifica le proprie parole. Anni fa la Entergy cercò una autorizzazione ufficiale a VY. In cambio promise che lo stato poteva scegliere di chiudere il reattore il 21 marzo 2012, cosa fatta ora.

In anni recenti, il VY ha eruttato trizio nelle falde acquifere e nel fiume Connecticut, in alcuni casi da tubature sotterranee la cui esistenza l'azienda ha negato. Una torre di raffredddamento è crollata.
Ma la Nuclear Regulatory Commission (la commissione che regola il nucleare) ha esteso la licenza del reattore ed ha chiesto al Dipartimento di Giustizia federale ( federal Justice Department) di intervenire a nome della azienda.

La richiesta fa a pezzi ogni credibilità della Commissione, che fu creata nella metà degli anni 70 col fine di essere una parte disinteressata su cui la parte pubblica avrebbe potuto fare affidamento. Dato che ora prende posizione in modo partigiano, in nome di un proprietario di un reattore, il suo impegno a regolare contamina totalmente il nucleo della sua esistenza.

Entergy ha fatto causa cosi può acquistare carburante radioattivo per 65 milioni di $, che la gente del Vermont non vuole sotterrare nella sua terra.

Questo andrà alla Corte Suprema USA, dove si può determinare la futura santità legale di qualsiasi contratto e pubblico firmato da qualsiasi azienda e multinazionale, nucleare o meno

NEBRASKA: le acque del fiume Missouri continuano a minacciare almeno 2 reattori
le ultime cronachew dicono che Cooper potrebbe essere ancora in funzione, con l'assicurazione pubblica che potrebbe essere chiusa molto velocemente. Non è stato spiegato che potrebbe succedere se gli addetti... dovessere essere un po' in ritardo nel chiuderla.

Nemmeno c'è molto in più da dire sulle conseguenze dei nuclei inondati e delle pozze di raffreddamento carburante sui fiumi Missouri e Mississippi o sull'ecosistema lungo il tratto verso il Golfo del Messico, che ancora alla canna del gas per la dose tossica della BP.

Ma... una serie di circostanze piuttosto surreali, circonda la vera natura delle specifiche del progetto e protezioni in atto (o meno ) a Fort Calhoun (la centrale atomica).

Si può riassumere il tutto al meglio, con ciò che accadde a un “berma antialluvione" ("barriera" di protezione) che avrebbe dovuto proteggeret Ft. Calhoun. Questo enorme salsicciotto (la barriera protettiva ndt) di gomma, riempito di acqua era largo 16 pioedi e alto 8.

Ma lat CNN ha citato un rappresentante della azienda dire che delle attrezzature sono entrate in contatto con la berma (il "salsicciotto") e lo hanno forato. Ma non preoccupatevi: c'è lo stesso "livello di protezione che c'era prima" della istallazione della berma.
In altre parole: il dispositivo era stato installato per proteggere il reattore. Poi qualcuno lo ha forato. Ma le cose sono come erano prima, quindi .. quella berma non era necessaria? Chiaro?

Altrettanto non chiaro è se le acque della alluvione continueranno a salire in questi due reattori, se gli addetti saranno in grado di proteggerli e... che succederà se non saranno in grado di farlo.
I media "mainstream", quelli ufficiali e delle multinazionali stanno portando avanti 0 informazione su questi fatti. Tutto è soggetto a rapidi e pericolosi cambiamenti sui quali potremmo avere pochissime informazioni affidabili.

La corrente di disastri ai reattori nucleari, vomitata da questa industria morente, è destinata a salire. I pedaggi da pagare salgono con ogni perdita che avviene a Fukushima, con ogni fiamma a Los Alamos, con ogni lettera legale a Vermont Yankee ed con ogni centimetro di alluvione nel Nebraska.
Il bisogno di fermare questa follia cresce disperatamente ogni giorno che passa...

tratto da : http://www.commondreams.org/view/2011/06/29-1 di Harvey Wasserman
sintesi e traduzione Cristina Bassi, http://www.thelivingspirits.net/

Nessun commento:

Posta un commento

La pubblicazione dei commenti è sottoposta a moderazione quindi se non rispondo subito non vi preoccupate.
L'autore del blog non è responsabile dei commenti esterni.
Ognuno è libero di commentare ma non saranno tollerati commenti contenenti turpiloquio, offese verso persone, ideologie, religioni o politiche e razzismo in ogni sua forma.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...