« Ogni giorno di più mi convinco che lo sperpero della nostra esistenza risiede nell'amore che non abbiamo donato. L'amore che doniamo è la sola ricchezza che conserveremo per l'eternità »

GUSTAVO ADOLFO ROL



martedì 19 luglio 2011

Forte aumento di mortalità infantile negli Stati Uniti: a causa di Fukushima?


Clicca per ingrandireI neonati americani stanno morendo in una percentuale incredibile. (…) Gli USA sono al 28° posto per mortalità infantile (DHHS, CDC, National Center for Health Statistics. Health United States 2010, Table 20, p. 131, February 2011.)
(…) 8 città nel Nord Ovest degli USA (Boise ID, Seattle WA, Portland OR, più nel nord della California le città di: Santa Cruz, Sacramento, San Francisco, San Jose, and Berkeley) riportano i seguenti dati sulla mortalità tra i bambini con meno di 1 anno di età:
prima di Fukushima: 4 settimane, fino alla fine del 19 marzo 2011: 37 morti (media: 9.25 per settimana), dopo Fukushima, 10 settimane, fino alla fine del 28 maggio 2011: 125 morti (media:12.50 per settimana)
Questo equivale al 35 per cento di aumento (il totale per tutti gli USA ammonta a circa 2.3%) e statisticamente è significativo. Di ancor più significativo (further significance) è che questi dati includono le 4 settimane prima e le dieci dopo il disastro della centrale nucleare di Fukushima.
Nel 2001 la mortalità infantile fu di 6.834 per 1000 nascite, che sono aumentate a 6.845 nel 2007. Tutti gli anni dal 2002 al 2007 hanno avuto un tasso più elevato di quello del 2001.



Dal reattore di Fukushoma “eruttano” isotopi radioattivi, che includono iodio (I-131), stronzio (Sr-90) e cesio (Cs-134 e Cs-137) e tutti vengono presi dal cibo e dall’acqua.
Lo iodio si concentra nella tiroide, Lo stronzio 90 nelle ossa e nei denti e il cesio 134 e 137 nei tessuti molli, incluso il cuore.
I bambini non ancora nati sono più vulnerabili perché le cellule si dividono rapidamente e la dose che arriva è più grande proporzionalmente di quella che arriva ad un adulto.

I dati di Chernobyl, che esplose 25 anni fa, mostrano chiaramente un aumento nel numero di neonati malati e deboli ed anche di feti e di neonati, specialmente subito dopo il meltdown.
Queste avvenne sia in Europa che nella ex Unione Sovietica. Simili riscontri si trovano anche nella fauna che vive intorno alle aree con alto fallout radioattivo. (Chernobyl – Consequences of the Catastrophe for People and the Environment, Alexeiy V. Yablokov, Vasily B. Nesterenko, and Alexey V. Nesterenko. Consulting Editor: Janette D. Sherman-Nevinger. New York Academy of Sciences, 2009.)
Si misurarono i livelli dei radiotopi nei bambini che erano morti nell’area di Minsk che aveva ricevuto il fallout di Chernobyl: i dati sulla situazione cardiaca erano gli stessi di quelli visti in test di animali a cui era stato somministrato Cs-137. (Bandashevsky, Y. I, Pathology of Incorporated Ionizing Radiation, Belarus Technical University, Minsk. 136 pp., 1999: per il suo lavoro da pioniere il Prof. Bandashevsky fu arrestato nel 2001 ed imprigionato per cinque anni su una sentenza che lo condannò ad 8)

Il tasso nazionale sul basso peso alla nascita (sotto i 2500 grammi) è aumentato del 23% dal 1984 al 2006. Negli USA quasi 400.000 neonati nascono ogni anno al di sotto dei 2500gr.
La maggior parte dell’aumento della mortalità infantile è dovuto specificatamente a bambini nati con peso inferiore ai 750 gr. Nascite multiple sono un risultato abituale con bambini sottopeso ma il maggior aumento di nascite al di sotto dei 750 gr è avvenuto in nascite singole da madri tra i 20 e 34 anni di età. (CDC, National Vital Statistics Report, 52 (12): 1-24, 2005.)
Da un punto di vista ostetrico, le donne tra i 20 e i 34 sono coloro fisicamente più in grado di partorire un figlio sano. Dunque: cosa è andato storto? Qualche idea sulla causa la si associa spesso a questi casi: un cambiamento dovuto ad incidente, una distribuzione geografica sospetta o un aumento nei pericoli che si sa colpiscono in modo avverso la salute e lo sviluppo.
(…) il 5 Giugno 2011, The Japan Times ha riportato che la radiazione nella centrale 1 era di 4000 milliseverts all’ora. Mettendola in prospettiva, un operaio riceverebbe una dose massima “ammissibile” in 4 minuti.

In aggiunta ci sono oltre 40000 tonnellate di acqua radioattiva sotto il reattore, con più radioattività che fuoriesce nell’aria e nel mare. Le barre radioattive si sono fuse e sono sprofondate (melted and sunk) nella base dei reattori 1, 2 e 3.
(…) Perché dovremmo preoccuparci se c’è un collegamento tra Fukushima e la morte dei bambini? Perché dobbiamo misurare i veri livelli di isotopi nell’ambiente e nei corpi delle persone esposte, per determinare se il fallout è mortale per coloro che sono più vulnerabili
La ricerca tecnicamente non è difficile: sono le barriere economiche e politiche che possono esserlo ed esserlo maggiormente. Bandshevsky ed altri lo fecero e confermarono il collegamento (si veda il libro sopracitato).
Le scoperte biologiche di Chernobyl non possono essere ignorate: se si sono incorporati o meno isotopi determina il futuro di tutta la vita sulla terra: animali, pesci, uccelli, piante e umani.
È fondamentale conoscere questa informazione se vogliamo evitare un catastrofico danno futuro.

** autrice di Life's Delicate Balance: Causes and Prevention of Breast Cancer and Chemical Exposure and Disease, e specialista in medicina interna e tossicologia. Ha editato il libro Chernobyl: Consequences of the Catastrophe for People and Nature, scritto da A. V. Yablokov, V. B., Nesterenko e A. V. Nesterenko, pubblicato dalla New York Academy of Sciences nel 2009. Il suo interesse primario è la prevenzione della malattia attraverso l’educazione del pubblico.

***Joseph Mangano , epidemiologo e Direttore Generale del gruppo di ricerca Radiation and Public Health Project.


 By Janette D. Sherman, M. D.** e Joseph Mangano*** / counterpunch.org Traduzione e sintesi a cura di: Cristina Bassi / Fonte: thelivingspirits.net

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