« Ogni giorno di più mi convinco che lo sperpero della nostra esistenza risiede nell'amore che non abbiamo donato. L'amore che doniamo è la sola ricchezza che conserveremo per l'eternità »

GUSTAVO ADOLFO ROL



martedì 11 gennaio 2011

Il candidato manciuriano?

di Virginia Romano [11 gen 2011]
8 gennaio 2011, ore 14, orario della costa orientale degli Stati Uniti. La deputata democratica Gabrielle Giffords viene colpita alla testa, coinvolta in una sparatoria mentre si trova a Tucson, Arizona per tenere un comizio chiamato ‘Congress in Your Corner’, ideato per dare modo agli elettori di esprimere le loro opinioni al loro rappresentante al Congresso. Il bilancio dell’attentato è sconvolgente, sei vittime, tra cui una bambina di soli nove anni, e altre 13 persone ferite da una pistola calibro 9.
La gravità della notizia si diffonde in tutto il mondo e la sorte della congresswoman appare segnata. Ne viene dichiarato pubblicamente il decesso ma si tratta di un errore, prontamente rettificato dalla Reuters. La Giffords è viva, seppure versi in gravi condizioni, e sta subendo una lunga e complessa operazione al cervello.
L’attentato alla Giffords, rieletta alla Camera lo scorso novembre battendo il candidato del Tea Party, fa riaffacciare la violenza omicida nella politica statunitense. Le intimidazioni, tra l’altro, non erano mancate, dato che pochi mesi fa la deputata aveva subìto un assalto al suo ufficio a causa voto favorevole all’Obamacare.
E dunque, anche se restano da chiarire identità e le motivazioni degli attentatori lo scenario che si delinea è composto da questi elementi: da un lato la vittima, donna, democratica, laica, favorevole alla libera scelta in tema di aborto, alla ricerca sulle cellule staminali, sostenitrice delle energie rinnovabili. Dall’altro l’assalitore – anche se le indagini si stanno concentrando sulla ricerca di probabili complici – Jared Lee Loughner, 22 anni, probabilmente legato a un gruppo di suprematisti bianchi e antisemiti denominato “Rinascimento americano”.
Ma la battaglia non è tra “destra” e “sinistra”, l’attentato non è l’esito di uno scontro ideologico tra estremisti.  Giffords è difatti considerata una “centrista”, si è battuta per l’aumento del salario minimo e su questioni di immigrazione in favore della legalizzazione dei clandestini, ma anche per un rafforzamento delle frontiere del paese; ironicamente, si è spesa affinchè non venissero limitati i diritti dei detentori di armi e ha una posizione favorevole in merito al loro libero commercio. Si tratta di un personaggio politico moderato dunque, che però ha finito per trovarsi nella “target list” di Sarah Palin, un elenco di avversari politici stilato dalla ex governatore dell’Alaska, ex candidata alla vicepresidenza e icona dell’ultradestra americana con l’intento di sconfiggerli politicamente “per la loro responsabilità nel disastro”: l’approvazione della riforma sanitaria.
Le riflessioni che suscita la vicenda, sulla quale rimane da chiarire, sono molte. Tra queste, che l’uso della violenza può darsi come esito di una radicalizzazione delle posizioni ad opera anche solo di una delle parti in causa. Nella fattispecie la Giffords è stata trasformata nel nemico, un nemico in grado di concentrare su di sé le frustrazioni e le tensioni di una società che sta attraversando un periodo intenso di riforme e cambiamento. L’Arizona, con tutti gli stati USA, si trova difatti in piena recessione; sta soffrendo la crisi del mercato edilizio, dopo anni in cui questo settore aveva rappresentato proprio la locomotiva della crescita economica e vede contemporaneamente acuirsi le tensioni sociali connesse alla presenza massiccia di stranieri.
Sulla base di quanto fin’ora scoperto dal Federal Bureau of Investigation potremmo pensare a Jared Lee Loughner come un folle in preda a delirio così come ad un candidato manciuriano dell’estrema destra.
L’opzione meno rassicurante però è quella di un paese nel quale il mero esercizio della democrazia e la sua espressione più cristallina – un comizio pubblico nel quale si affermano le proprie idee – possano costituire una provocazione.

La locandina del film

 Fonte: http://www.cronachelaiche.it/

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