« Ogni giorno di più mi convinco che lo sperpero della nostra esistenza risiede nell'amore che non abbiamo donato. L'amore che doniamo è la sola ricchezza che conserveremo per l'eternità »

GUSTAVO ADOLFO ROL



martedì 10 maggio 2011

IL DESTINO DEI BAMBINI DI FUKUSHIIMA

DI JOE GIAMBRONE
Counterpunch.org

Una donna al quarto mese di gravidanza è stata contaminata con il cesio radioattivo; la concentrazione di cesio nella madre (0.91kBq/kg bw) era simile a quello del neonato (0.97kBq/kg bw). (1)
I bambini della Bielorussia, dell’Ucraina e di alcune regioni della Russia ci mostrano cosa bisogna aspettarsi da una grave contaminazione da radiazioni come quella che sta avvenendo in Giappone. Le radiazioni colpiscono i giovani in maniera più violenta degli adulti, che vengono comunque menomati dalla contaminazione.
La radioattività causa numerose malattie tra cui tumori terminali e non solo dalle grandi quantità iniziali, ma nel tempo dalle particelle assorbite all’interno del corpo.


Un importante consulente nucleare del Primo Ministro giapponese, il professore Toshiso Kosako, ha dato le sue dimissioni in segno di protesta contro il governo che ha alzato di venti volte (da 1 mSv/all’anno a 20mSv) il livello di esposizione tollerato per i bambini. Può essere dimostrato che l’industria dell’energia atomica è stata una catastrofe senza precedenti per l’umanità.

Il bielorusso Yury Bandashevsky è uno dei maggiori esperti di contaminazione da radionuclidi. Dalla zona di Chernobyl Bandashevsky ha pubblicato centinaia di studi scientifici e ha studiato la contaminazione radioattiva assorbita dai bambini per decenni.

