« Ogni giorno di più mi convinco che lo sperpero della nostra esistenza risiede nell'amore che non abbiamo donato. L'amore che doniamo è la sola ricchezza che conserveremo per l'eternità »

GUSTAVO ADOLFO ROL



lunedì 28 febbraio 2011

Radio Vaticana condannata per le emissioni. Ma la leucemia non c’entra

In questi giorni si è concluso il processo iniziato più di 10 anni fa contro Radio Vaticana per le emissioni della sua centrale di Santa Maria di Galeria vicino Cesano (Roma). Radio Vaticana è stata giudicata colpevole per aver violato il limite imposto di elettrosmog.
Il presidente del Codacons, l’avvocato Carlo Rienzi, che ha patrocinato la causa dei cittadini danneggiati, ha dichiarato:«È una grande vittoria: finalmente giustizia è fatta e gli abitanti di Cesano potranno ottenere i giusti risarcimenti». Rienzi, ora, si concentra sull’altra causa in piedi contro Radio Vaticana: «quella assai più grave dell’aumento della mortalità per leucemia tra gli abitanti del Cesanese».
La questione dell’aumento di mortalità per leucemia è una cosa molto grave e  delicata, e va chiarita, perché è un falso.



La prima cosa da chiarire è cosa si intende per “aumento” della mortalità, o dell’incidenza di una certa malattia, riferito a delle persone in un certo ambiente. L’aumento si intende rispetto all’incidenza della stessa malattia rispetto alla “normalità”. Per esempio il cancro al polmone colpisce una certa percentuale delle persone che non fumano e che vivono in condizioni normali. Le persone che fumano hanno un’incidenza maggiore di cancro al polmone, c’è un aumento dei casi di cancro dovuto al fatto di essere fumatori. Quindi se ne deduce che fumare aumenta l’incidenza del cancro al polmone.
Ma come si registra l’aumento? E’ un problema di statistica, sul quale è necessaria una breve premessa sulle basi della probabilità.
Prendiamo una moneta. Per sapere se è “truccata”, la lanciamo per un numero sufficientemente grande di volte, ad esempio 100, e registriamo quante volte è uscita testa (T). Ci aspettiamo che siano circa 50. Infatti, la probabilità di avere T è del 50%, quindi 0,5. Moltiplicata per il numero di lanci (100) viene per l’appunto 50, ed è quello che ci aspettiamo se la moneta è “onesta”. In realtà avremo “circa” 50 T, qualche volta 48, qualche altra 51 e così via. Ma se otteniamo 80 T su 100 lanci siamo (quasi) sicuri che la moneta sia truccata.
Vediamo ora un caso che si avvicina al problema statistico dell’aumento di casi di leucemia a Cesano. Prendiamo un dado e vogliamo sapere se è “truccato”, cioè se un certo numero, per esempio il 3, esce più volte rispetto al normale. La probabilità di avere un 3 in un lancio è 1/6, cioè1:6= 0,167. Se lo lanciamo una sola volta ed esce un 3, potremmo dire che il dado è truccato perché il 3 è uscito 1/0,167= 6 volte di più di quello che ci aspettiamo? No, non ha senso, perché la prova va fatta con un numero elevato di lanci. Su un solo caso non si può applicare una valutazione statistica!
Questo è esattamente quanto si afferma per l’aumento della leucemia a Cesano. Ecco i dati: un certo anno a Cesano una bambina morì di leucemia (1 caso). Si calcolò il valore aspettato dei morti per leucemia in rapporto alla popolazione dell’area in cui viveva la bambina, e venne 0,16. Alcune persone, in malafede o ignoranti, fecero il calcolo 1/0,16 = 6,2, quindi dissero che l’incidenza dei casi di decesso per leucemia era 6 volte il normale. Questo dato fu ripreso da Repubblica e da tutti i quotidiani italiani finché partì la denuncia. E ora si è arrivati alla fine. Radio Vaticana è stata giudicata colpevole, giustamente, ma non per aver causato la leucemia. Ma perché, come aveva denunciato più di 10 anni fa il magistrato Amendola, le emissioni di Radio Vaticana superavano i limiti di legge imposti dallo Stato Italiano malgrado invocasse la condizione di extraterritorialità.
Pe le leucemie, invece, la commissione istituita da Umberto Veronesi e composta da quattro esperti in leucemie e tumori indotti dalle radiazioni (due italiani, un inglese, un tedesco) ha concluso che:
* i dati esaminati non dimostrano una relazione tra emissioni radio del Centro di Radio Vaticana di S.Maria di Galeria ed incidenza e mortalità per leucemie infantili;
* la mortalità e l’incidenza di leucemia infantile della zona circondante per 10km la Radio non sono diverse da quelle del comune di Roma;
* non è dimostrato né un eccesso di incidenza di leucemia in un intorno di 10km dalla Radio, né un decremento del rischio a distanza crescente dall’impianto.
Intanto i presidenti di associazioni di consumatori che confidano nell’aumento degli aderenti per incassare i lauti contributi statali continuano a giocare con la buona fede delle persone colpite nei loro affetti e dalla paura dovuta all’ignoranza.
Se arriveranno nuovi dati, misure, valutazioni scientifiche saremo i primi a cambiare idea, ma fino a quel momento difenderemo la verità, anche se scomoda.

 di Carlo Cosmelli

Fonte dell'articolo:  www.cronachelaiche.it/

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