« Ogni giorno di più mi convinco che lo sperpero della nostra esistenza risiede nell'amore che non abbiamo donato. L'amore che doniamo è la sola ricchezza che conserveremo per l'eternità »

GUSTAVO ADOLFO ROL



domenica 19 dicembre 2010

Codice a barre per identificare gli embrioni: vorrebbero marchiare/etichettare ogni essere vivente?

dall'ottimo blog http://scienzamarcia.blogspot.com/
 

Il seguente articolo è stato pubblicato il 25 novembre 2010 sull'edizione on line del quotidiano svizzero in lingua francese 24heures.ch col titolo Des embryons «étiquetés» par codes-barres.

Quando le persone interessate a indagare e denunciare le cospirazioni occulte che determinano la politica nazionale ed internazionale denunciano la presenza del 666 nel codice a barre forse si sbagliano (potete leggere del pro e del contro, ma se fosse corretta l'illustrazione qui sotto?) e non ho ancora avuto modo di verificare se è vero quanto che "In Belgio ed in Svizzera si è già pensato in identificare gli appena nati marcandoli (per proteggerli dai furti di bebè, e dotarli di una Carta d’Identità epidermica, non smarribile) con un codice di barra, tatuato con tinta ultravioletta e perciò invisiblie all’occhio umano, sulla pelle", però so di certo che una cosa analoga è stata sperimentata per marchiare gli animali. Si inizia con gli animali e si finisce con l'uomo, come nel caso dei microchip


Del resto basta fare una piccola ricerca su internet per trovare la prova: rfid tattoos for tracking cows and peopleinvisible radio_tattoos could identify soldiers, ed ancora rfid_ink,_this_is_no_ordinary_stuff, tre articoli che trattano dell'uso di inchiostri particolari per marchiare uomini e bestie con codici rilevabili con la stessa tecnologia dei rilevatori di microchip rfid.  


Per chi fosse interessato fornisco anche il link dell'azienda che ha inventato tale tecnologia (e così fughiamo anche ogni possibile dubbio residuo).

Le coincidenze quindi ci sono, sono tante, e sono inquietanti. Inchiostro rfid, microchip, identificazione con codici digitali prima di oggetti, poi di animali e poi di esseri umani. 

E adesso viene questa nuova "scoperta" che sostanzialmente non serve a niente (della fecondazione artificiale si può fare benissimo a meno, se la natura non ci ha permesso di procreare si possono adottare dei bimbi orfani che saranno felicissimi di ricevere il nostro amore) se non a fare pubblicità a queste tecniche di marchiatura/identificazione digitale applicabili ad ogni oggetto e ad ogni essere animato ... o forse queste tecniche serviranno ,  in un futuro non lontano, per delle mostruose manipolazioni genetiche?



I ricercatori dell'Università di Barcellona, Spagna, hanno sviluppato un sistema di identificazione su embrioni di topo. La loro ricerca è sulla buona strada per continuare su gli embrioni umani.

Traduzione di Giuditta.
 
"Il risultato di questa ricerca potrebbe migliorare l'efficienza della fecondazione in vitro e delle procedure di trasferimento degli embrioni."

Ricordate la scena in Blade Runner in cui Harrison Ford bracca un "replicante" con l'aiuto di un unico indizio: una squama di serpente? Ma non una scaglia di un ofide, poiché il replicante è un serpente artificiale e il costruttore è identificato da un microscopico numero di serie, su ogni squama.

L'ovulo umano osservato nel liquido 
follicolare, la zona pellucida è il cerchio 
bianco
Fantascienza?
Non più: i ricercatori dell'Universitat Autònoma di Barcelona hanno sviluppato un sistema di identificazione di embrioni di topo, utilizzando codici a barre microiniettati nello spazio perivitellino regione situata tra la membrana cellulare e la zona pellucida - la membrana plasmatica dell'uovo nei mammiferi).

Quando penetra nell'utero, l'embrione lascia la zona pellucida, e il codice a barre è eliminato. Durante questa fase, gli scienziati hanno osservato qualche difficoltà che alcuni embrioni hanno avuto nello sbarazzarsi della loro "etichetta".
 
Lo scopo di questo sistema è quello di aumentare l'efficienza della fecondazione in vitro e le procedure di trasferimento dell'embrione: se le cellule e gli embrioni possono essere rapidamente e facilmente identificati, il tasso di successo degli impianti dovrebbe aumentare, secondo i ricercatori. Gli embrioni analizzati hanno mostrato una crescita normale fino alla fase precedente all'impianto. Il Dipartimento Salute della Catalogna ha dato la sua approvazione perché il metodo sia testato su ovociti ed embrioni  umani di numerose cliniche della fertilità spagnole.
 
Fonte:  http://scienzamarcia.blogspot.com/2010/12/codice-barre-per-identificare-gli.html
 
 

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