 
I genitori del nord del Giappone dovrebbero studiare le raccomandazioni alimentari di Bandashevsky che ha scoperto che la pectina che si trova nelle mele aiuta a rimuovere il cesio radioattivo dal corpo.
Comunque, il cibo e gli animali cresciuti nelle regioni contaminate trasmettono radiazioni alla popolazione per secoli a venire. La dipendenza dei giapponesi dal pesce creerà ben presto un altro shock alla nazione perché i pesci più grandi sono quelli che assorbono la maggior quantità di radiazioni nella catena alimentare.
Gli studi di Bandashevsky hanno evidenziato delle cifre impressionanti sui pericoli di contaminazione interna dalle radiazioni:
“Un livello cronico di cesio che va oltre i 30Bq/kg rispetto al peso del corpo è spesso associato con malattie cardiovascolari gravi.” (2)
Per i bambini con una quantità di cesio oltre i 50 Becquerel/kg rispetto al peso del corpo, “ci saranno malattie patologiche degli organi o dei sistemi vitali” (3). Questi livelli possono produrre malformazioni nei neonati e aumentano il rischio di aborto spontaneo.
Il Center for Disease Control (Centro di controllo delle malattie) americano sostiene che sia il cesio 134 e il cesio 137 emettono raggi beta e gamma, che possono ionizzare le molecole all’interno delle cellule penetrate da queste emissioni e provocano danni ai tessuti e un disturbo della funzione cellulare (4).
Le donne giapponesi in stato di gravidanza devono abbandonare il nord del paese prima possibile per la sicurezza dei loro bambini. I feti sono in pericolo imminente e sono molto più vulnerabili alle radiazioni rispetto agli adulti.
Quanto è vasta la contaminazione al momento in Giappone?
La rivista Nature ha scritto sul suo sito Internet che il suolo a 40 chilometri a nord-ovest dalla centrale contiene ”livelli di cesio 137 pari a 163.000 Bq/kg e iodio 131 pari a 1.170.000 Bq/kg, secondo il Ministro della Scienza giapponese” (5).
Il limite della nuova zona rossa ufficiale è solamente ad un raggio di 30 km dalla centrale. Questo significa che chi vive al di fuori di questa distanza non sarà evacuato al momento e molti non lo saranno mai e torneranno così alla loro vita normale. Saranno avvelenati per il resto della loro vita solamente dagli isotopi radioattivi che sono incolori, insapori e inodori, mentre il cesio, lo stronzio, lo iodio e altri radionuclidi continueranno a contaminare le forme di vita in quell’ambiente nonostante tutte le false garanzie.
Tracce di plutonio, considerata la sostanza più tossica al mondo, sono state trovate in otto diverse stazioni di controllo in Corea.
La radioattività è un argomento fortemente contestato e controverso. Le numerose prove mediche vengono continuamente ignorate dai maggiori mezzi d’informazione. Al centro della controversia c’è l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica. Molti non sanno che la AIEA ha l’autorità su tutti i problemi di salute che riguardano le radiazioni, sia quelle militari che quelle civili.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità può quindi essere bloccata dall’AIEA nella pubblicazione dei suoi studi sugli incidenti nucleari, come quello di Chernobyl. Questo è quello che è avvenuto nel 1995 sotto il mandato del direttore dell’OMS, Hiroshi Nakajima (6).
Alcuni documentaristi svizzeri hanno scoperto che la conferenza internazionale del 1995 di Nakajima, composta da 700 esperti e medici, ha ricevuto il divieto di pubblicare i suoi studi su Chernobyl dall’AIEA. Il film svizzero “Nuclear Controversies” del 2004 descrive questa battaglia tra i dottori e gli scienziati contro l’Agenzia internazionale per l’Energia Atomica.
Nakajima descrive l’AIEA in questa maniera: “Hanno l’autorità sulle questioni atomiche sia per uso militare o civile o pacifico. Sono loro che comandano.” (7)
Ciò di cui nessuno vuole discutere è la parola ‘militare’ e il desiderio delle forze armate dell’Occidente di attaccare altri territori con le munizioni all’uranio impoverito. Al momento la NATO sta bombardando la Libia con bombe all’uranio e quindi deve negare che la contaminazione da questo materiale possa nuocere alle popolazioni. Quest’ammissione potrebbe da sola costituire la confessione di aver commesso crimini di guerra e per questo le menzogne continuano ad accavallarsi indisturbate.
Le radiazioni attaccano il DNA e causano malformazioni innaturali, mortalità improvvisa e malattie che persistono per il resto della vita di una persona.
Diversi documentari hanno mostrato gli effetti delle radiazioni sui bambini di Cernobyl tra cui il premio Oscar “Chernobyl Heart” del 2003. Il film mostra immagini strazianti di bambini deformi e di molti ragazzi che hanno tumori alla tiroide o altre malattie alla tiroide. Solo poco più del 20% dei bambini della Bielorussia possono essere considerati sani, secondo studi governativi.
Uno studio ucraino ha rilevato che “per ogni caso di cancro alla tiroide ci sono altre 29 patologie alla stessa ghiandola” (8).
Bandashevsky ha trovato altri effetti sulla salute anche a livelli più bassi di contaminazione da cesio: “L’80% dei bambini con una concentrazione di 5Bq/kg sono sani, mentre lo è solamente il 35% di quelli con una concentrazione di 11Bq/kg.” (9)
“Chernobyl Heart”, “La battaglia di Chernobyl” e “Nuclear Controversies” sono disponibili online per lo streaming. Le prove che le radiazioni distruggono la vita di popolazioni intere sono inconfutabili.
Gli studi ufficiali dell’ONU non sono riusciti a dimostrarlo. L’evidenza del comportamento dell’ONU viene resa manifesta da quello che ha scritto nel rapporto del 2008 dell’UNSCEAR (Comitato scientifico delle Nazioni Unite per lo studio degli effetti delle radiazioni ionizzanti su Chernobyl):
    Come discusso precedentemente nella sezione sull’attribuzione degli effetti dell’esposizione alle radiazioni, non è possibile dichiarare in maniera scientifica che le radiazioni causano un cancro particolare in un individuo, poiché al momento non esistono biomarcatori per le radiazioni. (10)
Seguendo la loro stessa logica non sarebbe neanche possibile scientificamente escludere che le radiazioni causano i numerosi cancri trovati in regioni altamente contaminate. Invece è esattamente quello che l’ONU ha fatto senza alcuna vergogna in una serie di rapporti che deliberatamente sottostimavano le morti dovute alla catastrofe di Chernobyl.
Mentre l’AIEA rifiuta di accettare le conseguenze mediche della radioattività, riconosce che le radiazioni si sono diffuse dal luogo dell’esplosione nella centrale di Fukushima. Sono stati rilevate quantità pari a 25 Megabecquerel per metro quadrate di iodio 131 e 3.7 Megabecquerel per metro quadrato di cesio 137 ad una distanza tra i 25 e i 58 chilometri dalla centrale (11). Questi numeri dovrebbero fare in modo di allestire evacuazioni a distanze molto più grandi rispetto alla zona rossa (da leggersi come zona inabitabile) ufficiale di 30 chilometri.
Essere di fronte a questa realtà potrebbe rendere una gran parte del Giappone una terra deserta con costi economici oltre le aspettative. Il numero di rifugiati potrebbe superare quello che il governo può gestire. L’assoluta insensatezza dell’energia atomica potrebbe diventare un fatto inevitabile per il mondo intero.
Tutte le esposizioni alle radiazioni aumentano i rischi di cancro e non esiste una dose sicura. Questo è ciò che viene scritto dalla National Academy of Sciences (12), dall’EPA (Environmetal Protection Agency) (13), dall’NRC (Nuclear Regulatory Commission) (14), dal CDC (Centers for Disease Control) (15) e da altri.
Quindi, quando una popolazione è esposta a un aumento di particelle radioattive, una certa percentuale di persone e animali sarà colpita in maniera negativa, è difficile determinare il numero esatto e le stime vengono fatte per estrapolazione.

