Questo articolo pone interrogativi sul futuro utilizzo di generi alimentari per la prevenzione e diffusione capillare di medicinali e vaccini. Gli OGM sembrano ormai aver preso piede ovunque, colture sempre più resistenti a parassiti e carenza d’acqua, hanno sostituito le sementi che i contadini tramandavano di generazione in generazione. L’intero patrimonio genetico e la qualità del seme è così stata distrutta, per far largo a nuove sementi tecnologiche in larga scala. Non è obbiettivo di questo post analizzare i risvolti di tali politiche agricole ed economiche, anche se sarebbe il caso dedicare ampie pagine di giornali per denunciare tale scempio.
L’attenzione è posta su questo nuovo modo di utilizzo del riso e di ogni possibile genere alimentare come veicolo per vaccini e medicinali in genere. Alcuni ricercatori hanno impiantato alcune proteine del colera in riso modificato geneticamente, per osservare la reazione che tale modifica ha sviluppato nelle cavie. Questo tipo di impianto funzionerebbe come una vera e propria vaccinazione, inducendo i ratti a sviluppare gli anticorpi contro il colera.
Questa “rivoluzionaria” tecnica apre la strada ad innumerevoli applicazioni future. Molti farmaci potrebbero essere inseriti in alimenti comuni all’alimentazione dell’uomo, per vaccinare preventivamente oppure curare malattie già presenti. Questo approccio sembra violare ogni forma di diritto alla vita di ogni essere vivente. Una inadeguata politica di diffusione di tali alimenti, porterebbe a vaccinazioni di massa e larghe campagne di prevenzione, raggiungendo la totalità degli uomini sul pianeta. Ovviamente molti di voi penseranno che questo sia poco realistico, tuttavia la possibilità che ciò possa avvenire nei prossimi anni, non è poi una soluzione così remota. La scienza sembra essersi votata al controllo e alla diffusione capillare di principi attivi, piuttosto che adoperarsi a migliorare la vita dell’uomo nella sua natura perfetta.
La farmacologia moderna sembra purtroppo l’unica forma di contrasto delle patologie, l’unico modo per curare questo tipo di disturbi. Il rischio che corriamo è di vedere questi strumenti mal utilizzati da governi e lobby farmaceutiche per controllare (se ce ne fosse ancora bisogno) le persone e la loro salute. Un individuo sano non è un buon consumatore agli occhi delle corporazioni alimentari e farmaceutiche. L’obiettivo finale per queste multinazionali è mantenerci in perenne stato di malattia, in modo da essere continuamente soggetti a cure e vaccinazioni, contribuendo ad aumentare i profitti e i giochi di poteri che li regolano.
Il controllo delle nascite (basti ricordare la soia OGM in India), la diffusione di malattie, l’indebolimento del sistema immunitario, potrebbero essere veicolate tramite questo tipo di rimedio. Il futuro prevede molta tecnologia e tanti farmaci, il tutto immerso in aria irrespirabile e onde elettromagnetiche ovunque.
Vi sembra uno scenario biologicamente adatto?
L’attenzione è posta su questo nuovo modo di utilizzo del riso e di ogni possibile genere alimentare come veicolo per vaccini e medicinali in genere. Alcuni ricercatori hanno impiantato alcune proteine del colera in riso modificato geneticamente, per osservare la reazione che tale modifica ha sviluppato nelle cavie. Questo tipo di impianto funzionerebbe come una vera e propria vaccinazione, inducendo i ratti a sviluppare gli anticorpi contro il colera.
Questa “rivoluzionaria” tecnica apre la strada ad innumerevoli applicazioni future. Molti farmaci potrebbero essere inseriti in alimenti comuni all’alimentazione dell’uomo, per vaccinare preventivamente oppure curare malattie già presenti. Questo approccio sembra violare ogni forma di diritto alla vita di ogni essere vivente. Una inadeguata politica di diffusione di tali alimenti, porterebbe a vaccinazioni di massa e larghe campagne di prevenzione, raggiungendo la totalità degli uomini sul pianeta. Ovviamente molti di voi penseranno che questo sia poco realistico, tuttavia la possibilità che ciò possa avvenire nei prossimi anni, non è poi una soluzione così remota. La scienza sembra essersi votata al controllo e alla diffusione capillare di principi attivi, piuttosto che adoperarsi a migliorare la vita dell’uomo nella sua natura perfetta.
La farmacologia moderna sembra purtroppo l’unica forma di contrasto delle patologie, l’unico modo per curare questo tipo di disturbi. Il rischio che corriamo è di vedere questi strumenti mal utilizzati da governi e lobby farmaceutiche per controllare (se ce ne fosse ancora bisogno) le persone e la loro salute. Un individuo sano non è un buon consumatore agli occhi delle corporazioni alimentari e farmaceutiche. L’obiettivo finale per queste multinazionali è mantenerci in perenne stato di malattia, in modo da essere continuamente soggetti a cure e vaccinazioni, contribuendo ad aumentare i profitti e i giochi di poteri che li regolano.
Il controllo delle nascite (basti ricordare la soia OGM in India), la diffusione di malattie, l’indebolimento del sistema immunitario, potrebbero essere veicolate tramite questo tipo di rimedio. Il futuro prevede molta tecnologia e tanti farmaci, il tutto immerso in aria irrespirabile e onde elettromagnetiche ovunque.
Vi sembra uno scenario biologicamente adatto?
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Colera, influenza e molte altre malattie curate mangiando riso
In apparenza un bizzarro esperimento di ingegneria genetica nelle piante, ha suscitato l’idea di utilizzare un ceppo di riso, che renderebbe le iniezioni per le vaccinazioni una cosa del passato.
Ricercatori che lavorano presso la University of Tokyo's Institute of Medical Science stanno lavorando con gli esperti in materia di farmaci, agrobiologi e genetisti, per modificare la composizione del riso e includere le proteine del colera.
Tecnologia anti-malattia
Quando il riso è usato come cibo per topi di laboratorio, induce a sviluppare anticorpi de colera nello stesso modo in cui si manifesta in una normale vaccinazione.
Le implicazioni - se i ricercatori possono aumentare il carico ad un livello adatto per l'uomo - sono che importanti farmaci potrebbero essere impiantati facilmente nel riso, che può essere cotto e mangiato, invece di dover essere trasportati con cura e distribuiti come medicine tradizionali.
Si stanno vagliando anche altre malattie, come ogni altro genere alimentare. Finora, queste includono il vaccino influenzale nel riso e farmaci contenenti interferone per vaccini anti-cancro impiantati nelle fragole.
Articolo originale: Bio tech promises disease vaccines via food
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