Chris Busby , usando gli studi europei dopo Chernobyl, ha predetto 400 mila casi di cancro per la popolazione che vive entro 200 chilometri da Fukushima (16), includendo la periferia di Tokyo. I cancri includono quello alla tiroide, al pancreas, alla prostata, ai polmoni, alla pelle, alle ossa e la leucemia e qualsiasi altro tipo di cancro che esiste. Questo è quello che causano le radiazioni agli organismi viventi.
Le prove sono chiare. I bambini che vivono nelle ”regioni contaminate in un raggio di 250 -300 chilometri da Chernobyl mostrano un aumento nelle mutazioni.” (17) Dal 1987 al 2004 “l’incidenza di tumori al cervello nei bambini sotto i tre anni è raddoppiata e negli infanti del 7.5." (18).
Migliaia di studi svolti in Russia, Ucraina, Bielorussia e nelle nazioni circostanti sono stati analizzati nel 2009 da Alexey Yablokov e da Vassily e Alexey Nesterenko. Il risultato di queste ricerche, Chernobyl, le conseguenze della catastrofe per le persone e per l’ambiente (19), è stato pubblicato dalla New York Academy of Sciences e cita cinquemila diverse ricerche. Il 40 per cento dell’Europa ha ricevuto radiazioni significative. La radioattività si è diffusa in tutto l’emisfero settentrionale dove continua tutt’oggi a colpire la salute umana.
Le regioni più contaminate mostrano grandi devastazioni direttamente collegate ai livelli di radiazione. La provincia di Gomel in Bielorussia aveva il 90% di bambini sani nel 1985, l’anno prima del disastro. Nel 2005 “poco più del 10% dei bambini potevano essere considerati in salute.” (20) Gli effetti sono direttamente collegati ai livelli di contaminazione, eliminando altri possibili fattori.
Sono cresciuti in maniera esponenziale i casi di rare deformità nei neonati. Diverse malformazioni congenite ”quali la polidattilia, organi interni deformati, arti assenti o deformi e ritardi nella crescita sono aumentati in maniera significativa nelle regioni contaminate. […] Le malformazioni congenite ufficialmente registrate sono cresciute di 5,7 volte durante i primi 12 anni dopo la catastrofe.” (21)
Questo è quello che i genitori del nord del Giappone devono aspettarsi se decidono di rimanere in quella zona. Questo è quello che la spinta verso l’energia atomica ha lasciato in eredità alle prossime generazioni che vivranno vicino le zone contaminate.
La metodologia AIEA ha mostrato dei difetti evidenti nel conteggio delle vittime post-Chernobyl. Le nascite di bambini morti non sono assolutamente state conteggiate. La realtà è che fino al 2004 “il numero totale stimato di aborti e parti di bambini morti in Ucraina come risultato di Chernobyl era di circa 50 mila.” (22).
Questi sono cinquantamila morti nella sola Ucraina che non meritano neanche una menzione nel “calcolo delle morti” dell’ONU.
Quanti sono realmente morti a causa del disastro di Chernobyl?
Il libro di Yablokov/Nesterenko stima la cifra delle morti intorno al milione:
“Quindi la mortalità generale per il periodo da Aprile 1986 alla fine del 2004 a causa della catastrofe di Chernobyl era stimata intorno i 985 mila morti. Questa stima del numero di morti è simile a quella di Gofman (1994) e Bertell (2006).” (23)
Tre studi indipendenti sono arrivati alle stesse conclusioni.
L’industria dell’energia atomica oggi in molte nazioni mostra una gran disattenzione per la vita umana arrivando a poterla considerare come un crimine contro l’umanità. Lo Statuto di Roma, seguito dalla Corte Criminale Internazionale, ha aggiunto la seguente categoria ai crimini contro l’umanità:
(k) Altre azioni disumane di simile carattere che causano intenzionalmente grande sofferenza o infortuni seri al corpo o alla mente o alla salute fisica.
Poiché tutte le centrali nucleari regolarmente scaricano particelle pericolose radioattive, che tutti i governi ammettono essere pericolose, il caso è molto chiaro. L’energia nucleare deve essere abolita fintanto che ci rimane abbastanza terra coltivabile per poter vivere.
In un senso strettamente morale, queste centrali mettono in pericolo milioni di altri bambini, forse 12 mila generazioni che devono ancora nascere (24). La produzione d’energia nucleare ci mette a rischio di malattie invalidanti. Questa è una violazione deliberata dei diritti di milioni di esseri umani.
Il plutonio rimane un pericolo per le future generazioni. Questa imprudenza, il rilascio incontrollato di isotopi radioattivi, ha inquinato la Terra. I giapponesi devono ricordare le persone in Bielorussia; le nascite anomale di bambini “le cui madri vivono in zone contaminate è due volte più alto che quello delle madri che vivono in zone non contaminate.” (25).

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NOTE:

1. Organizzazione mondiale della salute, International Agency for Research on Cancer, Monographs on the Evaluatiion of Carcinogenic Risks to Humans, Vol. 78 Ionizing Radiation Part 2: Some Internally Depostited Radionuclides, 2001, IARCPress, Lyon France, p. 343.

2. Yuri Bandazhevsky, Chronic Cs-137 incorporation in children 's organs, 488 SWISS MED WKLY, 2003; 133:488–490 · www.smw.ch (peer reviewed), Official journal of, the Swiss Society of Infectious disease the Swiss Society of Internal Medicine, Swiss Respiratory Society

3., 17., 24. The Chernobyl Catastrophe and Health Care, By Dr. Michel Fernex, Professor emeritus, Medical Faculty of Basel, F-68480 Biederthal, France. 4. Center for Disease Control Publication p157-c2, CESIUM, 2. RELEVANCE TO PUBLIC HEALTH, CDC website.

5. Nature Journal Online, Radioactivity Spreads in Japan, March 29 2011, http://www.nature.com/news/2011/110329/full/471555a.html

6. Nuclear Controversies, 2004, Swiss TV, Film by Wladimir Tchertkoff, Feldat Film Switzerland.

7. id.

8. Consequences of the Catastrophe for People and the Environment, Alexey V. Yablokov, Vassily B. Nesterenko, Alexey V. Nesterenko, 2009, Annals of the New York Academy of Sciences, Vol.1181.

9. V.B. Nesterenko's report at the International conference "Medical Consequences of the Chernobyl Catastrophe: results of 15-year researches", June 4-8, 2001, Kiev, Ukraine.

10. SOURCES AND EFFECTS OF IONIZING RADIATION, United Nations Scientific Committee on the Effects of Atomic Radiation UNSCEAR 2008 Report to the General Assembly with Scientific Annexes, VOLUME II Annex D Health effects due to radiation from the Chernobyl accident

11. IAEA website, Fukushima Nuclear Accident Update Log, March 30, 2011, http://www.iaea.org/newscenter/news/2011/fukushima300311.html 12. National Academy of Sciences, 2006, Health Risks from Exposure to Low Levels of Ionizing Radiation: BEIR VII Phase 2. http://www.nap.edu/openbook.php?record_id=11340&page=1#

13. EPA website, Radiation Risks and Realities, "The more radiation dose a person receives, the greater the chance of developing cancer… Current evidence suggests that any exposure to radiation poses some risk, however, risks at very low exposure levels have not been definitively demonstrated." ["very low" not defined –JG] www.epa.gov/radiation/docs/402-k-07-006.pdf

14. NRC website, Fact Sheet on Biological Effects of Radiation, "This dose-response hypothesis suggests that any increase in dose, no matter how small, results in an incremental increase in risk." http://www.nrc.gov/reading-rm/doc-collections/fact-sheets/bio-effects-radiation.html

15. Center for Disease Control website, Prenatal Radiation Exposure: A Fact Sheet for Physicians, "However, the human embryo and fetus are particularly sensitive to ionizing radiation, and the health consequences of exposure can be severe, even at radiation doses too low to immediately affect the mother. Such consequences can include growth retardation, malformations, impaired brain function, and cancer."

16. Dr. Chris Busby, Reuters, http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=S0H-mtsdsgg.

17. The Chernobyl Catastrophe and Health Care, By Dr. Michel Fernex, Professor emeritus, Medical Faculty of Basel, F-68480 Biederthal, France.

18. Consequences of the Catastrophe for People and the Environment, Alexey V. Yablokov, Vassily B. Nesterenko, Alexey V. Nesterenko, 2009, Annals of the New York Academy of Sciences, Vol.1181. 19. id.

20. id.

21. id.

22. id.

23. id.

24. Al Jazeera, April 4, 2011, No safe levels' of radiation in Japan by Dahr Jamail, quoting Dr. Kathleen Sullivan.

25. The Chernobyl Catastrophe and Health Care, By Dr. Michel Fernex, Professor emeritus, Medical Faculty of Basel, F-68480 Biederthal, France.

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Joe Giambrone è un regista e autore di “Hell of a Deak: A Supernatural Satire”. È il direttore di Political Film Blog. Può essere contattato su polfilmblog@gmail.com

Fonte: http://www.counterpunch.org/

Link: http://www.counterpunch.org/giambrone05032011.html

03.05.2011

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di FRANCESCO CAVALLONE

Fonte

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